Adriano Galizzi, ingegnere di 27 anni, lascia il lavoro per coltivare mais spinato di Gandino, un antico seme autoctono ricco di proprietà nutritive. Oggi possiede quattro ettari di terreno e produce farina, grissini, dolci e soprattutto gallette di mais.
Per passione affitta un ettaro di terreno
Dopo la laurea in ingegneria gestionale, Adriano inizio a lavorare in una multinazionale, Itema. Ma la sua passione per la terra inizia già a prevalere e affitta un ettaro di terreno per coltivare mais, ma non uno qualunque, ma il mais spinato di Gandino, un antico seme tipico della zona: «Avevo bisogno del contatto con la terra e sono andato a cercare proprietari che mettevano terreni in affitto. Il mais spinato di Gandino è stato riscoperto nel 2008 e il seme isolato. I vantaggi? I profumi di una volta e proprietà nutrizionali superiori» spiega Adriano a Millionaire.
Il grande rifiuto e la scelta che cambia la vita
Adriano rifiuta una posizione di ingegnere informatico per avviare una piccola attività. Apre partita Iva e inizia i primi raccolti. Intanto l’idea di fare un’impresa agricola inizia a essere sempre più insistente. Si fa aiutare dagli esperti di Coldiretti per per l’iter burocratico e la formazione. Il padre, imprenditore, lo supporta nella realizzazione di un business plan. I soldi per comprare i primi macchinari e ampliare la superficie coltivata (oggi ha quattro ettari di terreno) li trova in banca con fondi a capitale garantito:
«La difficoltà maggiore è la fase di industrializzazione. Passare da un’idea che hai in testa a un prodotto vero. Assaggiare una galletta fragrante e cercare di capire come realizzarla».
Produce e trasforma gallette per conto terzi
Il core business di Adriano sono le gallette. Ne produce 100mila confezioni all’anno e le rivende a 3 euro l’una nelle botteghe di elite del nord e centro Italia. Ha anche un business parallelo, la trasformazione di mais e la realizzazione di gallette per conto terzi:
«Ho macchinari per la pressione a caldo (il metodo con cui vengono prodotte le gallette) e per il confezionamento. Gli investimenti iniziali sono alti. Diciamo che si parte da una base di 100mila euro».
«Il segreto? È iniziare»
È un po’ questa la formula per riuscire in un business per Adriano: «Sperimenta, inizia. Anche se non ha tutte le carte in regola. Rischia per ottenere qualcosa».
Giancarlo Donadio