Glamping, quando il campeggio diventa glamour

Di
Redazione Millionaire
10 Agosto 2012

Parte dall’Africa, tocca gli States e contagia il mondo. La moda del campeggio chic arriva in Italia. Dimenticate i saccopelisti, qui le tende sono a cinque stelle

Una vacanza di lusso, in mezzo alla natura. La moda del momento, che ha per protagonisti campeggi a cinque stelle, con letti a baldacchino, bagno privato e arredi di design, si chiama Glamping (50% glamour e 50% camping). Nato nelle terre calde di Africa e Australia, il Glamping si è diffuso a macchia d’olio in Europa, persino in posti dal clima rigido come Svizzera e Norvegia. Anche in Italia c’è sempre più voglia di vacanze green, ma per ora i campeggi di lusso si contano sulle dita di una mano. «Si tratta di strutture concepite con un’ottica ecosostenibile a basso impatto ambientale» esordisce Pasquale Motta, presidente di Assocamping-Confesercenti (www.assocampingweb.it). Ecolodge sullo stile delle tende safari del deserto, yurte mongole, tepee indiani ma anche casette di legno sugli alberi o zingaro-roulotte retrò, cupole per la montagna e bolle trasparenti (www.bubbletree.fr). «In molti casi gli arredi sono realizzati con materiali riciclati, l’illuminazione è data dai pannelli solari e vengono somministrati alimenti biologici a km zero» continua Motta. L’atmosfera è rigorosamente raccolta: quasi mai i Glamping vanno oltre una decina di alloggi, da due a cinque-sei posti cadauno, eccezion fatta per alcuni megacomplessi come l’Alborea Eco Lodge Suites in Puglia, che ha più di 100 resort (www.alborea.it).

Italia, Paese ideale

«L’Italia è il Paese ideale per il Glamping, dato l’immenso patrimonio naturalistico che offre. Anch’io ne sto costruendo uno vicino al lago di Garda» conferma Paolo Buffoli, direttore operativo di Selectcamp, tour operator olandese che sta contribuendo a far conoscere l’ecocampeggio nel nostro Paese (tel. 0365 524840, www.selectcamp.it). L’essenziale è che siano in luoghi facilmente raggiungibili, anche per i turisti provenienti dal Nord Europa che viaggiano in aereo o in treno». La maggior parte delle strutture sono aperte da aprile a ottobre, ma chi si trova in prossimità di una città d’arte o di cultura, dove c’è movimento anche fuori stagione, resta aperto tutto l’anno. Di solito viene offerto solo il pernottamento e la colazione, ma gli alloggi sono dotati di una piccola cucina attrezzata. Come in tutte le vacanze a cinque stelle, bisogna offrire ai turisti un’ampia gamma di proposte per il tempo libero tra escursioni a cavallo, mountain bike, bird-watching, Spa, corsi yoga, degustazioni di prodotti locali ecc., mentre per i più piccoli si può allestire un parco-avventura e organizzare corsi di pittura o di cucina. «Grazie ai comfort e ai numerosi servizi, la clientela di un Glamping è molto più ampia dei classici campeggi per famiglie con bambini» dichiara Buffoli. Oltre a un sito Internet, sono necessarie inserzioni sui portali a tema come www.goglamping.net e www.camping.it e la partecipazione a forum e siti di recensioni di viaggi come www.zoover.it, utili soprattutto per far conoscere la novità.

Le cifre che girano: investimenti e costi

I soldi da investire nella costruzione di un Glamping dipendono da che tipo di alloggi si prevedono e quanti. Sul mercato l’offerta è molto varia (un’ampia lista di fornitori si trova nella sezione Risorse di www.goglamping.net): si parte da 10mila-12mila euro dei lodgtent più “leggeri”, come quelli proposti da Select Camp, per arrivare a lodge-safari di 60-70 mq, con struttura in acciaio inox e tenda in puro cotone, a tenuta termica, come quelli realizzati in Sudafrica da www.exclusivetents.fr, che costano oltre 40mila euro. In più c’è l’arredo che, in molti casi, per far stare gli ospiti da nababbi, diventa la principale voce di spesa. Mediamente, comunque, tra arredo e struttura, l’investimento è tra 15mila e 30mila euro per alloggio. Se l’attività è a conduzione familiare, i costi si limitano all’affitto del terreno (possono bastare 100-200 mq a lodge), i consumi di acqua e corrente (in genere non tanto elevati grazie a interventi di risparmio energetico), un po’ di marketing, assicurazioni e la tassa sulla spazzatura.

