Il Venture Capital si propone di essere un ponte tra investitori con competenze tecniche, di gestione e manageriali e startup ad alto potenziale alla ricerca di fondi. Tuttavia, spesso è stato criticato per essere elitario e non inclusivo. In base alle analisi svolte dallo European Investment Fund su un campione di oltre 450 Venture Capitalist circa l’85% degli intervistati sono uomini. Dal punto di vista dell’età la presenza giovanile è limitata, solo il 7% dei Venture Capitalist ha meno di 35 anni.

Quest’anno sembra essere l’anno del ricambio generazionale. I più noti Venture Capitalist della Silicon Valley si stanno gradualmente congedando. Come riportato dal New York Times numerosi investitori di Tiger Global, Paradigm, Lightspeed Venture Partners, Emergence Capital e Spark Capital hanno annunciato l’intenzione di ritirarsi. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per i giovani.

In questo contesto, nel 2024 baby vc sbarca in Italia.

Si tratta del primo programma per i Venture Capitalist wannabe indirizzato esclusivamente ai giovani. Nasce in Francia nel marzo del 2019, dall’idea di uno studente, Mehdi Banjelloun. L’ispirazione di Mehdi germoglia durante un corso universitario sul Venture Capital, Mehdi non sa ancora che lavoro vuole fare nella vita, ma questo settore lo intriga. Dalla teoria desidera quindi passare alla pratica, ma come fare?

Osservando i suoi colleghi nota l’esistenza di diversi bootcamp per imprenditori o aspiranti tali e l’assenza di simili programmi per i Venture Capitalist del futuro. Mehdi decide quindi di creare un bootcamp apposito, recluta il suo co-founder con un post su LinkedIn e nel 2020 realizza la prima edizione del bootcamp. Da allora, il programma ha rapidamente guadagnato popolarità, estendendo la propria portata oltre i confini francesi per conquistare anche Germania e Gran Bretagna. Quest’anno, finalmente, Baby VC è approdato anche in Italia, Spagna e Portogallo, ampliando ulteriormente le opportunità per i giovani talenti di entrare nel settore del Venture Capital.

 

La mission di baby vc è rendere l’ecosistema del Venture Capital più accessibile.

 

Per i giovani outsider spesso non è facile costruire un network, specialmente se non si ha già acquisito esperienza nel mondo imprenditoriale. Ottenere formazione, scoprire i diversi ruoli del Venture Capital, incontrare i migliori investitori del settore, tutto ciò è incluso nel bootcamp di baby vc.

Per il programma italiano, in partenza quest’anno, è stata creata una partnership con Italians in VC, una community di 700 di Venture Capitalist italiani che operano in tutto il mondo. Inclusività e trasparenza sono le parole chiave per avvicinare le nuove generazioni al mondo del Venture Capital e delle startup.

L’arrivo di baby vc in Italia è particolarmente significativo, è un effetto dell’espansione del settore. Nonostante un segnale apparentemente negativo dato dalla diminuzione nel numero di VC rounds del 30% rispetto al 2022, il valore totale dell’ecosistema italiano è aumentato del 27% nell’ultimo anno. Dal 2013 al 2023 gli investimenti annui sono passati da 152,1 milioni di euro a 1,1 miliardi, un decennio di enorme crescita (+644%).

 

In futuro sembra ragionevole attendersi un aumento del peso di questo settore. Gli USA saranno un punto di riferimento con una crescita del valore degli asset gestiti pari a 640 milioni di dollari in 5 anni. Resta ancora da scoprire se l’Italia e i futuri Venture Capitalist di baby vc saranno in grado di adattarsi a questo trend.

Articolo pubblicato nel numero ‘Primavera 2024’ di Millionaire disponibile anche in versione digitale qui.