Idee di business: come aprire una toasteria

Di
Redazione Millionaire
23 Giugno 2014

Business nuovo che promette bene. Le toasterie sono locali semplici, ma accoglienti. Dove con pochi euro si mangia un toast speciale, preparato con sfiziose varianti. Si comincia con un bancone, piastre, affettatrici e vetrine refrigerate. Qualche tavolo… E poi puoi progettare una catena.

Come è successo a Vincenzo Somma, 34 anni: un investimento andato male alle spalle, ha avviato tre anni fa la sua toasteria:

Ho puntato sugli ingredienti, sulla varietà del menu (40 toast, con nuove proposte suggerite dai clienti, zuppe prodotte da piccole aziende agricole, insalate insolite e dolci. E sul prezzo abbordabile (4,50 – 5 euro a toast)».

Oggi gestisce un locale di 50mq, Toasteria Mi Casa, insieme a un socio (era uno dei suo primi clienti). E offre lavoro a quattro persone. Progetta una catena:

Abbiamo già avuto contatti per aperture in altre città» conclude.

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Ecco con il suo aiuto 5 consigli per aprire una toasteria di successo.

1. Cosa offrire?

Bisogna creare un menu con una vasta scelta di toast, che può aumentare nel tempo. Indicare gli ingredienti, sottolineando che sono bio, vegetariani e vegani o consentire al cliente di chiedere varianti. Meglio offrire anche insalate, panini, dolci, caffetterie e bevande. Il prezzo base di un toast può oscillare tra i 4 e i 5 euro.

2. Come deve essere il locale?

Può anche essere piccolo (70-80mq), con bancone a vista, spazio tavoli snello, per un rapido e facile servizio. Importante la caratterizzazione, i colori, l’atmosfera accoglienti, come prodotti e merchandising vintage.

3. Investimento

Le cifre dipendono dalle dimensioni del locale. Per 70mq si parte da almeno 100mila euro.

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4. Quanto può rendere una toasteria?

Il locale lavora tutto il giorno. Il margine su un toast è di circa il 30%. Per esempio, su 40 sedute, due giri di servizio a pranzo e a cena, circa 1.400 euro al giorno. Senza tenere conto del take away.

5. Burocrazia

Bisogna rivolgersi al Comune per la richiesta di apertura di un bar (si servono anche birre) e per le esposizioni di loghi e insegne. L’impresa va registrata alla Camera di commercio. Il tutto costa almeno 3mila euro. Il gestore deve avere almeno un diploma di un corso professionale, o esperienza pregressa nel settore di almeno due anni, corso Hccp.

Vuoi saperne di più? Leggi l’articolo di Silvia Messa pubblicato su Millionaire di maggio 2014.

Redazione

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