Il 5 luglio, dopo una lunga attesa, è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi.
La maggioranza dell’azienda Fininvest è stata assegnata a Pier Silvio e Marina Berlusconi, come riportato dall’Ansa, che ha avuto accesso esclusivo al testamento dell’imprenditore e politico deceduto il 12 giugno. I figli nati dal primo matrimonio di Berlusconi con Carla Elvira Lucia Dall’Oglio hanno ricevuto una quota del 53% dell’azienda, con quote paritarie. La Fininvest ha dichiarato che nessun individuo avrà più il controllo solitario indiretto sulla Fininvest SpA, come precedentemente detenuto dal padre stesso.
Il testamento ha rivelato che Berlusconi ha lasciato 100 milioni alla sua compagna Marta Fascina e 30 milioni a Marcello Dell’Utri, co-fondatore di Forza Italia, “per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me”. Inoltre, 100 milioni sono stati destinati al fratello Paolo. Il testamento, datato 19 gennaio 2022, era contenuto in una busta non sigillata. Berlusconi lo scrisse mentre si dirigeva al San Raffaele da Arcore e rivolgendosi ai suoi figli.
Berlusconi ha confermato le volontà espresse nel 2006, lasciando la maggior parte del suo patrimonio disponibile in parti uguali ai suoi cinque figli: Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi.
Il patrimonio di Silvio Berlusconi ammontava a 6,9 miliardi di dollari, posizionandolo come il terzo italiano più ricco dopo Giovanni Ferrero e Giorgio Armani. Gran parte del suo patrimonio è legato a Fininvest, che detiene il 41,5% delle azioni di Mfe – MediaForEurope, il 53,3% di Mondadori, il 30,1% di Banca Mediolanum e il Monza, acquisito nel 2018.
Inoltre, Berlusconi possedeva un vasto patrimonio immobiliare, composto da circa una ventina di ville. Tra le più note vi sono Villa San Martino ad Arcore, che è stata la sua residenza e quartier generale di Forza Italia, e Villa Certosa, la proprietà di Porto Rotondo con 126 stanze