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B&b in città è boom

Di
Redazione Millionaire
8 Agosto 2012

Ieri nelle località turistiche, oggi nei centri storici. Complice la crisi, i bed & breakfast tornano di moda. Basta una stanza in più per partire. E se non funziona, si può sospendere immediatamente il servizio

Si parla di un nuovo boom. A Milano a fine 2005 c’erano 24 bed & breakfast. Cinque anni dopo ce ne sono 163. Una crescita del 550%. A Roma e dintorni sono attive oltre 2.000 strutture. Ma anche a Napoli, Firenze, Venezia, i b&b in città aumentano di anno in anno. Perché aprirli è facile, le spese per cominciare sono minime e soprattutto c’è richiesta. Le città richiamano gente tutto l’anno. Per turismo e per lavoro. Cosi i b&b sono diventati la soluzione preferita anche da uomini d’affari e liberi professionisti che si devono spostare per qualche giorno.

Gli ospiti sono italiani per oltre il 60-70%. Tra gli stranieri, moltissimi provengono da Inghilterra, Germania, Francia dove queste strutture sono diffusissime. Ma non mancano russi e cinesi.

 

Identikit di una stanza perfetta

«Nelle aree metropolitane la concorrenza è forte, ma se si applicano tariffe competitive e si garantiscono ai clienti cortesia, pulizia e prenotazioni sicure ci si può ritagliare uno spazio con facilità» dichiara Giulia Ponterio, responsabile di Bed&breakfast Italia, il più grande circuito italiano di b&b (www.bbitalia.it) e segretario della Federazione italiana bed&breakfast.

«Essenziale che l’abitazione sia facilmente accessibile con i mezzi pubblici e con parcheggio nelle vicinanze per chi arriva in auto. Le camere devono essere perfettamente in ordine e arredate con cura, dotate di area condizionata, tv, stereo e Internet» aggiunge Emanuele Federici, ex campione mondiale di canottaggio, che nel 2004 ha aperto il b&b Napoli-Mergellina nella zona costiera della città (www.bbmergellina.com). Per soddisfare la clientela “business” che oltretutto porta lavoro nei giorni infrasettimanali, mentre i turisti arrivano perlopiù nei fine settimana, è indispensabile avere la connessione Wi-Fi.

 

Come farsi conoscere

La strategia pubblicitaria, seppur semplice, deve essere originale, a partire dalla realizzazione di un bel sito Internet, da aggiornare periodicamente anche nella grafica, con descrizione e foto dell’abitazione, tariffe, servizi offerti anche in convenzione con altre attività (lavanderia, garage, ristoranti, spiaggia, spa…), periodi di apertura, informazioni turistiche e di accesso, oltre alla sezione di contatto per prenotazioni telefoniche o via e-mail. All’inizio, i clienti arrivano nella maggior parte dei casi grazie all’iscrizione della struttura sui più importanti portali di settore (www.bed-and-breakfast.it, www.bedandbreakfast.it, www.bb-initaly.com) e all’adesione a uno o più circuiti-reti che promuovono questa nuova forma di ricettività a fiere e manifestazioni turistiche anche all’estero. È utile anche aprirsi una pagina su Facebook dove offrire weekend gratis ai fan o biglietti omaggio per mostre ed eventi e creare partnership con b&b di altre città per scambi di segnalazione. Per conquistare il turismo d’affari è invece opportuno proporre pacchetti scontati a società, grandi uffici, teatri, ordini professionali, enti fiera ecc. che hanno sede in città entro una decina di km. è necessario comunque un anno per ingranare. Il passaparola dà ottimi ritorni e la fidelizzazione dei clienti può incidere fino al 30-40% delle presenze. Consiglio: coccolateli anche con omaggi di prodotti locali e con l’invio di auguri per compleanni e festività.

 

La colazione è obbligatoria

Si chiama bed&breakfast perché è obbligatorio offrire la colazione. «Nonostante ci sia chi si limita a mettere a disposizione degli ospiti la cucina per farsi la colazione, chi la prepara per gli ospiti con prodotti biologici e frutta fresca, contribuisce moltissimo a far apprezzare il soggiorno» consigliano Paola e Patrizia Grittini, che gestiscono a Milano il bed&breakfast Safran (www.safran.it). Attenzione, però: la maggior parte delle regioni obbliga all’uso di alimenti confezionati mentre alcune consentono la somministrazione di prodotti sciolti, con obbligo però dell’Haccp per la certificazione d’igiene nella manipolazione.

Per saperne di più, molte associazioni organizzano corsi per conoscere norme e strategie.

come si comincia

Dal 1997 l’attività è regolamentata da Leggi regionali che fanno riferimento alla Legge Quadro sul turismo 135/2001. Ecco i requisiti e gli adempimenti da svolgere.

› requisiti

Essere proprietari, affittuari o usufruttuari dell’abitazione. In caso di locazione serve l’Atto di assenso del padrone di casa e, se si sta in un condominio, è necessario che il regolamento non vieti questa attività. Quasi tutte le regioni richiedono anche la residenza mentre nelle Marche, per esempio, basta che si abiti nelle immediate vicinanze. Gli impianti di erogazione delle utenze devono rispettare le norme di sicurezza e l’immobile deve possedere i requisiti igienico-sanitari ed edilizi come qualsiasi abitazione civile, verificati con sopralluogo dei Vigili urbani.

› da una a tre-quattro stanze

Si possono mettere a disposizione degli ospiti fino a tre-quattro camere (il numero varia da regione a regione) con dotazione minima di arredo e bagni in ciascuna camera o in comune come prevede la legge regionale.

