Megafabbrica di microchip in Italia. Ci prova Silicon Box.

Di
Redazione Millionaire.it
12 Marzo 2024

Silicon Box, la società singaporiana specializzata in chiplet, è al centro dell’attenzione in seguito al naufragio del progetto di Intel per la fabbrica di microchip in Italia. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, sembra ora vicino a concludere un accordo di investimento con Silicon Box, un’azienda decisamente più piccola rispetto a Intel ma che sta rapidamente emergendo nel settore dei semiconduttori.

Secondo quanto riportato da fonti come Il Sole 24 Ore, l’intesa tra il governo e Silicon Box riguarda un investimento produttivo, con la definizione della localizzazione del sito che sarebbe alle battute finali. L’accordo potrebbe essere presentato a marzo, possibilmente con la partecipazione della presidente del Consiglio.

Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha dichiarato che l’Italia ha presentato le proprie risorse sulla microelettronica a oltre ottanta multinazionali. Tuttavia, Intel ha ridimensionato le proprie ambizioni in Europa, portando alla revisione del progetto della fabbrica che avrebbe dovuto sorgere a Vigasio, in Veneto. In questo contesto, la decisione del governo italiano di rivolgersi a Silicon Box e ad altri progetti di minori dimensioni sembra indicare una nuova strategia per attrarre investimenti nel settore dei microchip.

Silicon Box, fondata nel 2021 e guidata da Byung Joon Han, già dirigente di AT&T e IBM, si specializza nelle tecnologie di progettazione e integrazione di chiplet. I chiplet sono porzioni di processore con funzionalità autonome che, integrandosi tra loro, vanno a formare un chip. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare l’architettura di concezione e di fabbricazione dei microchip, rendendola più flessibile ed efficiente, e consentendo una maggiore collaborazione industriale tra i soggetti attivi nella supply chain.

A gennaio, Silicon Box ha annunciato una raccolta fondi da 200 milioni di dollari, che ha portato la sua valutazione sopra il miliardo di dollari. Tra gli investitori al round figurano la società indiana Tata Electronics e Lam Capital, il braccio di venture capital del gruppo statunitense Lam Research. Inoltre, Silicon Box possiede una fabbrica di confezionamento di semiconduttori a Singapore dal valore di 2 miliardi di dollari.

Silicon Box è un vero e proprio astro nascente e rappresenta un importante punto di riferimento nel settore dei semiconduttori. Il suo coinvolgimento potrebbe segnare una svolta nel panorama italiano delle tecnologie avanzate. La sua specializzazione nei chiplet e il suo modello di business hanno attirato l’interesse degli investitori e dei governi, ponendo l’azienda al centro di strategie di sviluppo industriale e tecnologico.

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