Designer illuminati

Di
Redazione Millionaire
9 Agosto 2012

Otto creativi e una passione: disegnare la luce. Dalle loro storie, i segreti di un mestiere difficile. Ma non impossibile

«Una sfida tra luci e ombre»

Carsten Schelling, Sven Rudolph e Ralf Webermann, 33,34 e 39 anni (Germania)

Come abbiamo iniziato

«Ci siamo conosciuti all’università ad Hannover, studiavamo tutti e tre Product design. Abbiamo capito subito che potevamo fare qualcosa insieme. Nel 2005 abbiamo aperto il nostro studio, ci occupiamo di design di prodotto».

La lampada

Hanno progettato 2D Led, lampada da tavolo, da terra e a sospensione in alluminio verniciato, che crea un’illusione ottica bidimensionale. Prezzi: 195, 390 e 900 euro (www.skitsch.it).

Come abbiamo trovato l’azienda produttrice

«Nel 2008 eravamo al Salone Satellite di Milano per presentare un’altra collezione. Lì abbiamo conosciuto Cristina Morozzi di Skitsch, che ci ha chiesto di mostrarle i nostri lavori. Ha scelto di produrre le nostre lampade, che dal 2009 sono in vendita anche nei suoi negozi di Milano e Londra. La chiave per promuoversi? Partecipare alle fiere».

Per fare il designer occorre… «…osservare tutto quello che ti circonda e che influenza la vita delle persone e trasformarlo in un prodotto. È un mestiere molto duro, siamo in tanti e la concorrenza è spietata».

info: www.ding3000.com

«La mia vita per il led»

Marco Rota, 27 anni (Bergamo)

Come ho iniziato

«Ho studiato come perito elettronico, non avrei mai pensato di fare il designer. Nel 2005, visitando una fiera di elettrotecnica a Francoforte, sono rimasto affascinato dal mondo dell’illuminazione: era il periodo in cui si stava diffondendo il led (letteralmente light emitting diode, un deposito di silicio che se prende corrente emette luce), e ho deciso di specializzarmi nelle sue applicazioni: mentre continuavo a lavorare come tecnico, passavo le serate in garage a disegnare lampade. È così che ho creato tre linee di prodotto».

La lampada

Si chiama Alchemy, una linea di lampade, ispirata alle ampolle dei laboratori chimici, che si basa su una tecnologia da lui stesso inventata: il led dissipa il calore non su una superficie metallica ma in un liquido. Prezzi: H2Led (a sinistra) 1.800 euro, Dama (sopra) 4.680 euro.

Come ho trovato l’azienda produttrice

«Nel 2009 ho registrato il marchio e ho investito tutti i miei risparmi per depositare i brevetti delle lampade. L’anno scorso tutto il “pacchetto” è stato acquistato da un imprenditore bergamasco, con il quale ho un contratto: per 10 anni può mettere in produzione i miei disegni, a me spettano le royalty, mentre tutti gli oneri sono a carico suo».

Per fare il designer occorre…

«… saper disegnare su Cad (Computer Aided Design) o su un foglio. Non sei né un ingegnere né un architetto che devono saper progettare grandi strutture. Certo bisogna avere idee, ma se sono difficili da realizzare, ci si può sempre affidare a qualcuno che ti aiuti a progettarle. Il problema oggi è che le aziende non investono abbastanza sui giovani».

info: www.illumilucesrl.com

«Io, tra color che son sospesi»

Kirsti Taiviola, 35 anni (Finlandia)

Come ho iniziato

«Mi sono laureata in Arte e Design a Helsinki 10 anni fa. La mia passione è sempre stata il vetro. Dopo la laurea ho iniziato a disegnare e a produrre bijou e altri oggetti. Per mantenermi, insegno all’università».

La lampada

Ha ideato la lampada da sospensione Illusia, che ha al suo interno una lampadina di vetro lavorata a mano. Tirando una catenella si può scegliere il tipo di illuminazione: solo luce, luce forte con il riflesso di un fiore, luce soffusa con il riflesso del fiore.

