Dimmi dove vai e ti dirò come connetterti

Di
Redazione Millionaire
22 Agosto 2012

Come (e a che prezzo) restare sempre connessi a Internet, anche sotto il solleone

Estate in arrivo, aria di vacanza. L’italiano rinuncia volentieri a uffici grigi e scrivanie ingombre di pratiche e scartoffie. Ma guai a toccargli il suo collegamento Internet. A far crescere la “voglia di Rete” contribuisce il boom dei social network. Vodafone stima che oltre due milioni mezzo di italiani si colleghino a Facebook dal cellulare (100 milioni gli utenti nel mondo). Così, specie lontano dagli uffici, cala l’esigenza di contenuti e notizie. E aumenta quella di aggiornamenti e contatti sociali. «L’Internet mobile è molto diverso dal collegamento a casa o in ufficio. Cambiano le esigenze così come le pagine viste. Di conseguenza, servono strumenti e modalità di connessione differenti» spiega Fabio Ricci, autore del libro Sviluppare il Web mobile (Apogeo, 29 euro) e sviluppatore di contenuti per iPhone (www.fabiensen.com). Ma quali sono le strade praticabili per collegarsi anche sulla spiaggia e in movimento? Quattro le opzioni possibili: gli Internet point, il cellulare configurato per Internet, il Wi-Fi pubblico e gratuito e la chiavetta da collegare al computer. Nel primo caso si viaggia leggeri: basta entrare in uno dei 1.600 centri in Italia e usufruire dei computer e dei collegamenti messi a disposizione degli internauti. È l’ideale per collegamenti sporadici, specie all’estero. Ci sono poi i cellulari pensati anche per il collegamento a Internet. Spiega Alex Longo, giornalista esperto di telefonia e telecomunicazioni (www.alongo.it): «Navigare con i cellulari è la tendenza del 2010. Due i tipi di apparecchi più adatti: gli smartphone, in cui si possono installare delle applicazioni e i cellulari normali, ma configurati per Internet. Nuovi modelli saranno lanciati entro l’estate. Gli smartphone costano 300 euro circa, con la possibilità che i prezzi calino di un centinaio di euro entro la fine dell’anno. Più economici gli altri: circa 150 euro oggi, un centinaio fra qualche mese. Le tariffe stanno diventando più economiche. Il consiglio è di scegliere quelle senza limiti di tempo, al massimo con un tetto di dati. Chi usa la Rete per navigare e comunicare con i social network, infatti, non scarica molti dati». Occhio al segnale: se manca quello del gestore, è possibile che si continui a essere collegati, ma grazie al segnale di un altro operatore (senza esserne avvisati). In questo modo, si paga salato il roaming: le bollette possono arrivare tranquillamente a centinaia di euro. In caso di dubbi, preferire le carte ricaricabili e controllare periodicamente il proprio credito. Chi invece si considera inseparabile dal proprio computer, può scegliere due opzioni: il Wi-Fi e le chiavette. «Il Wi-Fi, pubblico e gratuito, sarebbe l’ideale. Basta il proprio portatile per andare on line grazie a un hotspot (area in cui è possibile connettersi senza fili). Il problema è che l’Italia è ancora un po’ indietro: a Roma trovarne uno è difficile e quei pochi sono mal segnalati, concentrati nel centro e rivolti soprattutto ai turisti» prosegue Ricci. Non va meglio a Milano: il Comune aveva promesso 4.000 hotspot entro il 2009, ma oggi trovarne uno solo è già un’impresa.

Ultima, ma molto gettonata, la possibilità di collegarsi grazie alle chiavette. «Sconsiglio di sottoscrivere le offerte che danno la chiavetta in omaggio, ma implicano lunghi abbonamenti, e non conviene vincolarsi. Tanto più che i prezzi delle chiavette sono molto scesi negli ultimi tempi. Così consiglio di comprarsi la chiavetta dell’operatore scelto e inserire la Sim dell’offerta che in quel momento conviene di più, salvo poi cambiarla all’occorrenza» suggerisce Alex Longo. E per quanto riguarda il pacchetto tariffario più conveniente? «Non farsi allettare dagli slogan. Bisogna leggere con attenzione tutte le pagine del contratto, verificando con attenzione tutte le clausole, anche (e soprattutto) quelle scritte in piccolo» conclude Ricci. Attenzione alle modalità di calcolo del tempo di connessione, alla validità delle offerte, all’incidenza dei costi iniziali, ai tetti di tempo di connessione e traffico dati… È poi centrale la questione della copertura di Rete, che va verificata con scrupolo, sia basandosi sulle informazioni fornite dagli operatori (spesso on line è presente una mappatura delle zone servite) sia con un controllo diretto sui luoghi (magari chiedendo consigli e pareri a chi già usufruisce del servizio).

Internet café: comodo ma costoso

Cos’è: è un centro (a volte simile a un bar, altre a un ufficio) in cui sono presenti dei computer con cui ci si può collegare a Internet a tempo. La tariffa è solitamente oraria. Questi centri sono utili anche per effettuare stampe, fotocopie, scannerizzazioni… Il ricorso agli Internet point, è in crescita in Italia.

A chi è adatto: a chi è lontano da casa senza cellulare e computer e fa un uso di Internet breve ed episodico.

Pro: è comodo, non comporta alcun impegno né attrezzatura.

