Ha fatto la fortuna di tanti giovani che si sono cimentati. Stiamo parlando dell’elicicoltura, la produzione e la vendita di lumache a fini gastronomici.
Tra gli allevatori di chiocciole, Ambra Cantoni, 38 anni, viterbese che investe nel settore da quasi 15 anni:
«Il nostro è un lavoro interessante che ha molteplici sbocchi di vendita. Un business in controtendenza rispetto alla crisi che si avverte in altre attività» spiega a Millionaire.
Ambra è la proprietaria dell’azienda agricola “La Lumaca”, due ettari di terreno per l’allevamento più esteso del Centro Italia. L’abbiamo raggiunta per farci raccontare il business.
Perché hai deciso di investirci?
All’inizio per gioco. Volevo mettermi in proprio con un lavoro diverso dagli altri. Ho iniziato a studiare il settore, visitando molti allevamenti per imparare. Molti mi prendevano in giro all’inizio per questa scelta bizzarra. Ma sono andata avanti per la mia strada e i risultati mi danno ragione».
Come funziona l’attività?
Si alleva all’aperto. Si creano dei recenti lunghi 45 metri e larghi 3. A marzo si procede alla semina. La bietola fa da habitat. Quando la vegetazione è alta 15 centimetri si inseriscono i riproduttori. Dopo 20 giorni circa si fa la raccolta. Si vende il prodotto quando il guscio è duro. I canali di vendita sono tanti (ristoranti, catering, sagre paesane, mercati rionali…). C’è richiesta sia in Italia che all’estero (Francia e Spagna su tutte). Le chiocciole sono vendute intorno ai 12 euro al chilo».
Come l’hai finanziata?
La spesa più alta è rappresentata dal terreno. C’è chi lo ha già a disposizione ed è una fortuna. Noi abbiamo dovuto acquistarlo. Abbiamo speso 60mila euro complessivi per avviare l’attività».
E la promozione?
Molto nasce dal passaparola che si costruisce nel tempo. Oggi investiamo tanto sul Web, sulle parole chiave su Google per mantenere un buon posizionamento del sito. E siamo attivi anche sulla pagina Facebook. Poi c’è l’attività di mailing: mandiamo centinaia di lettere a ristoranti in tutta Italia. Per la pubblicità tradizionale ci affidiamo alla radio e alla fiere a cui partecipiamo ogni anno. Il segreto è non sedersi sugli allori. Fermarsi equivale a retrocedere».
Consigli a chi vuole provarci?
Non partire in quinta e valutare gli aspetti negativi. Il lavoro in campagna è duro e non a tutti potrebbe piacere. Poi informarsi, non partire da sprovveduti. L’allevamento di lumache è un’attività molto delicata in cui è fondamentale la mano dell’allevatore. C’è da controllare l’igiene del recinto, chiudere le vie di fuga, allontanare i tanti predatori… Per ultimo non cullarsi sugli allori. C’è il rischio di mandare tutto il lavoro all’aria».
INFO: http://www.lalumacaweb.it/
Giancarlo Donadio
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