Daniele Rinaldi bicicletta
Daniele Rinaldi

Il sarto che fa cargo bike su misura

Di
Silvia Messa
15 Luglio 2019

Daniele Rinaldi ha solo 28 anni, ma nel 2013 nel centro storico di Tirano, in Valtellina, ha aperto “L’artigiano della Bicicletta”, un negozio dove confeziona bici su misura.

Come ti è venuta l’idea della cargo bike?

«È una sfida, nata 4 anni fa, dopo i primi telai artigianali per mountain bike. M’intriga anticipare le mode. E creare un mezzo alternativo per una mobilità sostenibile».

Difficile realizzarla?

«Sono partito da schizzi su un foglio, per passare alla modellazione 3D. In questa fase si studiano i dettagli che danno forma al telaio, esaltandone estetica e funzionalità. Ci sono voluti mesi di sviluppo per il sistema di sterzo anteriore. La parte più complessa e lunga è la costruzione vera e propria della bicicletta, che passa dalla costruzione della dima, tornitura e fresatura dei componenti, piegatura dei tubi, assemblaggio del telaio, saldatura e controllo finale di allineamento. Mi sono concentrato sullo sviluppo della cargo bike, tralasciando la costruzione di telai. Preferisco modificare quelli esistenti in e-bike, lavoro più veloce, che dà ottimi risultati: peso minore e guida reattiva (rispetto alle e-bike in commercio). Ho avuto molte richieste di trasformazioni in questi anni».

Come ti sei fatto conoscere?

«Pubblicizzo sul Web la cargo bike Vale, con la pagina Facebook e sito Internet. La promozione passe per vari eventi in Italia e dalla partecipazione alla fiera Eurobike, in Germania».

Sta andando bene?

«Ho realizzato 6 bici, pronte per essere testate dai vari commercianti, privati, aziende. Poi il primo stock di 20 bici per la vendita. Quella normale costa 3.700 euro, l’ebike 5.500. Entro fine anno vorrei industrializzare il prodotto per averlo in pronta consegna e in noleggio operativo. Lancerò un crowdfunding».

Ma come hai avviato la tua attività?

«Appena finita la scuola (diplomato come perito meccanico) ho lavorato un anno in un negozio di bici e a 22 anni ho aperto. Con l’aiuto di un amico mi sono avvicinato alla meccanica di precisione e alla costruzione dei telai (aveva un’officina attrezzata a Morbegno). Con lui, Simone Pontiggia, mi sono impegnato nella costruzione dei primi telai e dello sviluppo del prototipo di cargo bike».

Investimenti?

«In denaro, ridotti il più possibile, 100mila-150mila euro in questi anni. La parte fondamentale del lavoro sono competenza e know-how. Il vero valore della ditta Rinaldi telai è la continua ricerca e innovazione dietro al prodotto. L’anno scorso ho ricevuto un premio da un bando provinciale per le startup, chiamato Sbrighes! per un valore di 5mila euro».

INFO: https://rinalditelai.it

Tratto dall’articolo “Idee di business da mettere in sella” pubblicato su Millionaire di maggio 2019. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it

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