Giuliani, un’azienda farmaceutica con oltre 130 anni di storia, una holding di royalty sanitarie da 22 miliardi di capitalizzazione, un progetto immobiliare da 3 miliardi nel Principato di Monaco e presto il 5% di Rotshschild&Co.
La storia della famiglia Giuliani
Quella dei fratelli Giuliani è una storia imprenditoriale piena di spunti e ispirazione, ma per comprendere a fondo in che modo la famiglia sia arrivata a costruire un vero e proprio impero da un semplice amaro, bisogna tornare indietro di oltre un secolo. Nel lontano 1889, il capostipite Germano Giuliani, acquistò l’antica farmacia del Lazzaretto, lanciando ben presto sul mercato “l’amaro Giuliani”. Negli anni, la piccola farmacia milanese si è trasformata in una vera e propria azienda farmaceutica diversificandosi nella tricologia, nella dermatologia e nella nutraceutica. Nel 2014 arriva a vendere un farmaco per il trattamento del morbo di Chron a un prezzo di 710 milioni di euro. Ma è solo alla quarta generazione dei Giuliani che arriva la vera svolta finanziaria della famiglia.
L’ascesa di Giammaria e Mario Germano ha portato al gruppo di famiglia una ventata di aria fresca. Caratterizzati da un carattere riservato, i fratelli Giuliani spesso preferiscono stare lontani dai riflettori per dedicarsi a nuove iniziative imprenditoriali e strategiche. Così, strategia dopo strategia, i Giuliani sono riusciti a costruire un portafoglio variopinto, diversificando la holding in varie sezioni tra cui: farmaceutica, mercati azionari, immobiliare, private equity e venture capital.
Una trasformazione fenomenale, degna di una stirpe di farmacisti. Non a caso, il digestivo nato più di un secolo fa, resta ancora oggi una delle principali fonti di guadagno per la famiglia, con un fatturato di 115 milioni e un utile di 9 milioni nel 2021.

Gli investimenti della famiglia Giuliani
Il portafoglio dei Giuliani però non si ferma solo alle proprie aziende, ma si espande anche con investimenti in borsa e in startup. Per quanto riguarda la borsa, i fratelli hanno dimostrato una predilezione per i titoli tecnologici come Apple, Amazon e Comcast, senza però trascurare i settori farmaceutico e finanziario. Riguardo le startup invece, la holding ha investito in qualità di private equity e venture capital sia indirettamente (tramite fondi di Partners Group) sia direttamente (acquisendo partecipazioni societarie). All’interno del portafoglio Giuliani troviamo quote di varia natura, dalla catena di negozi “99 Cents Only Store”, alla startup italiana “Shampora” degli shampoo su misura.
Infine, riguardo al settore immobiliare, i fratelli Giammaria e Mario Germano posseggono il 5% di Anse du Portier, la società che sta attualmente costruendo un nuovo quartiere di lusso su piattaforme galleggianti, all’interno del Principato di Monaco. Il progetto dovrebbe vedere la luce nel 2025 nel frattempo Giammaria, il primo dei due fratelli parteciperà all’opa (offerta pubblica di acquisto) sulla Rotschild & Co per l’acquisizione del 5% delle quote della storica banca di investimento.