Lui e lei lavorano insieme. Eppure il loro approccio ai compiti e il loro modo di interagire spesso non concorda. Ecco perché
Quanti di noi hanno pensato, vedendo una collega piangere improvvisamente, di avere a che fare con una pazza irrazionale? E quante donne, pur cercando di fare del proprio meglio, non riescono a condividere lo stile di un capo? Niente paura! Ogni individuo e ogni situazione vanno valutati a sé, ma è vero e assodato che alcuni problemi in ufficio nascono dalla diversità del cervello di uomo e donna. Una diversità che va conosciuta, oggi più che mai. Aumenta la componente femminile nelle aziende, negli studi professionali, nelle banche, nelle scuole. Le donne sono quelle su cui la crisi si abbatte più violentemente. Eppure sono una risorsa preziosa. Hanno una marcia in più. E sono gli uomini stessi che lo ammettono, in fase di selezione e nella vita di ogni giorno. Purché tutti, a cominciare da loro stesse e da quelli con cui lavorano, capiscano che uomini e donne analizzano la realtà e agiscono diversamente.
Per le donne si aprono opportunità crescenti, se comprendono alcuni meccanismi strettamente legati alla psicologia e ai comportamenti degli uomini. Il mondo del lavoro, soprattutto a un certo livello, fino a pochi anni fa era prevalentemente maschile. E ancora oggi vigono certe regole che bisogna conoscere, per evitare errori. Insomma, il “codice maschio” va imparato alla perfezione. Perché gli uomini hanno delle aspettative inconsce sulle donne che lavorano con loro. E se una donna non si adegua, rischia di danneggiarsi da sola.
Shaunti Feldhahn, giornalista, esperta nei rapporti tra i due sessi, scrive libri che vendono milioni di copie. A gennaio uscirà in Italia Perché gli uomini fanno sesso con il lavoro e le donne se ne innamorano (Sperling & Kupfer, 18 euro), un libro che è frutto di una ricerca durata anni, di innumerevoli interviste e di una ponderosa bibliografia su argomenti scientifici (neurologia, fisiologia del cervello, studi comportamentali e sociologici).
Millionaire ne rivela alcuni segreti.
Come lavorare bene con un uomo
SI: Siamo diversi, lo so
Avere a che fare con un uomo è per una donna come trattare con una persona di cultura e lingua diverse. Sii flessibile e desiderosa di imparare. Non cercare di assomigliare ai colleghi maschi, ma impegnati perché tu sia percepita come compatibile con loro.
NO: Don’t cry, baby
Non piangere o mostrare reazioni esagerate. “Ridi e il mondo ride con te. Piangi e gli uomini non sanno cosa fare” (Leslie Murray). Il cervello maschile è meno strutturato per affrontare le emozioni. Lo snervano. Tra gli uomini è diffuso l’assioma: è preda delle emozioni, quindi non sta ragionando. Anche quando sai in crisi, dà una risposta razionale, che possa apportare benefici alla situazione, invece di scegliere un modo emotivo che non produrrebbe alcun beneficio.
Tutto sotto controllo
Nella tua mente il lavoro, la famiglia, le attività personali sono tutte parte della vita e hanno pari importanza. Per un uomo, mondo del lavoro e mondo personale sono distinti e separati. E quello del lavoro ha un suo codice non scritto. Devi conoscerlo.
Dura lex
Le leggi principali del codice maschio sono:
› Non mettere mai le cose su un piano personale.
› Sei identificata con il tuo ruolo, quindi sostienine le responsabilità, anche quando non le ami.
› Subordina le tue idee a quelle imposte dalla tua posizione e dal capo.
Pace subito
Non prolungare i conflitti: sono legati a un dato compito e non si devono tramutare in rancore. Proponi una facciata calma anche quando sei turbata. Gli uomini tendono a ignorare le questioni interpersonali. E non mancare di rispetto, con atteggiamenti di arroganza o giudizi più o meno espliciti. Accentuano l’insicurezza interiore contro cui l’uomo lotta e che non vuole sia mai percepita o sottolineata.
