Un anniversario che rappresenta una dichiarazione di solidità. I China Awards arrivano alla XX edizione e trasformano il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano in una mappa viva delle relazioni economiche tra Italia e Cina.
È un racconto che, dal 2005, parla la lingua del business ma anche – e soprattutto – quella delle relazioni di lungo periodo, della capacità di leggere i mercati e di costruire fiducia oltre le frontiere. Organizzata da Italy China Council Foundation (ICCF), l’edizione 2025 ha premiato 30 aziende, manager e istituzioni che nell’ultimo anno si sono distinti per visione strategica, capacità di investimento e impatto reale nei rapporti bilaterali. Un segnale chiaro per chi fa impresa: la Cina resta una piattaforma chiave in Asia, anche in una fase globale segnata da rallentamenti e riassestamenti.
A sintetizzare lo spirito dell’evento è stato Mario Boselli, presidente ICCF: «In questi vent’anni abbiamo celebrato non solo risultati economici, ma la forza delle connessioni umane». Un messaggio rafforzato dalla presenza del Console Generale Liu Kan e dell’ex ministro Giovanni Tria, a sottolineare come il dialogo economico sia oggi più che mai intrecciato a quello istituzionale.
I premi: una bussola per chi guarda a Oriente
Internazionalizzazione, sostenibilità, investimenti, filiere ibride tra manifattura, servizi e cultura. Le categorie dei China Awards 2025 fotografano con efficacia trend e competenze che oggi fanno la differenza nei rapporti con la Cina.

Nella categoria Capital Elite sono stati premiati protagonisti capaci di presidiare mercati complessi con visione internazionale e solidità operativa. L’Avv. Giovanni Pisacane di GWA Asia rappresenta il ruolo strategico della consulenza legale nei processi di espansione in Asia, mentre Comau e Sanlorenzo incarnano l’eccellenza manifatturiera italiana sui mercati globali. Il retail esperienziale di Fidenza Village (The Bicester Collection) e il dialogo culturale di Otto Otto Baijiu completano un quadro che unisce industria, lifestyle e posizionamento internazionale, con una menzione speciale per la sostenibilità assegnata a Sanlorenzo per Hong Kong SAR.
I Creatori di Valore raccontano un’Italia che innova modelli e linguaggi. Chanteclair e Cube Labs rappresentano l’incontro tra tradizione e nuova imprenditorialità, mentre Retex China e lo Shanghai Promotion Center for City of Design mostrano come design, digitale ed ecosistemi urbani siano leve chiave nel dialogo economico tra Italia e Cina.
Con Eccellenza Italia, i China Awards hanno valorizzato realtà che trasformano il territorio in un asset strategico. Canali porta nel mondo uno stile imprenditoriale fondato su qualità e continuità, mentre il Comune di Faenza e NExT dimostrano come istituzioni e organizzazioni possano essere attori credibili delle relazioni internazionali.
La Green Road è il terreno su cui si misura la nuova competitività industriale. In questo ambito sono state premiate Italmatch Chemicals, LU-VE Group, Pacific Garment Group e Piovan, esempi di come sostenibilità, efficienza e innovazione tecnologica siano oggi condizioni imprescindibili per competere in Asia.
Nel capitolo Top Investors, il premio ha riconosciuto chi muove capitali e infrastrutture strategiche: China Mobile International Italy, Flamma, Goglio e Grimaldi Group, tra telecomunicazioni, chimica, packaging e logistica globale.
Infine, Via della Seta restituisce l’immagine più concreta dei ponti operativi tra i due Paesi. Amplifon, Consea Group, la Fondazione Idis-Città della Scienza, Logwin Air + Ocean Italy e Serravalle Designer Outlet raccontano filiere che spaziano dalla sanità al talento, dalla cultura alla distribuzione e alla logistica internazionale.
Leone d’Oro e ponti culturali
Momento simbolico della serata, il Leone d’Oro alla carriera (in memoriam) assegnato a Giorgio Armani. Un riconoscimento che va oltre la moda: Armani rappresenta uno dei casi più riusciti di brand italiano capace di dialogare con la cultura cinese senza snaturare il proprio DNA.

Altri Leoni d’Oro sono stati assegnati a figure diverse ma complementari nel racconto dei ponti tra Italia e Cina. Premi per l’avvocato Carlo Diego D’Andrea di D’Andrea & Partners, per Liang Shuang, in arte Lizsupermais, simbolo della nuova influenza culturale e digitale, e per Simon Zhu, violinista e vincitore del Premio Paganini 2023. A questi riconoscimenti si è aggiunto il Leone d’Oro – Premio Filippo Nicosia all’avvocato Francesco Brugnatelli dello Studio Ichino-Brugnatelli.
Emozionante il momento in cui Simon Zhu, appena premiato, ha preso il violino e ha eseguito dal vivo un brano di Paganini, seguito dall’esibizione della soprano cinese Wang Bei Bei. La charity dinner finale ha raccolto fondi per OVCI – La Nostra Famiglia ETS, attiva da oltre quarant’anni anche in Cina su progetti di inclusione per persone con disabilità.
Una serata dunque all’insegna del business internazionale, con un messaggio forte per chi fa impresa: i mercati complessi non si evitano, si comprendono. Perché le relazioni economiche mature sanno generare anche impatto sociale. Prossima fermata? Il 2026, quando i ponti Italia-Cina compiranno 21 anni.
(a cura di Sara Esposito)