Apro un Sushi Boat: 10 passi per replicare l’idea

Di
Silvia Messa
18 Giugno 2018

A Ponza arriva una barca-ristorante di cucina giapponese. Un nuovo format ideato da un imprenditore romano. Ecco come aprire un Sushi Boat.

Il sushi in Italia continua a spopolare tra i millenials e non solo. Le varianti fusion sul tema nipponico non si contano. Ma Francesco Santilli, 30enne abruzzese, innamorato di Roma, dove vive da sempre, ha avuto un’idea originale, che manderà il suo food concept all’arrembaggio nelle rade e nei porti della movida mediterranea. Ha realizzato, con un team di soci creativi e tecnici, un Sushi boat, tutto Made in Italy. L’ha chiamato Murakami, ispirandosi al nome di un clan di pirati giapponesi, roba di centinaia di anni fa. Ma l’approccio al business è attualissimo. Ecco i passi che hanno portato al varo. Un’ispirazione per chi vuole lanciare un proprio format. E per chi cerca un’affiliazione nel food.

1. PREPARATI A FARE IMPRESA

Francesco ha una solida formazione economica, con vari master alle spalle. La business administration è il suo pane quotidiano. Dopo alcune esperienze di management, s’innamora del food. Per lui, è il settore più promettente per fare impresa oggi, in Italia e nel mondo. Nel giugno 2017 apre il primo Avocado bar d’Italia, a Roma. Nei mesi freddi arriva Terrazza Glaciale, la prima pista di pattinaggio su una terrazza di Roma. Uno Sky Ice Bar e lo Chalet Restaurant completano l’offerta.

2. TROVA L’IDEA IN PIÙ

Per chi abita nella Capitale, un sogno a portata di mano è l’isola di Ponza. Perché non creare lì un’attività innovativa? Chi sono i concorrenti? E, soprattutto, cosa manca? «Non c’era il sushi. Ho pensato a un locale di qualità e trendy. Ma la scarsa disponibilità di location, gli affitti elevati e i tempi lunghi per la realizzazione sono forti ostacoli. Allora, ho avuto l’idea: fare un ristorante sull’acqua, un floating business… Inoltre, non sono riuscito a trovare un altro ristorante di sushi galleggiante, nel mondo. Per me era importante rivendicare un primato. Qualcosa che faccia parlare di noi. E invogli a duplicare l’idea, con la nostra consulenza».

3. CERCA LA BARCA

L’imprenditore avvia le ricerche e trova, in Italia, un caicco dell’800 e lo acquista per circa 40mila euro.

4. CREA IL BUSINESS MODEL

«Il Sushi Lounge boat offre pranzi e cene sulla barca. La ristorazione apre alle 11 e funziona per 12 ore, non stop. Dalle 17 alle 20 c’è l’aperitivo, a tema. Ma c’è anche il servizio Delivery by boat (consegna ad altri natanti con un gommone) e take away, per chi si avvicina al caicco. La barca può anche essere noleggiata in toto dal cliente: una giornata intera, escluso il cibo, costa 2mila euro.

5. RICHIEDI AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI

Francesco si rivolge al Rina, un tempo Registro italiano navale, oggi holding cui fanno capo varie società che si occupano di certificazioni, assicurazioni di imbarcazioni e attività marittime. Nel caso del caicco bisognava certificare la sua destinazione d’uso, per l’attività privata di ristorazione, e certificare gli impianti a bordo, condizioni igieniche e sicurezza. Un’operazione da circa 10mila euro. Ci sarà una nuova verifica tra 4 anni. «Stiamo redigendo un manuale tecnico per il nostro progetto di franchising. Così, chi avvierà Sushi Lounge boat affiliati avrà procedure e indicazioni su cosa fare e come farlo».

6. ALLESTISCI LA CUCINA GALLEGGIANTE

«Nel caicco, abbiamo utilizzato lo spazio delle camere, circa 8 mq. Non servono fuochi, perché il sushi non si cuoce. Ma occorre mantenere il percorso del freddo. Abbiamo installato a bordo generatori silenziosi per i frigoriferi e gli altri elettrodomestici. Per garantire la massima qualità, abbiamo anche creato un laboratorio a terra, dove svolgiamo parte delle lavorazioni, soprattutto il ciclo di abbattimento della temperatura, che dura 24-48 ore». Solo per la cucina a bordo, sono stati investiti circa 10mila euro.

7. CURA L’IMMAGINE

La scenografia è curata, a tema piratesco. «Io ho avuto l’idea, ma è grazie ai miei soci e membri del team, che siamo riusciti a fare tutto. Hanno creduto nel progetto, investendo soldi e competenze». Il primo socio è Gabriele Ciocca di “Lavoriamo nell’ombra”, società per l’apertura di nuovi locali. Hanno realizzato, tra l’altro, il Lanifi cio, recuperando un opifi cio a Roma: discoteca, ristorante, spazio e coworking. «Oggi bisogna dare al cliente un’esperienza emotiva. La scenografi a è diventata un pilastro della ristorazione e dell’intrattenimento». Tra i finanziatori, anche Filippo Alverà, giovane imprenditore di Ponza, che gestirà la clientela. E France Salustri, ristoratore di Anzio.

8. STUDIA E DIVERSIFICA L’OFFERTA

Molti piatti sono adatti al take away e al delivery. Il pranzo costa 20-30 euro, vini esclusi. La cena, 30-40 euro. Il kit take away, 10-12 euro. La versione delivery costa 5 euro in più. Poi ci sono i cocktail. «Abbiamo pensato a quello che può servire a chi sta in barca. Così vendiamo creme solari, ma anche beachwear e accessori fashion». Francesco ha coinvolto anche un’imprenditrice nella moda e brand di gioiellerie, che sta realizzando un “costume dei pirati”, e gadget. A bordo, previsti eventi e sfilate.

9. FAI I CONTI

Francesco ha redatto un business plan e ipotizzato un giro di affari. «Pensiamo a un fatturato annuale di 1 milione di euro». L’attività genera occupazione. Uno chef specializzato in sushi, un sous chef, tecnici per la gestione dell’imbarcazione e del gommone per delivery e pickup, un addetto alla sorveglianza. «Nei costi bisogna comprendere: protezione del marchio, definizione del progetto e deposito in Europa. Dobbiamo evitare che nascano concorrenti e che svalutino il business con un’offerta di qualità scarsa. Il nostro è un servizio di lusso». Il ricorso a uno studio di consulenza specializzato è costato circa 5mila euro.

10. SVILUPPA IL BUSINESS

«Acquisito il know-how, potremmo replicare il Murakami Sushi Lounge boat in altri posti: Cicladi e Baleari, per cominciare. Prerequisiti per valutare altre location: mari tranquilli, spazio per la barca in rada, attitudine del turista all’uso delle barche, interesse per il sushi e il buon gusto». Francesco e il suo team stanno realizzando il manuale operativo per il franchising e offrono consulenza per startup, autorizzazioni, presidio imbarcazione, aggiornamento del franchisee.

INFO: Facebook, Murakami Ponza – Sushi Lounge Boat

Tratto dall’articolo “Nuova idea: apro un Sushi Boat” pubblicato su Millionaire di aprile 2018. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it

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