Elon Musk fa causa a OpenAI: avrebbe tradito la mission originaria a favore del profitto

Di
Redazione Millionaire.it
1 Marzo 2024

Elon Musk, co-fondatore anche di OpenAI, ha intentato una causa contro l’organizzazione e il suo CEO, Sam Altman, citando una violazione dell’accordo di fondazione e una deviazione dalla mission originaria di sviluppare un’intelligenza artificiale (IA) benefica per l’umanità. La causa, depositata presso un tribunale di San Francisco il 29 febbraio 2024, solleva preoccupazioni sulla direzione dello sviluppo dell’IA e sui potenziali conflitti di interesse che sorgono quando le motivazioni di profitto si scontrano con considerazioni etiche.

Al centro della controversia: IA open-source vs. IA closed-source

L’argomento principale di Musk ruota attorno alla partnership multimiliardaria di OpenAI con Microsoft. Sostiene, infatti, che questa alleanza contraddice l’impegno iniziale dell’organizzazione a costruire un'”intelligenza generale artificiale” (AGI) in modo sicuro e open-source, garantendo che i suoi benefici raggiungano l’intera umanità.

Gli avvocati di Musk sostengono che, associandosi a Microsoft, OpenAI si è trasformata in una “de facto sussidiaria closed-source”, concedendo di fatto a Microsoft l’accesso esclusivo alla propria ricerca e ai potenziali progressi nell’AGI. Questo, affermano, contraddice direttamente le dichiarazioni sul sito web di OpenAI, che ancora professano di dare priorità al beneficio di tutta l’umanità.

Obiettivi della causa: rispetto dell’accordo di fondazione e trasparenza

La causa di Musk mira a “costringere OpenAI ad aderire all’accordo di fondazione”, garantendo lo sviluppo di una tecnologia di IA accessibile a tutti. Questo obiettivo contrasta con la traiettoria attuale che, secondo la denuncia, privilegia gli interessi di individui come Altman e di aziende come Microsoft.

OpenAI e Microsoft rimangono in silenzio sulla questione

Sia OpenAI che Microsoft hanno rifiutato di commentare la causa in questo momento. Questa mancanza di risposta si aggiunge alle preoccupazioni esistenti sulla trasparenza e la responsabilità all’interno di OpenAI, soprattutto alla luce della recente revisione interna innescata dalle accuse contro Altman.

La storia passata: da co-fondatore a dissidente

Musk ha co-fondato OpenAI nel 2015 e ha contribuito con un totale di 44 milioni di dollari all’organizzazione. Tuttavia, il suo coinvolgimento è diminuito a causa di disaccordi con Altman sulla direzione della ricerca. Ha infine lasciato il consiglio di amministrazione di OpenAI nel 2018.

Una partnership controversa: l’investimento di Microsoft e l’esame delle autorità regolatorie

L’alleanza Microsoft-OpenAI, stabilita nel 2019 con un investimento di 13 miliardi di dollari da parte di Microsoft, ha affrontato l’esame delle autorità antitrust negli Stati Uniti, nell’UE e nel Regno Unito. Mentre il presidente di Microsoft Brad Smith insiste sul fatto che sono “partner molto importanti”, persistono dubbi sul potenziale di Microsoft di acquisire un’influenza indebita sullo sviluppo dell’IA.

A complicare ulteriormente la situazione: un’indagine della SEC e una revisione interna

La situazione è ulteriormente complicata da un’indagine della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense su un potenziale inganno degli investitori da parte di Altman e da una revisione interna in corso sulle accuse del precedente consiglio di amministrazione contro di lui. Questi sviluppi gettano un’ombra sulla leadership e sui processi decisionali di OpenAI.

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