Ogni anno più di 370mila persone muoiono per annegamento. È partito da questo dato, Tom Agapiades, californiano con origini greche, quando ha inventato Kingii, il dispositivo di galleggiamento più piccolo al mondo.
Come funziona? Kingii è un bracciale (dal peso di 138 grammi) che contiene al suo interno un pallone gonfiabile. In caso di difficoltà in acqua basta tirare una leva per attivare la cartuccia di CO2 che riempie il pallone, consentendo il galleggiamento. Le cartucce possono essere cambiate, in modo da riutilizzare il dispositivo più volte. È dotato anche di un fischietto per chiedere aiuto.
Un’idea nata da un dramma. Un passato da Ceo e business developer per aziende nel campo energetico, ha realizzato Kingii in seguito a un tragico evento: «Ho perso un caro amico in un incidente: è morto annegato in un lago. Ho sviluppato Kingii per promuovere l’importanza della sicurezza in acqua e mettere fine a tragedie come questa una volta per tutte» racconta Tom a Wired UK.
Un dispositivo per tutti. Indossabile da bambini come da adulti, Kingii è sicuro come un giubbotto di salvataggio gonfiabile, ma decisamente meno ingombrante per chi lo indossa: «Chi fa surf, vela, pesca, nuoto, può indossarlo. Il vantaggio è che ha una libertà di movimento che un giubbotto classico non garantirebbe».
Una campagna di crowdfunding da record. Partito con l’idea nella primavera dello scorso anno, e con i test ad agosto, Tom e il suo team (formato da 9 persone) hanno lanciato una campagna su Indiegogo con una richiesta di 65mila dollari. A 10 giorni dalla conclusione della raccolta, hanno battuto ogni record, ottenendo più di 500mila dollari (460mila euro circa). La produzione partirà in agosto. Oggi è possibile acquistare il dispositivo (più due cartucce) a una cifra di 69 dollari (63 euro): «Apriremo uno store online per vendere il dispositivo e le cartucce. I supporter di Indiegogo riceveranno sconti e offerte speciali».
INFO: http://bit.ly/1Nq4lE8
Giancarlo Donadio