Come nasce una grande idea? Dietro l’origine di molte aziende non ci sono riunioni a tavolino, brainstorming. Ma spesso eventi casuali. Come quelli che hanno fatto nascere Instagram, Twitter e Ebay.
1. Uno studio all’estero fa nascere Instagram
Kevin Systrom è in Italia, a Firenze, per seguire un corso di fotografia organizzato dall’Università di Stanford. Per l’occasione compra una macchina fotografica molto costosa, ma l’insegnante gliela fa sostituire con una più economica, una Holga, che scatta foto con sfocature ed effetti vintage: «Quella macchina mi ha insegnato la bellezza della fotografia vintage, ma anche la bellezza dell’imperfezione» racconta Kevin in un’intervista a Forbes. Pochi anni dopo la laurea, lui e il suo collega, Mike Krieger, stanno lavorando a un’App per la condivisione di foto. La ragazza di Kevin gli fa notare che lei non avrebbe usato mai l’App perché le foto che scattava non erano di grande qualità, in confronto a quelle di un amico. È allora che Kevin pensa alla vecchia Holga, ai filtri e crea il primo filtro (X-Pro II) e lancia l’App che in pochi mesi tocca 1 milione di utenti.
2. La solitudine e un programma televisivo danno vita a Twitter
Solo da bambino, senza molti amici, Jack Dorsey passa le giornate davanti a un programma televisivo della CBS che dà informazioni su blitz e retate della polizia: «Parlavano sempre di cose che stavano avvenendo in quel preciso istante. All’epoca usavamo molto gli sms per comunicare tra amici, ma mi resi conto che mancava uno strumento per raccontare agli amici cosa stessi facendo in quel preciso istante» racconta Dorsey che realizza Twitter ripensando a quel programma e alla solitudine da bambino.
3. Una conferenza e la ricerca di un posto per dormire le origini di Airbnb
È il 2007, a San Francisco, quando Joe Gebbia e Brian Chesky cercano l’idea della vita e soldi per tirare avanti. I due vengono a sapere che c’è una conferenza in città e tutti gli alberghi sono pieni per l’occasione. È allora che pensano di affittare tre materassini come posti letto per chi voleva seguire la conferenza ma non aveva trovato posto in hotel. Sei giorni dopo tre ospiti accettano l’invito pagando 80 dollari a notte: «Stavamo inseguendo una grande idea e avevamo bisogno di pagarci l’appartamento per realizzarla. Alla fine è l’idea che è venuta a cercarci» racconta Chesky.
Redazione