Marius Mele

Io, il guru del digital detox

Di
Silvia Messa
30 Giugno 2017

Alessio Carciofi ha creato un’impresa “disintossicante”: dà consulenza alle aziende, organizza corsi di formazione e vacanze detox.

Alessio Carciofi , 34 anni, consulente di comunicazione, si è occupato per anni di marketing
per il turismo. Lavorava full time con Web e tecnologia. «Il digitale ha cambiato la nostra vita. Anche la mia. Soffrivo di insonnia, disturbi legati all’intossicazione digitale, dolori,
ansia… Nel 2013 ho fatto un’esperienza drastica: una settimana in un eremo, in Umbria.
Senza cellulare. I primi tre giorni sono andato fuori di testa. Un taglio netto non era la soluzione. Ho fatto ricerche per tre anni. Ho studiato una metodologia per integrare nella giusta misura il digitale nella nostra vita. L’ho chiamata Digital felix».

Alessio ha creato un’impresa “disintossicante”: dà consulenza alle aziende, organizza corsi di formazione, vacanze detox. Il suo nuovo libro: Digital detox. Focus & produttività per il manager nell’era delle distrazioni digitali (Hoepli, 24,90 euro).

Siamo intossicati di tecnologia?

«Sì, anche in Italia. Siamo tra i popoli più connessi al mondo. E tra ai più intossicati digitali. Si arriva a vere patologie. E la digitalizzazione eccessiva finisce per limitare la produttività».

Come funziona il tuo progetto?

«Aiuta le persone a non fare solo business. E implementa la produttività aziendale. L’eccesso di digitalizzazione fa perdere tempo, effi cacia, salute e relazioni. Questo diventa un costo per l’azienda. I manager sono meno lucidi. L’ambiente di lavoro diventa insalubre, manca la motivazione. Le grandi aziende prendono provvedimenti. Richard Branson impone ore di digital detox ai dipendenti».

In che cosa consiste il programma?

«Il Digital Felix si articola in 5 R: rallenta, riduci, ridisegna, riprogramma, ricarica. La persona fa un viaggio simbolico, da “eroe digitale”, una crescita che insegna a rallentare, a prendere atto dei vuoti emotivi che spesso spingono a proiettarsi nella Rete, per essere accettati e riconosciuti. Il Digital felix insegna a programmare le varie attività, mettendo quelle di valore nei momenti di picco energetico. Esempio: no alla lettura di email la mattina, sì alle riunioni organizzate».

Lei ha fatto del digital detox un’impresa?

«Nel 2015 ho pubblicato il primo e-book, Digital detox. Il modo più facile per ritrovare l’equilibrio. Poi mi sono “scollegato” dai miei impegni di lavoro, dedicandomi alla scrittura del  metodo. Oggi una mia giornata di consulenza costa da 1.500 euro, la formazione a un
uso consapevole del Web in azienda può costare migliaia di euro. Propongo anche viaggi incentive, retreat, a partire dai weekend (da 1.000 euro) fino a viaggi più lunghi (www.viaggidellelefante.it/digital-detox), Felix camp, weekend per famiglie di educazione
al Web e di riscoperta di creatività, manualità, vita all’aria aperta (600-700 euro a persona)».

INFO: www.digitaldetox.it

Tratto dall’articolo di Silvia Messa “Imperativo Detox! Che business” pubblicato su Millionaire di aprile.

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