Come ho trovato l’azienda produttrice

«Sono alla ricerca di un produttore. Per questo ho partecipato al Salone Satellite a Milano in aprile. Ho invitato alcune aziende, altre le ho conosciute durante la fiera. Spero di firmare un contratto al più presto».

Per fare il designer occorre…

«… una profonda conoscenza dei materiali e sapere come reagiscono alla manipolazione. Aiuta a disegnare oggetti che poi sarà possibile produrre, a non forzarli in una forma che nonsi può ottenere. È un processo che si impara “facendo”, si acquisisce sempre più esperienza con il tempo».

info: www.kirstitaiviola.com

«Difficile vivere di solo design»

Alberto Caiola, 30 anni (pordenone) e simone polga, 35 anni (vicenza)

Come abbiamo iniziato

«Ho studiato Design di prodotto al Politecnico di Milano, poi mi sono trasferito a Eindhoven, nei Paesi Bassi, per un master alla Design Academy. Tornato a Vicenza, ho conosciuto Simone, uno dei fondatori dello studio Joe Velluto. Abbiamo fondato la nostra società».

La lampada

Hanno inventato Flip, lampada riposizionabile in gel: può essere incollata al muro un numero infinito di volte. Prezzo: 135 euro più Iva.

Come abbiamo trovato l’azienda produttrice

«In passato ho realizzato alcuni oggetti in silicone. L’art director di Geelli, un’azienda veneta che produce oggetti in gel poliuretanico, mi aveva contattato per trasferirli sul materiale nel quale erano specializzati. La lampada è in produzione».

Per fare il designer occorre…

«… capacità organizzative e di mediazione. Bisogna cercare i fornitori che ti aiutino a realizzare l’oggetto che hai disegnato, collaborare con l’azienda che è interessata a produrlo. È un lavoro che richiede tempi lunghi, i primi feedback arrivano dopo almeno un anno. E le royalty sono basse».

info: www.siralbertmrsimon.com

«Dammi una cassetta, ne farò una lampada»

Vanesa Moreno, 32 anni (Spagna)

Come ho iniziato

«Sono un architetto, e per quattro anni ho progettato spazi commerciali, case, fiere in tutta Europa e negli Stati Uniti. A un certo punto ho detto basta: bisognava star dietro alle leggi, ai bisogni del committente, ai tempi lunghissimi… Amavo l’arte, così ho pensato di buttarmi in un’attività che è un mix tra arte e architettura: il design. Ho fondato un’azienda nel 2009, ricevendo parecchie sovvenzioni da banche e istituzioni spagnole grazie al progetto Cassette is not dead».

La lampada

Cassette Tapes ha un paralume composto da vecchie cassette musicali riciclate e legate insieme. Attraverso il sito www.cassetteisnotdead.com, chiunque può inviare vecchie cassette a Vanesa: in cambio riceverà una lampada omaggio. Prezzo: 95 euro.

Come ho trovato l’azienda produttrice

«Le lampade Cassette Tapes le costruisco in studio con un collaboratore».

Per fare il designer occorre…

«… nel mio caso, l’esperienza di architetto è stata fondamentale. Progettare oggetti è molto più facile che costruire case. Ma sono convinta che con l’entusiasmo e la perseveranza si possa raggiungere qualsiasi obiettivo».

info: www.ooomydesign.com

«A caccia di un’azienda produttrice»

Thanos Zakopoulos, 32 anni (Grecia) e Katia Meneghini, 29 anni (Padova)

Come abbiamo iniziato

«Ho conosciuto Thanos nel 2004, durante il corso post-laurea in Arti visive all’Università di Venezia» racconta Katia. «Mi ero appena laureata in Beni culturali, Thanos aveva studiato Product design in Inghilterra. Tra di noi è scoppiata la scintilla, ma dopo il corso ci siamo separati, lui in Cina e Grecia, io in Brasile. Dopo un anno abbiamo capito che a unirci sarebbe stato (anche) il design: è così che nel 2009 abbiamo aperto a Milano lo studio Ctrlzak».

