È italiano il pioniere del crowdfunding

Di
Silvia Messa
3 Maggio 2018

Si chiama Angelo Rindone, ha creato la prima piattaforma di crowdfunding del mondo, quando ancora non esisteva nemmeno la parola, battendo Kickstarter e Indiegogo.

Ha battuto i fondatori di Kickstarter sul tempo. Ben cinque anni prima di loro, nel 2004, Angelo Rindone,  43 anni ha iniziato a costruire una piattaforma per far incontrare chi ha un progetto di produzione culturale e chi vuole aiutarlo a partire, con un contributo economico. Ha fondato Produzioni dal Basso e ha stimolato la diffusione dell’economia di partecipazione ed è cresciuto. Tanto che nel 2017 ha raccolto 1.976.922 euro (+55,68% rispetto al 2016).

Rindone ha lavorato alla sua idea, ha trovato soci, l’ha trasformata in un’impresa che dà lavoro a 15 persone e a un network di professionisti. «Con oltre 150mila utenti può essere definita la più importante comunità di autoproduzione e crowdfunding in Italia» afferma Rindone, che è anche fondatore e ad di Folkfunding, azienda specializzata in crowd economy e open innovation, che sviluppa soluzioni fintech per istituzioni e aziende, come Banca Intesa, Fastweb, Borsa Italiana. Rindone è membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana dell’Equity Crowdfunding (Aiec).

«Ho imparato tutto sul campo»

«Sono figlio di un operaio. Ho imparato sul campo come si gestisce un’impresa, tra responsabilità, scelte, assunzione dei collaboratori e rapporti con grandi aziende». Rindone ha una formazione umanistica, si diploma in Storia dell’arte all’Accademia di Brera. Lavora per alcuni anni nel mondo editoriale, nell’ambiente della grafica e della moda. E comincia a interessarsi al mediattivismo, cioè all’uso dei media per autoproduzioni culturali. Dalla passione, l’idea: creare un sito d’incontro tra domanda e offerta di autoproduzioni culturali.

«Mi hanno dato una mano mio fratello, con le sue competenze informatiche, un amico avvocato, un esperto di marketing, Giuseppe Mayer, oggi mio socio». Produzioni dal Basso nasce come un progetto amatoriale, ma ha un valore immenso: era l’embrione del crowdfunding, che con Kickstarter e Indiegogo è diventato un fenomeno globale. «Loro sono arrivati in Italia solo nel 2010. Quando nel 2005 è uscita la versione beta del nostro sito, non c’era ancora YouTube» racconta Angelo.

Produzioni dal Basso si fa conoscere, chiamano il fondatore come esperto in convegni sul tema autoproduzioni. «La piattaforma cresceva. L’avevamo messa in piedi come un sito che si autogestiva, senza un amministratore. Ma serviva un salto di qualità» racconta Angelo. «Nel 2012 la crescita è stata notevole. Nel 2013 abbiamo aperto una startup innovativa per reingegnerizzare il sito. Da allora, abbiamo raggiunto 160mila iscritti, transato 5,7 milioni di euro e fi nanziato 2.200 progetti. Il nostro investimento iniziale è stato inferiore a 100mila euro. Ha dato ossigeno per un anno alla società, poi abbiamo subito iniziato a fatturare. Il nostro modello di business prevede guadagni dalle fee, per le campagne di crowfunding e per dare spazio e visibilità alle aziende sulla piattaforma».

Vita da imprenditore: programmo due cose importanti al giorno

Negli ultimi quattro anni, Rindone si è trasformato in un leader. «I primi anni sono cruciali per una startup. Per me, è molto più di un business. È una passione che è diventata lavoro. Questa è la tendenza di tante nuove professioni, oggi e per il futuro. Unire passione e business, credere in quello che fai ti aiuta anche a evitare la frustrazione di rinunciare al tempo libero. Per 24 ore al giorno hai in testa il tuo lavoro, tutto quello che leggi, vedi, ascolti lo riferisci a quello». Angelo però si è dato delle regole organizzative per aumentare l’effi cacia del suo impegno: programma due cose importanti al giorno, una la mattina e una il pomeriggio. Il resto del tempo lo dedica ai feedback immediati, alle verifiche, ai contatti coi collaboratori.

«La mia etica? Pago il lavoro e non vendo sogni»

Altre regole di Angelo sono nella sfera dell’etica professionale. Prima: il lavoro va sempre pagato. Seconda: evitare di vendere sogni. Produzioni dal Basso (idee, progetti, prodotti, soldi) dà un taglio concreto e onesto a quello che propone alla comunità. Bisogna essere pragmatici, fare bene il proprio lavoro e mettere a disposizione dei clienti gli strumenti migliori. Non fare “il gatto e la volpe”. Terza: non avere un approccio padronale con dipendenti e collaboratori. Evitare il controllo orario.

 

Tratto dall’articolo “È italiano il pioniere del crowdfunding” pubblicato su Millionaire di febbraio 2018. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it

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