«Mio nonno era un contadino tradizionale. Io sono ingegnere elettronico. Ho avviato un’impresa agricola innovativa, basata sul vertical farming e l’idroponica» racconta Giorgia Pontetti, 40 anni. Con suo padre, la sorella e due dipendenti ha creato Ferrari Farm, in provincia di Rieti: un agriturismo a 5 stelle, frutteto e orto biologici e tre serre completamente automatizzate, di cui due al sole e una in verticale, illuminata da lampade a led. «Le serre sono come sale operatorie. L’aria all’interno non è contaminata da inquinanti e da agenti patogeni, non servono trattamenti fitosanitari. Le condizioni permettono raccolti multipli e uno sviluppo straordinario dei vegetali. Produciamo pomodori tutto l’anno, il basilico per nove mesi, con piante alte 2,5 m e foglie larghe come una mano».
Le serre chiavi in mano… in verticale
Gli affari vanno bene, dopo tre anni e mezzo di esercizio. «Realizziamo serre chiavi in mano. I costi variano a seconda della superficie, collocazione e di ciò che si vuole produrre. La redditività è elevata con le insalate di IV gamma (20 euro al kg, al pubblico), piccoli frutti, zafferano… In un locale indoor climatizzato di 100 mq e alto almeno 2,80 m, possiamo alloggiare 216 mq di coltivazione verticale a 4 livelli, per esempio insalate, con una produzione di 10.600 piante al mese, più di 127.000 piante all’anno».
E i guadagni?
«La redditività minima stimata per anno è di 318.000 euro. L’investimento richiesto per allestimento, irrigazione e remotizzazione è circa 250.000 euro. Con un ammortamento in 5 anni per un valore di 50mila euro all’anno, un costo per l’energia di 20mila euro e per la manodopera di 30mila euro all’anno, si ottiene un utile lordo di circa 200mila euro. L’investimento si ripagherebbe in circa un anno e mezzo».
Ferrari Farm venderà a breve elettrodomestici per vertical farm domestiche. Prezzo iniziale,1.200 euro.
INFO: www.ferrarifarm.com
Tratto dall’articolo “Vertical Farm: così coltivo un campo in verticale” pubblicato su Millionaire di marzo 2018. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it
Bella storia,ma il gusto è dimezzato. La terra è sempre la terra!
sbaliatoo
anche nella terra ciò che le radici raccolgono è solo acqua con sali nutrienti dissolti. In idroponica si possono ottenere ortaggi più saporiti rinunciando ad un po’ di quantità. cosa che nella terra è affidato al caso.
Sarei interessato a un investimento di questo tipo. Tuttavia, qui si parla di utili davvero alti (200.000€/anno a fronte di un investimento di soli 318.000€ più i costi operativi), il che mi rende un po’ scettico… almeno finchè non vedo con i mie occhi una analisi suffientemente documentata.
Anche io mi trovo scettico. 20€ al
Kg per insalate di IV gamma probabilmente è il prezzo finale che paga il cliente in supermercato, tuttavia mi sembra esagerato. Lavoro in una azienda agricola con serre estese su 8 ha e l’ Insalatina novella ( medesima delle insalate in busta ) NON LAVATA viene venduta ai supermercati al prezzo di 3.20€/kg. I quali poi si occupano di distribuirla a prezzo maggiorato. Infine, un conto è la redditività della serra stimata, un conto quella effettiva . Si riescono a trovare clienti e vendere tutto il potenziale prodotto ? E l’eventuale impianto per il lavaggio ?
Articolo davvero interressante. Con mio cugino abbiamo realizzato una serra automatica di medie dimensioni per la produzione di insalate e pomodori grazie alla quale oggi siamo quasi sostanzialmente autonomi per quanto riguarda l’approvvigionamento di questi due cibi (siamo due famiglie da 7 persone totali). Creare una serra di questo tipo non è stata affatto una passeggiata, tuttavia con impegno, dedizione e le giuste informazioni si possono ottenere ottimi risultati. Noi ci siamo rivolti a vari rivenditori e consulenti prima di iniziare, non è stato facile ma alla fine abbiamo trovato le persone giuste che ci hanno consigliato correttamente cosa fare e cosa comprare. Idroponica.it ci ha dato le giuste indicazioni e siamo riusciti a creare da soli una serra completamente meccanizzata e automatica. E’ un progetto impegnativo ma allo stesso tempo sottovalutato, che da grandi soddisfazioni.
Articolo davvero interressante. Con mio cugino abbiamo realizzato una serra automatica di medie dimensioni per la produzione di insalate e pomodori grazie alla quale oggi siamo quasi sostanzialmente autonomi per quanto riguarda l’approvvigionamento di questi due cibi (siamo due famiglie da 7 persone totali). Creare una serra di questo tipo non è una passeggiata, tuttavia con impegno, dedizione e le giuste informazioni si possono ottenere ottimi risultati. Noi ci siamo rivolti a vari rivenditori e consulenti prima di iniziare, non è stato facile ma alla fine abbiamo trovato le persone giuste che ci hanno consigliato correttamente cosa fare e cosa comprare. Idroponica.it ci ha dato le giuste indicazioni e siamo riusciti a creare da soli una serra completamente meccanizzata e automatica. E’ un progetto impegnativo ma allo stesso tempo sottovalutato.
È un articolo più che interessante!!! Ma si riesce davvero a trovare persone serie che danno le giuste indicazioni? Mi piacerebbe proprio sapere come poter avviare una serra (una serretta) idroponica o aeroponica ad uso familiare e quanto tempo ci vorrà, e soprattutto quanto verrebbe a costare…
Ma a chi rivolgersi ?
Cerco informazioni da molto tempo in merito,ho un capannone di 758 mq, in provincia di Latina posso contattarvi?