E’ possibile definire la mobilità elettrica un investimento, in termini di crescita industriale, anche in tempi di crisi e di difficoltà?
Le e-bike hanno invaso il pianeta. Si va dal giro domenicale in città, all’uso quotidiano per l’anziano che fa fatica a tenersi in attività; dal noleggio per un tour nella città d’arte, fino al più alto grado dell’agonismo sportivo. Ma cosa si nasconde dentro una bici elettrica?
Il segreto sta nel tubo trasversale che ospita il pacco batteria. Un insieme di celle al litio che producono una potenza di 250 Watt o superiore che permette al mezzo di sostenere lo sforzo dell’utilizzatore. Il sistema è controllato da una elettronica il cui acronimo è BMS (Battery Management System) che si interfaccia con il motore e il display del manubrio. Tutto può essere monitorato dall’utente tramite applicazioni che spaziano dalle condizioni del mezzo alla pianificazione di itinerari. La bici può essere caricata in un tempo minimo e con pochi centesimi di euro. Si tratta di una scelta ecologica ed economica insieme. Sicuramente è il miglior scenario possibile anche come sostituta di una seconda vettura per una famiglia media, dove uno o più componenti lavorano o studiano in un raggio di qualche decina di chilometri dall’abitazione.
Atex Industries con sede nella crescente zona industriale “Ponte Rosso” di San Vito al Tagliamento (PN); vanta 60 dipendenti, 5.000 batterie prodotte nell’anno precedente e un fatturato di 14 milioni, in crescita. Collabora con startup della zona e con l’università di Udine. Dopo un momento di assestamento tra pandemia e crisi economica decide di sfidare la crisi. Nel 2020 diversifica la produzione delle schede elettroniche affiancandole all’assiemaggio dei pacchi batteria per le aziende del Nordest che producono e-bike. L’obiettivo è restare al passo coi tempi, nel rispetto di una nuova mentalità imprenditoriale e green. L’azienda si è certificata UNI EN ISO 9001 al fine di garantire un prodotto di qualità, made in Italy e con tracciabilità per ogni pezzo.
Abbiamo chiesto al COO di Atex Industries, Osvaldo Cozzarin: cosa chiede il mercato della mobilità sostenibile?
“Prodotti innovativi con BMS evoluti in grado di soddisfare sia requisiti in termini di performance sia in termini di sicurezza. Non deve mancare la connettività che apre nuove possibilità nel campo dell’analisi predittiva; rendere il sistema e-bike intelligente e sicuro ed aiutare il ciclista ad un uso efficiente del mezzo oggi è realtà. Da non sottovalutare la richiesta di molti player di avere prodotti di design; la batteria oltre che funzionale deve essere “bella”, accattivante e riconoscibile. Resta sempre un must l’aumento della capacità di potenza a parità di spazio e di peso e la domanda di avere un prodotto progettato, ideato ed assemblato in ogni sua fase in Italia”.
Come Atex ha deciso di rispondere alle esigenze del settore?
“Investendo in ricerca e sviluppo, formazione del personale ed attrezzature di produzione. Oggi Atex vanta un team di progettisti, sw ed hw, dedicati esclusivamente a questo settore di mercato. In più offrendo ai nostri clienti un sistema completo; battery pack, controllo motore, interfaccia utente, connettività ed app”.
Che tipo di investimenti considera di adottare?
“Soprattutto molta, molta ricerca e formazione! Ricerca mirata allo studio di nuove celle da utilizzare, su nuove architetture elettroniche e su nuove funzionalità da implementare”.
Come risponde il personale alle novità aziendali?
“Direi molto positivamente; un business così nuovo ed attuale che si innesta in produzioni consolidate non può che essere di grande stimolo per tutti”.
Come vede lo scenario mondiale tra 10 anni?
“Risposta difficilissima! Difficile prevedere uno scenario in un mercato così veloce sia dal punto di vista tecnologico sia di trend. Sostenibilità, green, mobilità elettrica, riciclo, produzioni a basso impatto ambientale, nuove tecnologie nel campo delle celle e dei controlli elettronici, connettività e funzionalità avanzate saranno sicuramente i temi dei prossimi anni”.
Come si collocherà Atex nella situazione precedentemente descritta?
“La nostra mission sarà fornire prodotti innovativi ed avanzati; il focus rimane il mercato della “mini” mobilità elettrica e di una clientela orientata alla ricerca di prodotti innovativi e unici. La mobilità elettrica è il futuro industriale mondiale. L’Italia sta cercando di tenere il passo con i colossi tecnologici asiatici; ma il vantaggio occidentale sta nella volontà di allineare futurismo, transizione energetica e riverenza per l’ambiente”.
