Metti dei gatti in un bar e dai vita a un’idea di business. Di Cat Cafè ne abbiamo già parlato sulle nostre pagine. Si tratta di un business che viene dal Giappone (i neko cafè, bar dove i gatti vivono liberi) e viene esportato anche in Europa e in Italia.
A Milano, per esempio, è aperto da qualche giorno il Crazy Cat Cafè di via Napo Torriani (ne parliamo su Millionaire in edicola)
L’hanno creato Alba Galtieri, 28 anni, una laurea in Psicologia. Al suo fianco, Marco Centonza, 31 anni, che lascia per gatti e ristorazione l’attività di consulente del lavoro:
«Volevamo creare anche a Milano uno spazio dove rilassarsi coi gatti, come quelli che abbiamo scoperto in Giappone. Il nostro bistrot avrà una cucina buona e curata, tra colazioni, pranzo, aperitivo e caffetteria. Ma dedicheremo molta energia anche alle serate a tema gatto, con comportamentisti ed esperti di alimentazione. Abbiamo già una collaborazione attiva con nutrizionisti e un’azienda produttrice di petfood, per garantire ai nostri gatti cibo sano. Abbiamo investito circa 200mila euro per l’avviamento. Lungaggini? I permessi dell’Asl veterinaria, che affronta per la prima volta a Milano una proposta così. Ci dedicheremo a sviluppare il locale, ma c’è molto interesse per la creazione di una catena con cafè in altre città» spiegano. Ne parliamo su Millionaire in edicola.
Ma pioniere del cat cafè in Italia è Andrea Levine, 36enne americana che vive in Italia. Il suo cat cafè si chiama MiaGola ed è stato inaugurato due giorni fa a Torino (in via Amendola).
Per realizzare l’idea, ha investito i suoi risparmi, lanciato una campagna di crowdfunding (10mila euro raccolti su Eppela, ndr) e preparato il business plan col supporto del Mip, servizio del comune di Torino, che aiuta chi si mette in proprio.
Il locale è di 200 mq, offre colazione, apericena, compreso brunch domenicale. E wifi libero.
«Ci sono spazi per formazione, divulgazione e socializzazione. I gatti avranno luoghi appositi per mangiare e fare bisogni. La cucina sarà separata. Abbiamo dovuto interagire con diverse sezioni dell’Asl: igiene e alimenti, veterinaria, edilizia» racconta Andrea a Millionaire».
L’ha spinta ad aprirlo la sua passione per gli animali: alle sue spalle anni di volontariato in canili e gattili. Per questo, il locale conserva un fine sociale:
«MiaGola dà lavoro a me e ad altre tre persone, ma il mio primo obiettivo è di offrire un servizio di utilità sociale. Farò conoscere la realtà di gattili e canili e gli animali da adottare».
All’interno del bar, infatti, c’è un videowall che trasmette le immagini dei canili e dei gattili del territorio, in collaborazione con lazampa.it e tutte le strutture che ospitano animali abbandonati in cerca di una nuova casa.
A chi vuole imitarla Andrea consiglia di imparare ad avere feeling con i gatti e collaborare con veterinari e pet therapist.
INFO: www.miagolacaffe.it
Redazione
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