I banker, forse a ragione e grazie anche a Hollywood, vengono spesso visti come i “cattivi”, soprattutto quando si pensa ai loro bonus senza limite o alle pratiche talvolta estreme pur di arricchirsi. Ma forse, anche solo per sdrammatizzare un po’ come ha fatto sulle sue colonne il Financial Times, si potrebbe spostare il nostro sguardo verso altri campi… letteralmente! Prendiamo il calcio, per esempio, dove i bonus hanno raggiunto cifre da capogiro. Una riflessione su come, a volte, un pallone possa essere veramente gonfiato… anche, inconsapevolmente, con i nostri soldi.
1. Comparazione dei Bonus
– Nel calcio, stiamo assistendo a bonus che farebbero impallidire anche il più agguerrito banchiere di Wall Street. Ad esempio, il Manchester City – che è l’estremo di questa pratica a livello europeo, per non menzionare le squadre arabe – ha annunciato una crescita esponenziale della sua massa salariale, grazie ai bonus legati alle vittorie in competizioni nazionali ed europee.
– I banker rimangono indietro: mentre i calciatori festeggiano, i banker di Wall Street vedono i loro bonus diminuire, vittime di un mercato meno dinamico.
2. Il fattore “Star”
– Gli ‘Eroi del calcio’: nel mondo del calcio, giocatori come Erling Haaland diventano eroi nazionali, idolatrati da milioni di tifosi e remunerati con cifre astronomiche. Ma anche nel nostro campionato abbiamo casi non lontani e, in Europa, nomi quali Ronaldo e Messi sono memorie ancora fresche con i loro ingaggi di 8 zeri.
– Le ‘Star’ di Wall Street: i banker, nonostante i loro stipendi generosi, non raggiungono lo stesso status di celebrità o le stesse ricompense economiche dei calciatori di fama mondiale.
3. L’impatto della fama
– Il potere dei media nel calcio: la fama nel calcio si traduce in ingaggi multimilionari, grazie anche alla capacità di attrarre folle enormi e sponsor generosi.
– La fama nel mondo finanziario: anche se alcuni banker raggiungono livelli elevati di successo, difficilmente possono competere con il fascino e l’appeal dei super calciatori – e probabilmente vogliono anche dare meno nell’occhio. Solo certi presunti guru della finanza cercano l’ostentazione dai loro attici e Lamborghini in affitto a Dubai, ma questi sono tutt’altro che fenomeni della finanza, molto più realisticamente sono campioni della messa in scena – altro discorso.
Insomma…
Mentre i banker di Wall Street potrebbero sentirsi un po’ sottotono quest’anno, il mondo del calcio continua a sfornare cifre da capogiro. Forse, invece di puntare il dito sempre e solo verso i banchieri – per carità! c’è sempre tempo per farlo!!! -, potremmo iniziare a considerare come anche il calcio, con i suoi eccessi, meriti una riflessione. Dopotutto, in un mondo dove il talento e la fama si pagano a peso d’oro, non ci dovrebbe più stupire che a volte sia più remunerativo calciare un pallone piuttosto che gestire un portfolio di investimenti.
