L’imprenditore con gli occhi a mandorla. Li Shufu, 44 anni, è il nuovo proprietario della Volvo
La casa automobilistica svedese Volvo è stata acquisita dal gruppo Geely dagli americani della Ford per 1,8 miliardi di dollari (circa 1,3 miliardi di euro). E pazienza se quelli della Ford avevano acquistato questa società nel 1999 per una cifra oltre tre volte superiore: quasi 6,5 miliardi di dollari. Emerge così fra i “Paperoni” del Pianeta un nuovo nome, Li Shufu, amministratore delegato del produttore automobilistico Geely. La leggenda narra che, all’età di 18 anni, Li avesse ricevuto dalla famiglia 100 yuan in regalo. Con quei soldi, il giovane acquistò una macchina fotografica usata e una vecchia bicicletta per spostarsi nelle località turistiche della sua terra, lo Zhejiang, e scattare immagini da vendere sotto forma di cartoline. Dallo studio fotografico è passato alla chimica, poi dai frigoriferi ai motori. Un talento di famiglia, visto che anche il padre nella comunista Cina di Mao era un commerciante, quando in Cina il commercio e la libera impresa erano attività ancora vietate per legge. Quei 100 yuan iniziali sono diventati ora 1,3 miliardi di dollari (secondo le classifiche di Forbes). Un segnale dei tempi, si dice, anche in Occidente. L’immagine che l’industria cinese sforni solo copie a basso costo dei nostri prodotti è sempre più un pregiudizio. Accade così un paradosso. Le aziende occidentali vanno in Cina per produrre a minor costo mentre quelle cinesi acquistano i marchi e le aziende occidentali per impadronirsi del loro know-how, spostando sempre più il loro obiettivo dalla quantità alla qualità.
Il commento
«L’operazione si aggiunge alla lista di acquisizioni “eccellenti”, come quella della Ibm da parte della Lenovo e quella della nostra Benelli, da parte del gruppo QianJiang. Ma cosa rende gli Usa, nonostante la recente crisi finanziaria, una delle nazioni più influenti su scala mondiale? Il cosiddetto soft power, ovvero quel potere dovuto a brand riconosciuti su scala planetaria. Coca-Cola, Nike o Microsoft sono diffusi in ogni angolo del Pianeta. Quanti marchi cinesi, invece, vi vengono in mente? Probabilmente nessuno. Ecco perché una delle priorità della Cina oggi è quella di acquisire, a suon di miliardi, marchi occidentali affermati, sostituendoli progressivamente con brand cinesi. Il nome Geely, a oggi sconosciuto ai più, inizierà ad affiancare quello affermato Volvo, forse presto rimpiazzandolo completamente».
Marco Germani
Autore dell’e-book: Business in Cina (Bruno Editore, 2010)
Millionaire 5/2011