› adempimenti

Basta la Denuncia di inizio attività al Comune (o all’Apt) comunicando prezzi applicati (da affiggere dietro la porta delle camere) e periodi di apertura. Per legge infatti, affinché l’attività abbia carattere saltuario e non professionale e per questo sia esclusa dall’obbligo di Partita Iva, si devono prevedere almeno 90 giorni l’anno di chiusura, anche non consecutivi (in alcune regioni c’è un limite di pernottamenti).

Giornalmente, bisogna comunicare alla Questura o ai Carabinieri gli arrivi degli ospiti.

› fisco: basta una ricevuta semplice

Ai clienti deve essere rilasciata una ricevuta semplice (in bollo se supera 77,47 euro o se l’ospite la deve scaricare) e i redditi devono essere dichiarati sul 730 o 740 ai fini del versamento Irpef alla voce “Altri redditi”.

› finanziamenti: c’è chi ti aiuta

In Calabria, Basilicata, Piemonte, Sicilia e Umbria, le leggi regionali istitutive del b&b hanno previsto una serie di agevolazioni pubbliche per l’avvio dell’attività. Ovunque, inoltre, per chi ristruttura l’abitazione si può beneficiare della detrazione del 18% sull’Irpef. Tanti anche i contributi a fondo perduto erogati da Comuni e Regioni se, per risparmiare sulle bollette di gas e corrente, si decide di installare i pannelli solari.

facciamo due conti

›Da aprile a settembre: tutto esaurito. Nei weekend estivi, durante le vacanze di Natale o in occasione di grandi eventi o fiere in città, anche chi ha tre-quattro camere fa il tutto esaurito. Mediamente, però, il tasso di occupazione è intorno al 50%.

›Prezzo: da 60 a 80 euro a notte per una doppia. Con queste cifre, in base al tipo di abitazione, i servizi offerti e il periodo, si arriva a una media di 1.000-1.200 euro al mese a camera.

›Le spese: 150-250 euro per camera. Con questa cifra si pagano gas, luce, corrente (d’estate i condizionatori consumano un sacco) e telefono. Per le pulizie, il cambio e il lavaggio della biancheria se ne vanno circa 70-100 euro al mese. Da mettere in conto uscite “straordinarie” per guasti in bagno, al condizionatore o negli arredi (tipicamente le cassettiere) che quando capitano non sono mai da poco.

›dal 10 al 30%. Se si aderisce ai circuiti di prenotazione va pagata una commissione sui pernottamenti intermediati dalla rete, agenzie o tour-operator che varia dal 10 al 30%.

›Uno-due euro per la colazione. Per comprare i prodotti per la colazione e le forniture dei servizi igienici ci vogliono invece mediamente uno-due euro al giorno per persona.

›In tasca il 50% dei ricavi. Tolti i costi di telefono, pubblicità tra biglietti da visita, volantini, gadget… i canoni di iscrizione ai portali on line, l’assicurazione R.C. e quel po’ di spese generali, grosso modo rimane il 50% (lordo) dei ricavi.

›Per chi ha tre-quattro camere: in questo caso, si ottiene l’equivalente di uno stipendio medio anche superiore a 2.000-2.500 euro al mese.

Vantaggioso anche il fronte degli investimenti: se l’abitazione è già in ordine, possono bastare 10mila euro per rinnovare un po’ l’arredo di camere e spazi comuni e dotarsi del necessario per una gestione informatizzata di prenotazioni e pagamenti.

la testimonianza

«Se tu dai una cosa a me…»

«Vivo in una delle zone più caratteristiche di Milano e da tempo osservavo il business dei b&b. L’occasione mi sì è presentata quando è stato messo in vendita l’appartamento a fianco al nostro» spiega Alessandra Maggioli, 42 anni, collaboratrice di alcune case editrici. «Ne ho ricavato una bella camera arredata con oggetti di design (alcuni, realizzati da amici artisti, sono in vendita) e cucina attrezzata. Gli affari vanno benissimo».

Qual è il suo segreto?

«A Milano i bed&breakfast sono ancora pochi e la camera ha richieste per almeno 20-25 notti al mese. Moltissimi gli stranieri anche grazie alle recensioni che gli ospiti mettono su www.tripadvisor.it. Sono molto soddisfatta del business. Si guadagna, si conosce un sacco di gente con cui nascono belle amicizie. Poi grazie alla divertente formula del baratto, una giovane animatrice ha organizzato la festa di compleanno di mio figlio. Un’altra mi ha realizzato il sito».

Un consiglio per chi inizia?

«Fare il possibile per dotare le camere di ingressi indipendenti, per garantire tranquillità agli ospiti ma anche per non trovarsi direttamente in casa con estranei».

INFO: Bed & breakfast Porta Garibaldi, viale Pasubio 8, Milano, tel. 02 29061419, www.portagaribaldi.it

per saperne di più

In collaborazione con Genesis Edizioni, Millionaire ti offre la Guida Creaimpresa più cd-rom “Come avviare un bed&breakfast” ricca di informazioni e consigli degli esperti per organizzare al meglio l’attività, trovare i clienti, prevedere guadagni e investimenti, conoscere in dettaglio burocrazia, legislazione, finanziamenti pubblici… Prezzo del kit (guida più cd-rom):

77 euro (Iva compresa). Info e ordini: 010 322321, www.startimpresa.it

info utili

› Federazione italiana bed & breakfast.

Roma, tel. 06 6861392, www.federbb.it

› Associazione nazionale bed & breakfast e affittacamere.

Venezia, tel. 041 731429, www.anbba.it

› Associazione nazionale bed & breakfast Italia.

Bologna, tel 051 240936, www.anbbi.it

Monica Gadda

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