Come vincere la crisi dell’edilizia con l’innovazione

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16 Marzo 2015

Due fratelli di Verona trentenni, entrambi programmatori, trovano un modo per fare innovazione nell’edilizia, importano dall’estero e migliorano una tecnologia che usa la pressione dell’acqua per riqualificare edifici: «Avevamo entrambi dei lavori, ma senza prospettiva. Da anni sognavamo di metterci in proprio. Nostro nonno era impegnato nel settore dell’edilizia e abbiamo deciso di ripartire da lì. Serviva una soluzione nuova per fare soldi, in un mercato fermo. Abbiamo sondato il Web e trovato una tecnologia che veniva dall’America che permetteva, tramite l’acqua, di rendere nuovi gli esterni degli edifici: “Insomma, se non ha più senso costruire, perché non prendersi cura di ciò che già esiste. Non a caso, il nostro slogan è meno costruzioni, più ristrutturazioni» raccontano Alessandro e Marco Florio a Millionaire.

Per realizzare quella che oggi è Idrowash, mollano i loro lavori, investono una cifra vicina ai 100mila euro (tra loro risparmi e aiuti familiari), importano la tecnologia dall’America e la migliorano: «L’idea è stata di rendere la soluzione che offriamo quanto più sostenibile possibile, limitando ed eliminando completamente l’uso di prodotti chimici, acidi detergenti, grazie a una tecnologia che ci consente di regolare il flusso dell’acqua e pulire lo sporco che deriva da smog, guano, usura…».

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Oggi hanno 4 collaboratori in squadra, sono rientrati nell’investimento, vincono riconoscimenti (come il premio Gamma Donna, per i business fatti da giovani). «L’ostacolo maggiore è comunicare la nostra idea agli addetti del settore. C’è sempre un po’ di diffidenza, quando fai innovazione. Le imprese edili italiane e i professionisti che vi ruotano intorno sembrano essere focalizzati solo sui problemi e non sulle opportunità. Per fortuna abbiamo un centinaio di clienti, privati (il condominio, il centro commerciale, l’imprenditore). E lavoriamo anche con il pubblico per la pulizia dei lungomare, di edifici, giardini».

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Consigli a chi vuole rinnovare la sua vita e mettersi in proprio?

«Bisogna, innanzitutto, far tesoro di tutte le esperienze che si sono fatte prima di mettersi a guidare una propria azienda. Guardare alle proprie competenze e capire come possono contribuire a creare un buon business. Poi partire sempre con un modello di business, sapere cosa vuoi fare e come vuoi arrivare a realizzarlo. Se non lo hai chiaro in mente, scrivilo. Poi non cercare i soldi, ma i clienti. Quando abbiamo iniziato abbiano trovato il sostegno di molti imprenditori: nessuno ci ha dato soldi, ma abbiamo chiesto loro di provare la nostra soluzione. Dopo averla vista, sono diventati poi dei clienti e ci hanno permesso di fare cassa subito. Infine, avere la faccia tosta. Io ho lavorato nel settore commerciale, chi ne conosce le logiche sa che un “no” oggi, può trasformarsi in un “sì” domani. Solo, tuttavia, se sei pronto a lottare, a non arrenderti. Se nessuno ha fatto una cosa prima, non significa che tu non possa riuscirci».

 

INFO: http://www.idrowash.it/

Giancarlo Donadio

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