Pericolo!
Stai attenta ai segnali di pericolo da parte degli uomini, che sono:
› Marcato distacco.
› Non chiedere la tua opinione.
› Farti sentire sminuita.
È il momento di puntare sulla tua competenza, sul tuo talento, sulla tua efficienza. Un uomo rispetta chi procede tra gli ostacoli. E chi fa una scelta ponderata tra privilegiare la famiglia o il percorso lavorativo, con decisioni rapide, richieste razionali e azioni conseguenti.
Come lavorare bene con una donna
Tieni conto del sesto senso
Le donne sono più abili con le percezioni sulle persone, nella decodifica dei messaggi non verbali. Agiscono istantaneamente e non è detto che si tratti di emotività. Tienine conto.
Non imbestialirti se non va al “dunque”
Lei racconta tutta la storia e arriva al punto per gradi. È una diversità neurologica. Gli uomini, invece, non amano sentire tutti i passaggi di un processo logico. Vogliono le conclusioni. E ancora: le donne hanno bisogno di elaborare un argomento parlandone. Gli uomini ci riflettono a fondo, non ne parlano.
Accetta quello che dice
Ammetti la tua difficoltà ad affrontare certe questioni con la collega. Non ti devi irritare, non la devi “perdonare” o “adattarti”. Devi capire le differenze. Quando ti parla di un problema, non sempre vuole lamentarsi, cosa che ti fa infuriare. Tu tendi a non chiedere aiuto e a non dare spiegazioni. Magari lei sta cercando una soluzione migliorativa per le sue e le tue difficoltà. E se fa domande e analizza quello che fai, non ti sta mancando di rispetto o mettendo in luce una tua inadeguatezza. Il tuo ego maschile fa fatica ad accettare cose che una donna direbbe senza conseguenze, tranquillamente, a un’altra donna.
Non giudicare i suoi orari
Ti senti solo e con un peso sulle spalle. Tieni i collaboratori sempre sotto osservazione e verifichi che il lavoro sia condiviso da tutti. Sospetti che se non vedi la donna in un’attività frenetica non abbia dato la giusta priorità al problema o non si sia messa in azione. Non giudicare una collega che esce prima, per occuparsi dei figli, come una che si sottrae al lavoro di squadra. Le donne sono molto efficienti, anche se escono prima dall’ufficio.
La sai l’ultima?
Non pensare che il dialogo in ufficio sia solo perdita di tempo o pettegolezzo. Per le donne le relazioni coi colleghi e le conversazioni personali prima di dedicarsi al lavoro servono a mantenere la motivazione. Impara a chiacchierare con lei, condividendo le notizie.
SI: Se lei ti interrompe…
Il cervello maschile divide in compartimenti separati emozioni e pensieri. Il che significa che apre un pensiero o si dedica a un’attività per volta. Può raggiungere così stati di iperconcentrazione, che producono sensazioni di benessere. Per la donna è invece naturale occuparsi di piu cose contemporaneamente (multitasking): non pensare che le sue interruzioni siano un modo per disorientarti o disturbarti. E non risponderle male quando ti interrompe.
NO: Non è tutto una sfida
La tua convinzione segreta è: se abbasso la guardia il mondo si fermerà. Qualsiasi interruzione sul lavoro, mi allontana dal mio obiettivo. Rischio il licenziamento e non potrò badare alla mia famiglia. Devo spingere al massimo la mia capacità di arrivare allo scopo, essere sempre vigile, tenere duro, competere con me stesso e nella squadra di lavoro. Tutto è una sfida. La donna non la vive in modo così esasperato, anche se vive il suo lavoro con grande passione.
Consiglio unisex:
siate competenti e sicuri di voi stessi, dedicatevi con passione al vostro lavoro, concentratevi sulle vostre ambizioni, senza lasciarvi ostacolare dalle opinioni degli altri.
Silvia Messa, Millionaire 10/2010