Perché investire nei prodotti biologici?

Di
Redazione Millionaire
3 Marzo 2014

Il biologico piace sempre di più agli italiani: i consumi sono cresciuti dell’8,8% dei (dati Aiab). Un dato che assume più valore se paragonato al calo dei consumi alimentari (3,7%).

L’Italia è leader del settore in Europa con il primato per le esportazioni di prodotti biologici: 50mila operatori, più di 1 milione di ettari di terreno per un giro di affari di 3 miliardi di euro. Un export che guarda soprattutto alla Germania, il principale acquirente del bio italiano (soprattutto ortaggi, frutta, vino, olio e pasta).

Biologico è in molti casi sinonimo di successo e spesso Millionaire negli ultimi mesi ha raccontato storie di giovani e non che hanno investito nel settore.

Come Adriano Vignudelli che ha mollato il suo lavoro (faceva brevetti industriali) per coltivare miele e ortaggi. Ha sfruttato alcuni ettari di terra di cui era proprietario e investito 25mila euro per fare l’impianto di irrigazione e comprare due pick up per le consegne. I suoi prodotti arrivano sul mercato fiorentino: la gente ordina dal sito e lui effettua le consegne di persona.

INFO: http://agricolavignudelli.com/

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Poi ci sono giovani che hanno saputo unire il bisogno crescente di prodotti naturali alle opportunità del Web. Come Stefano Cravero, 34 anni e Giulia Valente, 28 anni, ideatori di Tacatì, un’ecommerce di prodotti a km zero. Il sito dà l’opportunità alle botteghe locali di vendere online i loro prodotti e ai clienti di mangiare cibo sano e controllato:

Le botteghe che vogliono far parte della piattaforma mandano una richiesta compilando il form sul nostro sito. Selezioniamo quelle che danno garanzie sulla qualità e la provenienza dei prodotti. I vantaggi? Con dei costi di adesione bassi ottengono spazio e visibilità sul nostro e-commerce, aumentando il loro fatturato».la loro storia.

Clicca qui per leggere la loro storia.

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Non solo Italia. Anche la Silicon Valley si interessa al settore, a testimonianza della buona salute del business. Claire Hoyt, 34enne, che con la sua azienda, Big Dipper Baby Food, produce passati naturali (prodotti bio e a km zero) per bambini e li vende online. Lavorava come art director in un’azienda di mobili e arredi, ma, dopo la nascita di mio figlio, ha deciso di mettersi in proprio. Ha ottenuto un prestito e si è rivolta a un incubatore. Ha investito 25mila dollari.

INFO: http://bigdipperbabyfood.com

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http://millionaire.it/idee-di-business-esplode-il-km-zero/

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