Come inventiamo il pallone di calcio che genera energia elettrica

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29 Luglio 2014

Molto di più di un semplice pallone di calcio. Soccket ha la consistenza di un pallone normale e solo qualche grammo di peso in più, ognuno può giocarci. Ma dopo circa 30 minuti di utilizzo, diventa un generatore di energia. Solo mezzora per alimentare una lampada a Led per circa tre ore. Soccket trasforma infatti l’energia cinetica in energia elettrica.

L’invenzione di due giovani studentesse newyorchesi, Jessica O. Matthews e Julia Silverman, è pensata per tutti quelle persone che vivono in Paesi nel mondo dove l’accesso all’energia è molto problematico (si calcola siano 2 miliardi):

Entrambe abbiamo viaggiato spesso in Africa e sappiamo che lì il calcio è uno sport molto popolare. I bambini fanno palloni con ogni cosa, incluse bottiglie di plastiche. Volevamo creare qualcosa che cambiasse la loro vita, che potesse farli divertire e aiutarli a leggere e studiare di notte. Qualcosa di diverso dalle lampade di kerosene che sono molto usate tra le famiglie povere, ma generano fumi che provocano gravi danni alla salute» spiegano.

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Per realizzare la loro idea, hanno formato un team di otto studenti, tutti giovani e motivati. E poi messo su un’impresa sociale, Uncharted Play, specializzata nella produzione di prodotti in grado di unire divertimento a utilità sociale.

Il finanziamento del progetto è avvenuto su Kickstarter, celebre sito di raccolta fondi: dei 75mila dollari richiesti, la startup ne ha raccolti 95mila, aiutata da grossi personaggi (Bill Gates, Bill Clinton, Ashton Kutcher) che hanno sostenuto la loro campagna sui social con tweet e post.

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La prima distribuzione del prodotto è già partita qualche mese fa in alcune aeree disagiate del Nord e Sud America. Agli ultimi mondiali di calcio in Brasile è stata lanciato per aiutare le popolazione delle favelas. Prossimo obiettivo: l’approdo in Africa.

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Come si diventa imprenditori sociali?

Bisogna trovare un problema irrisolto. Appassionarsi, fare ricerche su google e chiedersi sempre come tu possa fare la differenza. Poi iniziare a fare qualche passo. Non esiste il giorno perfetto per lanciare una tua azienda. Ci provi, fallisci frequentemente. Ma poi ti rialzi e cammini per la tua strada. Il fallimento è solo un piccolo incidente di percorso che renderà più interessante la tua storia imprenditoriale in futuro».

INFO: http://www.unchartedplay.com/

Giancarlo Donadio

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