Ricavi & guadagni

Le tariffe praticate nei Glamping vanno in genere da 50 a 150 euro a notte. Gli stranieri fanno più soggiorni anche di una settimana, mentre gli italiani spesso si limitano al weekend. Il tasso di occupazione finisce quasi sempre per essere tra il 50 e il 70%, con ricavi che nelle strutture più costose possono arrivare a 3.000 euro al mese per tenda. Se la zona richiama gente tutto l’anno, le entrate possono superare 20mila euro a lodge. Tolti i costi di gestione, resta fino al 35-50% di guadagno. Insomma, l’attività è piacevole, ma occhio alla burocrazia. Bisogna rispettare i vincoli ambientali e tutte le norme.

La storia

Venezia, tende da “mille e una notte”

Lei avvocato, lui tatuatore. Dopo tante esperienze di Glamping in giro per il mondo, Emanuela e Federico Padoan, l’anno scorso decidono di dar vita al primo vero e proprio Glamping italiano, il Lodge Resort Canonici di San Marco. Siamo a Mirano, venti minuti da Venezia. Un progetto nato per passione ma che, visto il grande successo, sta rapidamente crescendo: da un lodge di 40 mq costato 15mila euro con cui è nata l’idea, si è già passati a due e l’obiettivo è di arrivare presto a tre-quattro per poter ospitare una ventina di persone.

Che cosa trova un turista al vostro Glamping?

«I nostri lodge sono esclusivi, con pezzi d’arredamento che abbiamo scovato a fiere e mercatini di antiquariato in giro per il mondo (la vasca da bagno in metallo, per esempio, era una toilette per cani da caccia inglesi dell’800). Gli ospiti hanno a disposizione calici di cristallo per degustare il Prosecco veneto, saponi della Provenza francese, tappeti e coperte in ecopelliccia per l’inverno, morbidissimi accappatoi… Gratis inoltre offriamo frigobar, transfer dalla stazione e connessione Wi-Fi, per colazione poi io preparo dolci deliziosi».

Come vanno gli affari?

«Molto bene. Grazie alle tante attrazioni di Venezia e dintorni, facciamo più di sei mesi pieni l’anno a prezzi che, in base alla stagione, vanno da 110 a 130 euro a coppia con 20 euro in più per ogni persona aggiunta».

Un consiglio per chi vuole “copiarvi”?

«Bisogna creare qualcosa di unico, che faccia notizia. Così, grazie all’eco dei giornali e di Internet, la gente arriva da sola!». INFO: www.viacanonici.com

Burocrazia e finanziamenti pubblici

chi ti aiuta

Burocrazia. Il Glamping è considerato a tutti gli effetti un campeggio. L’attività è regolata dalle leggi emanate dalle Regioni per le strutture ricettive all’aperto. Gli adempimenti da svolgere, per cui occorrono non meno di 9-12 mesi di tempo, sono:

› Apertura Partita Iva e, previa acquisizione di una casella di posta elettronica certificata (Pec) e della firma digitale, Iscrizione al Registro delle Imprese turistiche della Camera di commercio (www.registroimprese.it) con conseguente trasmissione automatica a Inps e Inail;

› Domanda di autorizzazione comunale, nel rispetto dei requisiti edilizi e di sicurezza: la maggior parte dei Comuni approvano queste iniziative, che contribuiscono alla valorizzazione del territorio e offrono collaborazione per l’attuazione;

› Valutazione di impatto ambientale e acustico;

› Autorizzazione agli scarichi dei reflui;

› Autorizzazione sanitaria Asl;

› Dichiarazione inizio attività nel settore alimentare e igiene degli alimenti (se si vogliono somministrare prodotti non confezionati);

› Valutazione del rischio (Testo Unico Sicurezza – D.Lgs 81/08);

› Autorizzazione comunale per insegne e cartelli segnaletici;

› Iscrizione, facoltativa, a un’associazione di categoria quale www.assocampingweb.it presso Confesercenti, www.faita.it presso Confcommercio o www.federcampeggio.it

Investimenti. Il Decreto Legislativo n.185 del 2000 ha stanziato ingenti fondi pubblici per agevolare l’avvio di nuove attività (www.invitalia.it). In base all’investimento preventivato, alla forma giuridica dell’impresa e all’età dei soggetti proponenti, ecco le misure:

› Autoimpiego – Titolo II – Lavoro autonomo (ditte individuali con investimenti sotto 25.800 euro).

› Autoimpiego – Titolo II – Microimpresa (società di persone con investimenti inferiori a 129.000 euro).

› Autoimprenditorialità – Titolo I – Imprenditoria giovanile – Servizi (società con maggioranza di giovani sotto i 35 anni).

L’idea in più

Realizzare un Glamping all’interno di un campeggio esistente (ce ne sono oltre 2.500), per sfruttarne il nome e la pubblicità, pagando ai gestori l’affitto delle piazzole. Al Camping Girasole di Norcenni (Fi), nel cuore del Chianti toscano, lo stanno già facendo e con ottimi risultati: quest’anno le prenotazioni delle 14 lodgetent/lodgesuite allestite sono andate oltre il 30% delle previsioni (www.ecvacanze.it).

Monica Gadda, Millionaire 9/2011

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