Business e-book: «Io ho investito così»

Di
Redazione Millionaire
4 Marzo 2013

La domanda non è se l’e-book supererà il libro cartaceo. La domanda è quando».

A parlare è Giacomo Bruno, editore digitale. Come lui sono tanti gli imprenditori che puntano su un settore che vale 12,6 milioni di euro (ultimi dati Aie, Associazione italiana editori).
E che, secondo stime, coprirà fino al 10% del mercato totale dei libri entro il 2015.

Quanto costa investire

Il grosso della spesa consiste nella realizzazione di un sito. Lorenzo Baravalle ha speso 10mila euro per creare la tecnica e la grafica del suo Dudag.

Mi sono finanziato facendo il cameriere, il gestore di pagine Facebook, il cronista di partite di basket» racconta a Millionaire.

Il peso della distribuzione

Un editore di e-book può distribuire i suoi testi e promuoverli sul proprio sito e/o sulle piattaforme disponibili on line. Oltre a Apple e Amazon, in Italia ci sono varie realtà per farlo: BookRepublic, Ibs, Edigita, Bol.it, la Feltrinelli.it e Simplicissimus Book farm.

Vendere sul proprio sito offre maggiori libertà. Ma sulle piattaforme più note, il vantaggio è quello di una maggiore visibilità» spiega l’editore Giorgio Lonardi di Lite Editions.

I ricavi

I margini sono buoni. Nel nostro caso, esclusi i diritti di autore (15%) e le percentuali sui pagamenti con carta di credito, rimane un margine di guadagno dell’80%. Ma i prezzi sono bassi, in genere entro i dieci euro, e per guadagnare occorre vendere tante copie. I nostri best seller si attestano sulle 10mila copie» spiega Giacomo Bruno.

Per conoscere di più sul mercato editoriale degli e-book e su come investire nel settore, leggi l’articolo di Lucia Ingrosso, pubblicato su Millionaire in edicola.

Redazione

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