Non è uno scherzo uscito dalla genialità di Family Guy (noti in Italia come I Griffin, nell’immagine Stewie Griffin al centro di un sexy party), ma una notizia ripresa dal Financial Times.
Killing Kittens: una società supportata dal governo britannico mira a Venezia, e non solo, per l’espansione globale
Il controverso business di Killing Kittens (KK), società britannica specializzata nell’organizzazione di eventi a tema sessuale, è pronto ad espandersi a livello globale, con piani ambiziosi che includono l’Italia. Fondato nel 2005 da Emma Sayle, il gruppo è noto per le sue “feste esclusive” e “sex-positive”, dedicate a promuovere un ambiente sicuro e consensuale per l’esplorazione della sessualità. Un tempo si chiamavano orge, ma probabilmente serviva un termine più ‘innovativo’ per rientrare nelle grazie dei finanziatori, stato inglese incluso. E ora, con il supporto parziale del governo britannico, KK punta ad approdare a Venezia, tra le altre destinazioni.
Sesso e finanziamenti: il ruolo del governo britannico
Killing Kittens è diventato una realtà parzialmente sostenuta dallo stato britannico tramite il Future Fund, un’iniziativa volta a supportare startup tecnologiche e innovative che vide la sua nascita durante la pandemia. Con una quota dell’1,5% nelle mani del governo, il progetto ha attirato attenzioni e critiche per l’insolita associazione tra fondi pubblici e un business focalizzato sul mercato adulto, non propriamente recente e innovativo. Nonostante le controversie, la fondatrice Emma Sayle ha dichiarato che Killing Kittens è “unico nel suo genere” e pronto a consolidarsi come leader in un mercato frammentato.
L’Italia tra le nuove frontiere del mercato “Adulto”
Dopo il successo in città come Londra e New York, Killing Kittens punta a espandersi in destinazioni europee e globali, tra cui Los Angeles, Lisbona, Parigi e Venezia. L’Italia, con la sua cultura del lusso e il suo richiamo turistico, rappresenta una destinazione ideale per eventi esclusivi e di alto profilo. Venezia, in particolare, è stata identificata come una location chiave per attrarre una clientela internazionale.
Oltre alle feste, l’azienda prevede l’introduzione di crociere tematiche (con la prima già programmata per il 2026) e la ricerca di una sede permanente a Londra, per ridurre i costi e generare nuovi ricavi. Nel frattempo, Killing Kittens ha lanciato iniziative come un’app di incontri chiamata Wax, che conta già centinaia di migliaia di utenti.
Mercato in crescita
Con oltre 250.000 membri attivi e più di 12.000 partecipanti annuali agli eventi, il gruppo punta a diversificare ulteriormente i suoi servizi. Il segmento di mercato definito “sexscape” viene stimato a circa 345 milioni di dollari, offrendo grandi opportunità di crescita. Killing Kittens sta anche esplorando un’espansione nel mercato LGBTQ+ con il lancio del marchio KK Homme, dedicato a uomini gay e bisessuali.
Crowdfunding e ambizioni future
Per finanziare questa espansione globale, l’azienda sta cercando di raccogliere nuovi fondi tramite la piattaforma di crowdfunding Seedrs, con una valutazione stimata di 10,5 milioni di sterline. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un “ecosistema aperto e innovativo” per la vita adulta, che unifichi un mercato ancora frammentato. Inoltre, Killing Kittens sta valutando opzioni di finanziamento attraverso il debito e possibili acquisizioni da parte di aziende più grandi.
Una questione controversa
L’impiego di fondi pubblici per sostenere un’iniziativa di questo tipo ha sollevato, come dicevamo, non poche polemiche.
Il Future Fund, un’iniziativa lanciata dal governo britannico durante la pandemia di COVID-19, aveva lo scopo di sostenere startup innovative e aziende tecnologiche in difficoltà. Questo programma ha utilizzato prestiti convertibili in azioni per stabilizzare imprese promettenti ma ad alto rischio.
Il Fondo ha finanziato 1.192 aziende, molte delle quali sono riuscite a crescere o a sopravvivere grazie ai prestiti ricevuti. Tuttavia, il programma ha registrato 286 fallimenti aziendali (circa il 24%), che hanno causato una perdita stimata di 241 milioni di sterline per il governo britannico.
Sono state anche realizzate 74 exit di successo, generando circa 76 milioni di sterline in entrate per il governo. Questo dimostra che alcune startup hanno avuto un notevole ritorno di valore dopo l’investimento iniziale.
Il Future Fund ha sostenuto aziende in settori diversi, ma l’inclusione di imprese come Killing Kittens (che organizza eventi con ben poco di innovativo o tech) ha sollevato polemiche già in passato. Non a caso alcuni hanno criticato la mancanza di trasparenza nella selezione dei beneficiari, visto che tra gli investitori ci sarebbero alcuni nomi ‘illustri’. È noto infatti che la fondatrice vanta tra i suoi amici (non necessariamente clienti) anche Kate Middleton (la futura regina) e un folto gruppo della Londra che conta.
C’era bisogno che una società di eventi a sfondo sessuale sbarcasse in Italia?
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