Kickstarter arriva in Italia. Come creare una campagna di successo

Di
Redazione Millionaire
16 Giugno 2015

Finalmente anche i residenti in Italia potranno utilizzare Kickstarter, la celebre piattaforma americana di raccolta fondi sul Web. Da oggi tutti gli innovatori, artisti, creativi e musicisti d’Italia potranno entrare a far parte della community e raccogliere fondi per un loro progetto, un’idea.

A dire il vero gli inventori italiani hanno già dato un grande contributo sulla piattaforma fondata da Yancey Strickler (in foto), Perry Chan e Charles Adler a New York: 3 milioni di dollari raccolti con il sostegno del nostro Paese.

La novità è che oggi potrà partecipare anche chi è residente in Italia, prima era necessario intestare il proprio progetto a un residente in uno dei Paesi ammessi dalla piattaforma.  E inserirsi in una community che in sei anni ha raggiunto numeri impressionanti: 1,6 miliardi di dollari di finanziamento, 8,8 milioni di donatori da tutto il mondo, 86mila progetti sbocciati (tra oggetti, dispositivi, progetti artistici, giochi, iniziative giornalistiche, dischi, abiti, fumetti, prodotti di design…).

Ma come realizzare una campagna di successo? Ci aiutano due esperti, Anna Ruggiero, napoletana, 41, esperta di crowdfunding: Imparato tiene corsi in tutta Italia, per spiegare le evoluzioni del fenomeno e aiutare nella realizzazione di campagne . E Paolo Bacchi, 31enne, video maker di Fabriano.

1. Analizza campagne di successo. « Cerca campagne riuscite nel settore in cui vuoi progettare. Inizia dal confronto e dallo studio» spiega Anna Ruggiero.

2. Misura quanto sei social. «Il crowdfunding è relazione. Se sei poco socievole offline come online, difficile che otterrai successo. Quanti seguaci hai sui social? Quanto è grande la comunità che potrebbe aiutarti nel finanziamento e nel divulgare la notizia? Se scopri di non essere social, lavora prima su te stesso. Cambia. Impara a chiedere. Costruisci e aumenta la tua comunità, partendo da amici e familiari» sottolinea Ruggiero.

3. Crea un video. «Non basta raccontare una storia, ma bisogna che lo spettatore si senta parte di un progetto più grande. Insomma, non sta solo comprando un prodotto di moda, ma sta entrando in qualcosa di più ambizioso. E cioè la costruzione di un’azienda che parte da zero. La costruzione di un sogno che un singolo condivide con una comunità. Per rendere questo possibile, bisogna spiegare bene perché si realizza il progetto e il motivo per cui il contributo dello spettatore è determinante. Ricorda: non è marketing. Nessun donatore intende diventare un’azionista della società» spiega Paolo Bacchi.

«Poi Attento al timing. «Decisivi i primi 15 secondi: è lì che ti giochi tutto. Se sei bravo riesci a cattura l’attenzione dello spettatore e a far leva sulla sua emotività. Sulla durata, mai superare i tre minuti. Sul quarto minuto lo spettatore inizia a guardare l’orologio e la carica del video si allenta. E alla musica. deve essere cinematica, a grande impatto emotivo. Con la musica bisogna andare sul sicuro. Da lei dipende il 50% del risultato del video. Ci sono siti per lasciarsi ispirare e fare buone scelte. Per esempio: https://www.musicbed.com/, un sito che consente di trovare musica sulla base del mood (stato d’animo) necessario alla storia che si racconta prosegue Bacchi.

4. Scrivi un testo (breve con link di approfondimento)«Se hai tanto da dire,non inserire tutto nel testo della campagna. Presenta in breve l’idea progettuale, formula la richiesta e poi rimanda a dei link nel caso di approfondimenti» consiglia Ruggiero.

5. Forma un team. «Da solo fai poca strada. Creare un team potrà allargare la tua comunità, anche loro avranno amici, parenti e conoscenti, e il potenziale bacino di finanziatori crescerà. Un team serve anche per convincere gli investitori che il progetto è serio, gestito da persone competenti nei vari rami (sviluppatori, esperti di comunicazione e finanza) spiega Ruggiero.

6. Progetta un piano di comunicazione integrato. «Non basta Facebook. Il tuo piano deve prevedere azioni offline e online. Inizia a stampare locandine, distribuiscile al bar vicino casa, al portiere del palazzo, a tutti i titolari di attività che conosci nella zona in cui vive. Online, crea un blog dove spieghi le evoluzioni del progetto, contatta i blogger del settore e chiedigli di scrivere una recensione. Sono loro, prima della stampa che sono visti dalle comunità come punti di riferimento. Averli dalla tua parte, fa la differenza» dichiara Ruggiero

7. Fai una richiesta coerente con i tuoi obiettivi. «Non chiedere troppi soldi, né troppo pochi, ma il giusto. Meglio se giustifichi le tue spese. La media di una campagna è di 45 giorni. Di solito non si va mai oltre i 60» conclude Ruggiero.

8. Raggiungi blogger e stampa e divulga la tua idea.

INFO: https://www.kickstarter.com/

Redazione

 

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