Contro: è costoso. In base a una ricerca Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, www.adoc.org), in Italia un’ora di connessione in un Internet point costa in media 3,30 euro, ben il 65% in più rispetto alla media europea. Fra le grandi città, la più cara è Venezia (otto euro all’ora), le più economiche Bari e Catania (due euro). I ricarichi applicati sfiorano il 400%.

Info: http://cafe.ecs.net/map.htm è un sito che elenca i principali Internet point-café italiani. In tutto, nel nostro Paese, ci sono circa 1.600 punti sia indipendenti sia in franchising.

Wi-Fi: gratis ma poco diffuso

Cos’è: un collegamento a Internet senza fili e gratuito garantito in alcuni hotspot, di solito concentrati in stazioni, aeroporti, biblioteche, locali pubblici…

A chi è adatto: a chi viaggia con il proprio computer portatile e desidera collegarsi gratis.

Pro: è comodo e gratuito.

Contro: in Italia è assolutamente aleatorio.

Info: www.hotspots-wifi.it è un motore di ricerca che ha mappato i quasi 15mila hotspot italiani, catalogandoli per città e per tipo (free, condiviso, a pagamento).

Smartphone: sì, ma occhio alle tariffe

Cos’è: è un telefonino su cui si possono scaricare applicazioni varie (smartphone) o semplicemente uno configurato per Internet. Prezzi da 150 euro.

A chi è adatto: a chi si muove molto e ha l’esigenza di restare connesso, soprattutto per browsing e networking.

Pro: è comodo.

Contro: abbastanza costoso.

Info: › Fastweb propone “Parla Mobile” per parlare e navigare, che per 25 euro al mese (300 minuti verso tutti i numeri, 600 verso il proprio numero fisso Fastweb, 200 sms, 2GB di traffico Umts e telefonino); “Smart mobile” per chi soprattutto naviga: a 15 euro al mese (2GB di traffico, voce a consumo, 50 sms, smartphone da 19 euro, tassa governativa per chi mantiene per due anni almeno il numero).

› Postemobile presenta l’offerta “Mobile 1 Giga” per navigare in Internet dal cellulare fino a 1GB al mese (canone fra 6,50 e 9 euro al mese). Superata la soglia di 1GB, il costo della navigazione è di 0,50 euro a MB. Non c’è piena compatibilità fra questo operatore e l’iPhone.

› Tim presenta “TimXSmartphone”, prepagati (da due euro a settimana) e per abbonati (da otto euro al mese).

› 3 propone l’opzione ricaricabile (cinque euro per 3GB al mese di traffico Internet e 600 minuti di chiamate) e in abbonamento (piani a partire da 29 fino a 99 euro al mese, alcuni anche con telefonino incluso, a variare è la quantità di traffico telefonico e di sms inclusi).

› Vodafone propone “Più Smart” (9-19-29 euro al mese comprendono uno smartphone configurato e traffico Internet fino a 2GB al mese, traffico voce a 9 cent al minuto).

› Wind propone l’opzione traffico illimitato a 9 euro al mese oppure a consumo a 0,50 cent al minuto.

Internet key: il difficile è trovare quella giusta

Cos’è: una chiavetta che collega il proprio computer a Internet in modalità wireless.

A chi è adatto: a chi si sposta con il portatile e lo usa anche per lavoro.

Pro: molto efficace ed efficiente.

Cosa offre il mercato:

  • Fastweb

› “Naviga Mobile” (16-19 euro al mese, incluse 220 ore di traffico, 38 cent per ogni sessione extra da 15 minuti, chiavetta a 1 euro). INFO: www.fastweb.it

  • Postemobile

› “Internet 100 ore” (canone mensile da 19 a 22 euro, per le ore eccedenti si pagano 2 euro all’ora a sessioni di 15 minuti). INFO: www.postemobile.it

  • Tim

› “Chiavetta 100” (100 ore al mese, 10 euro al mese, chiavetta da 59 euro);

› “Internet Pack 40” (40 ore al mese per 12 mesi a 99 euro, chiavetta Onda MT503H3HSA inclusa; alla scadenza 9 euro al mese);

› “Internet Pack 100” (100 ore al mese per 12 mesi, più chiavetta Huawei E1692; alla scadenza 19 euro al mese). INFO: www.tim.it

  • 3

› Chiavette con ricaricabile (49, 69 e 99 euro con 2, 6 e 12 mesi di Internet inclusi) o in abbonamento (Small: 30 ore di navigazione al mese a 9 euro; Medium: 100 ore a 14 euro; Large: 300 euro a 19 euro).

› La chiavetta Momodesign

Md-@ Duo riunisce mouse e chiavetta e costa da 49 a 99 euro (a seconda dell’abbonamento scelto).

› La Huawei E1820 costa da 29 a 69 euro. INFO: www.tre.it

  • Vodafone

› “Internet Facile Small” (30 ore al mese, a 10 euro; chiavetta da 0 a 49 euro, a seconda del modello);

› “Large” (150 ore al mese a 20 euro);

› “Sempre” (fino a 500 MB al giorno a 30 euro). INFO: www.vodafone.it

  • Wind

› Chiavetta a 59 euro e varie opzioni (a consumo 0,50 cent all’ora);

› “Mega Ore”: 50 ore al mese a 9 euro;

› “Mega 100 Ore”: 100 ore a 15 euro. INFO: www.wind.it

Contro: bisogna trovare il gestore e il profilo tariffario più adatti.

 

Lucia Ingrosso, Millionaire 6/2010

 

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