La tecnologia può salvarci la vita. La Commissione Europea mette a disposizione 164 milioni di euro e chiama startup e PMI con tecnologie e innovazioni che potrebbero essere utili nel trattamento, fare test, monitorare o altri aspetti utili per fronteggiare la pandemia da Coronavirus.
Fate presto. Ci sono solo 5 giorni per fare application a European Innovation Council (EIC) Accelerator. La deadline è il 18 marzo ore 17.
La cosa bella? «Come è nata questa iniziativa» ci racconta Alberto Onetti, presidente di Mind The Bridge.
«Giovedì 12 dall’Irlanda è partita una mobilitazione in Rete per risolvere la mancanza di ventilatori polmonari. Ci si è chiesti: perché non produrre ventilatori a basso costo in tempi rapidi con un progetto di open source condiviso?».
In poche ore si è formato un gruppo su Facebook (Open Source COVID19 Medical Supplies) e una pagina sul sito https://hackaday.com, in cui è partita lo scambio di idee tra scienziati e innovatori.
«L’iniziativa – continua Onetti- non è sfuggita agli occhi di Isidro Laso, funzionario di Bruxelles che ha ottenuto l’ok dal direttore generale Jean-Eric Paquet e dal Cabinet del commissario Mariya Gabriel. Oltre a sostenerla, Paquet si è mosso all’interno della sua struttura (DG Research and Innovation) per implementare in tempi rapidi una soluzione. Venerdì pomeriggio è arrivato l’ok dell’EIC e la call è stata aperta a tutte le soluzionii». Approccio “bottom up”: verranno finanziate le idee più promettenti. Potere della Rete e del cervello condiviso.
di Eleonora Chioda