Passi per costruire una buona reputazione online

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29 Novembre 2012

Un tempo c’erano i bigliettini da visita per farsi notare nella speranza di ricevere la telefonata di un qualche business man prestigioso.

Oggi c’è Google.

Facciamo un esempio per capirci.

Cerco un architetto per rifare casa. Un amico mi dice che un tale Mario Rossi è un ottimo professionista del campo.

Qual è il passo successivo che faccio per convincermi a chiamare Mario Rossi?

Vado su google e scrivo “Mario Rossi, architetto”. Quello che verrà fuori, nel bene e nel male, avrà un peso decisivo sulla mia scelta finale.

L’esempio può essere applicato a tantissime altre figure professionali, avvocati, designer, sviluppatori, blogger, per i quali la reputazione sulla Rete non è più un optional, ma una necessità.

La questione è delle più delicate e attiene ad una sfera che è chiamata Personal Branding, una materia che insegna come comunicare al meglio la tua immagine online, su di un blog, su una pagina facebook, su twitter, su linkedIn, come sugli altri social di maggiore diffusione.

Per addentrarci nell’argomento, facciamoci aiutare dalle parole dell’editore on line ed esperto di comunicazione, Robin Good del sito masternewmedia.org

Per Good il personal brand è “un modo per rendere te stesso più riconoscibile rispetto agli altri che operano nel tuo stesso campo – non soltanto attraverso un nome, una grafica, un’illustrazione, un marchio, un logo – ma anche e soprattutto attraverso le idee, il tuo modo di vivere, le passioni e le cause che vai a difendere.

Il personal brand è il tuo marchio personale, la tua maniera di farti riconoscere senza dover far leggere un curriculum di tre pagine o dover parlare per un quarto d’ora e spiegare chi sei”.

Come costruisco la mia identità online?

Scopriamo, innanzitutto, quali sono alcune delle qualità che devi possedere per costruire una forte identità sul web.

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  • Fatti riconoscere. Può sembrare ovvio ma non lo è. Per essere riconoscibile sul web bisogna, secondo Good, distinguersi “non solo nell’aspetto ma anche e soprattutto per le idee portate avanti e le bandiere difese”.
  • Condividi la tua expertise.  Promuoversi sul web significa soprattutto all’inizio offrire agli altri la proprie competenze gratis per poi pensare di guadagnare in un secondo momento.
  • Sii coerente e trasparente.  Coerenza sul web significa raggiungere una continuità tra la propria immagine pubblica e privata.
  •  Sii accessibile.  Mostrati sempre disponibile alla replica. Per farlo, devi essere facilmente raggiungibile e contattabile.
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 Cose da non fare

Vediamo ora cosa non bisogna fare per costruire la propria reputazione sul web.

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  • Promettere ricchezza, guadagni, benessere o felicità. Chi inizia offrendo cose del genere perde subito credibilità.
  • Auto promuoversi. Non presentarti mai come un guru di una materia. Chi è veramente esperto dimostra le sue competenze nei fatti e non nelle parole.
  • Credere di essere nel giusto senza mettersi mai in discussione. Avere un atteggiamento autocritico e ironico sul web è la tua arma vincente.
  • Evitare la concorrenza. Accettare il confronto anche invitando a partecipare i tuoi diretti concorrenti è un segnale di apertura mentale e trasparenza che  i tuoi clienti/lettori di sicuro apprezzeranno.
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Cose da fare

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Vediamo ora cosa bisogna fare:

  • Crea valore ma vero valore. Ci sono già tanti siti pieni di notizie tutte uguali che non hanno alcuna utilità reale. Usando le parole di Good:  “Ce ne stanno tanti di blog e siti che non dicono veramente niente, che ripetono tutti quanti le stesse cose, le stesse notizie, le ultime cose uscite, le ultime versioni dei software usciti Perché non ne approfitti per creare qualcosa di valore e di diverso, che non sia la solita cosa che fanno tutti gli altri?”
  • Condividi, coinvolgi e ascolta. Vai oltre quello che fanno gli altri e agisci in modo concreto per ascoltare i tuoi utenti ed aiutarli, nei limiti, nelle loro sfide quotidiane.
  • Fai, realizza. Sul web, un po’ di più rispetto alla vita reale, non c’è cosa peggiore di predicare bene e razzolare male. Per evitare di essere considerato un fake, devi imparare a fare tu per prima, le cose che consigli agli altri.
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Alcuni esempi ammirevoli di personal branding

Seth Godin, Beppe Grillo, Diego Bianchi detto Zoro, sono alcuni esempi di personal branding di straordinario successo.

Se si analizzano i loro profili nel particolare verranno fuori alcune caratteristiche che abbiamo evidenziato pocanzi.Ciò che li accomuna è, infatti:

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  • la riconoscibilità nell’aspetto e nell’idea;
  • la voglia di condividere know how gratuitamente;
  • dire quello che si pensa senza tentare di accontentare tutti;
  • essere facilmente raggiungibile e contattabile.
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Questi sono solo alcuni consigli. Esistono diversi esperti di personal branding a cui ti potrai rivolgere per avere altre dritte.

E tu come curi la tua immagine sul web? C’è qualcosa delle cose che abbiamo elencato in cui ti senti particolarmente carente?

Giancarlo Donadio

 

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