È il fondatore di Oilproject il più grande archivio di corsi online che contiene 5.600 lezioni di tutte le materie della scuola superiore (con una prevalenza, per il 70% di materie letterarie.
Marco De Rossi, 24 anni, guida un gruppo di ragazzi. Si incontrato in un forum di tecnologia. A un mancano il soldi per iscriversi a un corso di programmazione. Un altro vuole insegnare a usare programmi di fotoritocco, un altro ancora è esperto di sistemi Linux. Allora decidono di farsi una scuola non convenzionale, in cui ognuno, può raccontare quello che sa a chi vuole ascoltare, come scrivono sul loro sito.
Come funziona Oilproject?
«Diamo la possibilità di studiare dal proprio smartphone, tablet o pc, integrando e approfondendo quanto si è imparato a scuola».
A chi serve la piattaforma?
«Serve allo studente pigro che vuole risposte veloci e a quello bravo che, se il giorno dopo ha per esempio un’interrogazione di letteratura, sa che se studia su uno dei nostri corsi sull’argomento leggerà tagli interpretativi diversi e approfondimenti che gli consentiranno di imparare più cose e, magari, prendere un voto più alto.
Chi crea i contenuti?
«I contenuti sono creati da noi (abbiamo una redazione interna), da docenti (che paghiamo) o dalla community. In tutti i casi facciamo una revisione sulla qualità».
Quali i risultati?
«I risultati ci sono: 1 milione di utenti unici al mese. Negli ultimi mesi Tim è entrata nell’azionariato con 200mila euro, altri 300mila euro sono in arrivo a brevissimo».
Marco e il suo team vogliono rivoluzionare il mondo della scuola. Per questo hanno realizzato un manifesto molto interessante. Eccolo:
1) La scuola che sogniamo noi non costa nulla
2) Puoi entrarci sia da Torino, sia da Enna. Anche alle tre del mattino.
3) È una scuola che corre alla tua velocità perché sei tu a decidere di cosa parlare. A rispondere alle domande non sono solo i docenti, ma anche i compagni di banco.
4) Nella scuola che abbiamo in mente noi non contano i titoli di studio: chiunque può insegnare se in tanti lo vogliono ascoltare.
5) La nostra scuola è una condizione mentale. È una creatura in divenire.
INFO: http://www.oilproject.org/
Questo è un estratto dall’inchiesta su scuola e startup di Tiziana Tripepi, pubblicata su Millionaire di settembre 2015.
Redazione