Urbania

Cinque nuovi borghi “Bandiera Arancione”: valorizzare il cuore d’Italia attraverso il turismo sostenibile

Di
Matteo Cerri
24 Novembre 2024

In occasione del 130° anniversario dalla sua fondazione, il Touring Club Italiano (TCI) ha celebrato un momento significativo per la promozione dei piccoli borghi italiani, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Durante l’evento “La tradizione si fa futuro” a Roma, sono stati annunciati cinque nuovi comuni insigniti della “Bandiera Arancione”, il prestigioso riconoscimento che certifica l’eccellenza turistica e ambientale di località al di sotto dei 15mila abitanti. I nuovi borghi premiati sono Barrea (L’Aquila), Caposele (Avellino), San Marco d’Alunzio (Messina), Trarego Viggiona (Verbano-Cusio-Ossola) e Urbania (Pesaro e Urbino), portando il totale a 290 località certificate dal 1998.

 

L’importanza delle bandiere arancioni

Il marchio “Bandiera Arancione” rappresenta un impegno verso la valorizzazione dei piccoli centri abitati, spesso meno conosciuti ma ricchi di storia, cultura e bellezze naturali. L’iniziativa ha dimostrato negli anni un notevole impatto positivo sul turismo locale: l’83% dei comuni certificati ha registrato un aumento nell’offerta ricettiva, mentre l’81% ha visto nascere nuove attività commerciali. Anche la ristorazione ha beneficiato del riconoscimento, con il 79% dei borghi che ha inaugurato nuove strutture ristorative, segno evidente di un dinamismo economico incentivato dal turismo sostenibile.

Questi dati testimoniano il potenziale del modello promosso dal TCI: un turismo lento e consapevole che sostiene non solo il patrimonio storico-artistico ma anche le economie locali, contribuendo a invertire il trend di spopolamento che affligge molte aree interne.

Purtroppo non ci sono dati univoci sul fatto che questa attrazione turistica corrisponda ad uno stop allo spopolamento, vera piaga di gran parte dei piccoli comuni italiani.

 

Turismo e innovazione: nuove opportunità per i borghi

Nel corso dell’evento, diversi panel hanno esplorato le sfide e le opportunità legate ai borghi, ponendo l’accento sull’importanza dell’innovazione sociale e digitale per rafforzarne la competitività. L’introduzione di infrastrutture moderne, una migliore accessibilità e il potenziamento dei servizi digitali rappresentano strumenti fondamentali per attrarre nuovi visitatori e migliorare la qualità della vita dei residenti.

Le bandiere arancioni, dunque, non sono solo un simbolo di qualità ma un vero e proprio strumento di rigenerazione territoriale. Borghi come Caposele, noto per le sorgenti del Sele, o San Marco d’Alunzio, con il suo ricco patrimonio artistico, possono così trasformarsi in poli di attrazione culturale e ambientale, stimolando il turismo di prossimità che ha guadagnato terreno dopo la pandemia.

 

Un impatto oltre il turismo

L’assegnazione di una Bandiera Arancione non si limita a migliorare le performance turistiche di un borgo: essa rappresenta una rinascita per l’intera comunità. Gli interventi per migliorare l’accoglienza e la vivibilità portano benefici tangibili anche ai residenti, spesso i primi a trarre vantaggio da strade riqualificate, nuovi servizi pubblici e un rinnovato senso di identità locale.

Il riconoscimento è inoltre uno strumento efficace per combattere l’overtourism che colpisce alcune grandi città e destinazioni iconiche italiane, distribuendo i flussi turistici su un territorio più ampio. Con il giusto supporto istituzionale, questi borghi possono diventare modelli di sviluppo sostenibile, capaci di combinare tradizione e innovazione, creando nuovi posti di lavoro e promuovendo la coesione sociale.

 

Il futuro delle aree interne

Il Touring Club Italiano continua a lavorare per mettere al centro i piccoli borghi, spesso definiti il cuore pulsante del nostro Paese. Questi luoghi, distribuiti capillarmente sul territorio nazionale, possono diventare laboratori di innovazione culturale ed economica, a patto che si investa adeguatamente in infrastrutture, formazione e accessibilità.

Il potenziale inespresso dei borghi, già evidenziato dai risultati delle Bandiere Arancioni, dimostra che il rilancio delle aree interne è possibile. Si tratta di un impegno che richiede sinergie tra istituzioni, comunità locali e operatori del settore turistico, ma che può restituire all’Italia una parte fondamentale della sua identità, generando valore non solo economico ma anche sociale e culturale.

 

 

 

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