La lampada

Hanno creato Opera, lampada a sospensione che ripropone in chiave ironica le luci delle sale operatorie.

Come abbiamo trovato l’azienda produttrice

«Opera nasce come pezzo unico, quasi come un’”opera d’arte”. Quando progettiamo non ci poniamo limiti di costo, guardiamo l’aspetto artistico. Così è successo per Opera, che dovrà essere necessariamente “adattata” a una produzione industriale. Ma fa parte del gioco: l’anno scorso i nostri piatti Ceramix, anch’essi pezzi unici, hanno attirato l’attenzione della Seletti, che oggi sta lavorando alla loro produzione».

Per fare il designer occorre…

«… una ricerca continua. A noi interessa il processo che porta all’idea, la riflessione che sta dietro. Il modo per realizzare un oggetto si trova sempre: si impara con la pratica, con le infinite possibilità offerte dai macchinari, e grazie a una rete di artigiani che possono aiutarti a produrlo. La scuola dà solo un’infarinatura, dev’essere la curiosità a spingerti a sperimentare soluzioni sempre nuove».

info: www.ctrlzak.com

«Impara l’arte ma non metterla da parte»

Giacomo Ravagli, 30 anni (pistoia)

Come ho iniziato

«A 18 anni ho lasciato casa e famiglia e mi sono trasferito a Pietrasanta: volevo fare lo scultore. Pietrasanta è il luogo ideale, un laboratorio a cielo aperto. Ho lavorato a bottega fino al 2008, quando ho deciso di trasferirmi a New York, per fare nuove esperienze artistiche. L’incontro con il design è avvenuto per necessità: per sbarcare il lunario ho iniziato a fare l’arredatore di interni. Finché un giorno una galleria d’arte mi ha chiesto di progettare delle lampade…».

La lampada

Barometro Lamps è una collezione di 15 lampade in marmo rosso di Levanto e rame. Prezzo: da 7mila euro.

Come ho trovato l’azienda produttrice

«Le Barometro Lamps sono fatte a mano, a metà tra un oggetto di design e un’opera d’arte. Anche se riproducibili nella stessa forma e dimensione, rimangono pezzi unici. La mia fortuna? Incontrare Nina Yashar, fondatrice della galleria di design “limited edition” Nilufar di Milano. Ha subito acquistato alcune lampade e oggi ha l’esclusiva del progetto e della vendita».

Per fare il designer occorre…

«… creatività, voglia di mettersi in discussione e pensare a nuove forme estetiche funzionali. Per me è stata una rivoluzione: dalla pura astrazione della scultura alla progettazione in vista dell’uso di un oggetto e di un suo possibile mercato».

info: www.nilufar.com

«Siate innovativi»

Markus Tremonto, 42 anni (Usa)

Come ho iniziato

«Ho studiato Ingegneria, ma quello che mi ha sempre interessato è la pittura. Ho aperto il mio studio a New York nel 2001, mi occupo solo di progetti legati alla luce. Non mi interessa creare lampade, ma ricercare materiali che convoglino la luce. In questo i miei studi di matematica e fisica aiutano, mi piace approfondire gli aspetti tecnologici dei nuovi materiali».

La lampada

Ha inventato Hexalights, realizzate in carta luminescente (si illuminano al passaggio della corrente) che, pur essendo piatte, danno un’illusione tridimensionale. Prezzo: da 600 a 1.200 euro (www.rossanaorlandi.com).

Come ho trovato l’azienda produttrice

«Le lampade Hexalights le produco io. Compro il materiale, che è molto costoso, lo stampo, lo taglio. Mi faccio aiutare da alcune piccole aziende per le fasi di lavorazione più difficili».

Per fare il designer occorre…

«… sperimentare. Cercare di essere sempre all’avanguardia, di fare qualcosa che nessun altro ha fatto. Essere freschi, innovativi. E promuoversi continuamente, far conoscere le proprie idee».

info: www.treluce.com

 

Tiziana Tripepi, Millionaire 6/2011

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