Un hobby che diventa business: NarteA

Di
Redazione Millionaire
29 Ottobre 2012

Far rivivere la storia con la voce dei protagonisti. Mischiare leggende e realtà. Scovare indimenticabili luoghi culturali, anche se nascosti negli anfratti della memoria collettiva.

Di tutto questo e altro vi parleremo oggi: il racconto di un’idea – nata come un hobby – che sta diventando sempre di più una formula di successo. Si chiamano visite teatralizzate: partite da Napoli, con l’associazione NarteA, si stanno diffondendo in tutta Italia (clicca qui per il sito ufficiale dell’associazione).

Una visita teatralizzata punta a fondere le caratteristiche classiche di divulgazione scientifica proprie di una visita guidata, a una più leggera forma d’intrattenimento. Si parte con una guida che spiega il trascorso storico del luogo in cui si tiene la visita, intervallata da momenti più ludici, in cui intervengono degli attori che fanno rivivere i protagonisti dell’epoca, in costume storico.

Un business che nasce da due passioni: teatro e musica

La genesi di questa associazione la raccontiamo con le parole del suo art director, Febo Quercia, che abbiamo contattato per farci spiegare la sua attività.
L’idea delle visite teatralizzate è nata per caso, come spesso accade. Chiacchierando, riscontrammo in tutti noi la volontà di trovare un’alternativa alle classiche visite guidate che, sebbene utili e formative, non brillano certo per divertimento ed interazione, quindi cominciammo a riflettere su come renderle più originali, più accattivanti. L’idea trovò forma quando pensammo che sarebbe stato fantastico incontrare, durante una visita guidata in un luogo o in un monumento storico, uno o più personaggi che ci parlassero di quel contesto in cui hanno abitato, vissuto, amato, sofferto.

Come accade di frequente in iniziative di questo tipo, si comincia a mettere in pratica ciò che il cuore – e le proprie passioni – suggeriscono:

Abbiamo pensato ad attori in costume che, vestendo i panni di personaggi legati alla storia e alla tradizione, ci raccontassero gli eventi storici, le leggende e gli aneddoti che hanno caratterizzato luoghi e persone. L’idea piacque a tutti anche perché corrispondeva perfettamente a ciò che erano e sono tuttora le passioni che accumunano tutti noi: teatro e musica, due aspetti dell’arte che entrano a far parte di diritto nel patrimonio culturale di Napoli.

Burocrazia leggera: basta un’associazione

Alla domanda su quali sono i procedimenti burocratici da adempiere per il business, Febo Quercia ci spiega che:

Il primo passo è creare un soggetto giuridico e quindi un’Associazione a tutti gli effetti con tanto di statuto, atto costitutivo, assegnazione di un codice fiscale e denominazione, tutti incartamenti e operazioni da effettuare all’Agenzia delle Entrate. Per la realizzazione in sé delle iniziative poi, soprattutto quelle organizzate in strada o in determinate location, bisogna inoltrare varie richieste di permessi agli uffici/dirigenti del settore cultura, turismo, patrimonio gestiti dagli enti istituzionali (Comune, Provincia, Regione).

Per iniziare una scelta accurata delle location

Innanzitutto occorre trovare una o più location realmente suggestive. NarteA, ad esempio, è specializzata soprattutto nel riscoprire piccoli gioielli caduti un po’ nel dimenticatoio e farli rivivere in tutto il loro splendore. Quando vi trovate di fronte alla scelta, preferite posti che abbiano già una storia da raccontare: una figura storica (o leggendaria) di particolare fascino.

Abiti di scena e brochure tra i costi di partenza

Tra le voci di spesa per l’avvio dell’attività costumi e materiale pubblicitario.

Come Febo Quercia conferma:

Le voci di spesa maggiori riguardano il materiale per approfondire e formare guide e attori, i costumi di scena, materiale di comunicazione e pubblicitari. Ovviamente i costi crescono in base agli anni di esperienza: abbiamo iniziato con costumi ricavati da lenzuola vecchie e con ago e filo delle sarte amiche delle nostre mamme, oggi invece ci avvaliamo della collaborazione di una vera e propria costumista.

Sul web la comunicazione più efficace

Febo Quercia ci racconta le difficoltà incontrate da lui e dai suoi collaboratori nella prima fase di comunicazione della loro iniziativa:

Da subito notammo che il volantinaggio non funzionava. Internet era utilizzato ma non era ancora diffuso come lo è oggi. Facebook non esisteva e in più la nostra IDEA non era stata ancora realizzata, difficile che la gente cerchi quello che fai. Decidemmo di cominciare e basta… o la va o la spacca: abbiamo cercato un luogo che poteva interessare, abbiamo chiamato degli attori (amici), ci siamo preparati sulla storia del luogo e abbiamo mandato qualche mail alle redazioni di alcuni giornali locali. Il MATTINO ci diede spazio, l’idea era piaciuta… ricevemmo tante di quelle telefonate di persone che volevano partecipare alle iniziative, che era fuori da ogni più ottimistica previsione… da lì in poi ci rendemmo conto che la formula era vincente e ci rimboccammo le maniche.

Febo Quercia ci svela come oggi, per confermare i buoni risultati, NarteA si serva perlopiù del web: attraverso il sito internet, una pagina facebook per aggiornare il pubblico sulle iniziative e soprattutto di una newsletter cresciuta fino a comprendere oggi circa 10.000 contatti.

“Preparazione e sana competizione” 

Come ultima domanda chiediamo a Febo Quercia di darci qualche dritta per chi volesse intraprendere un’attività come Nartea:

[blockquote align=”center” variation=”blue”]Siamo nati per gioco e facciamo le cose come vorremmo vederle se fossimo spettatori. Non è nostra intenzione prendere in giro il nostro ospite spacciando per informazione culturale quello che non lo è. Bisogna piuttosto imparare a collaborare, a creare della sana competizione usando solo la qualità e non guardare solo al guadagno.

Guadagnare con l’arte certo è difficile e soprattutto non ci si può basare sul binomio “tanto e subito”.

Il guadagno è possibile ma bisogna imparare ad investire e non speculare.[/blockquote]

Le tendenze in Italia: fantasmi e percorsi per bambini

Nartea non è l’unico fenomeno del genere nel panorama delle visite guidate nel nostro paese.

Art-U a Milano, ad esempio, ha realizzato visite di stampo noir: “I delitti intorno al duomo”, ad esempio, mette in scena episodi tra storia e leggenda dove i protagonisti sono una nobildonna senza testa, un duca assassinato e un soldato tradito.

Per info: http://artuassociazione.org/

A Roma invece hanno pensato di coniugare la degustazione di prodotti tipici con la serata di Halloween, dando vita a un vero e proprio aperitivo stregato. Uno speed date (appuntamento per single che vogliono conoscere persone dell’altro sesso) in maschera.

Per info: http://www.gentiepaesi.it/

Alla Cascata delle Marmore in Umbria, invece, organizzano “La fantapasseggiata”, una visita guidata per i più piccoli un modo per creare interazione e tenere viva l’attenzione dei bambini, attraverso il racconto in maschera degli animatori dello staff.

Per info: http://www.marmorefalls.it/index.ph

 

Giancarlo Donadio e Gennaro Sannino

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