Working in metaverse 3d rending

Randstad Italia lancia il suo primo hub virtuale

Di
Redazione Millionaire
30 Novembre 2022

Un luogo per incontrarsi e organizzare meeting per esperienze immersive e coinvolgenti.

 

Nonostante la repentina discesa di Meta, nuovi metaversi continuano a nascere di giorno in giorno, mentre i più vecchi e solidi come Decentraland e Sandbox piano piano scompaiono nell’oblio delle loro città dimenticate. L’ultima novità è italiana e viene da Randstad Italia che ha già annunciato l’apertura del suo primo spazio nel metaverso. Uno spazio composto da un edificio di quattro piani e un’ambiente esterno pensato per dare un’esperienza phygital a clienti e collaboratori.

Costruito in collaborazione con Coderblock, Randstad Italia, con il suo primo spazio virtuale punta ad acquisire un vantaggio competitivo sulla concorrenza offrendo ai propri clienti e collaboratori una journey virtuale per entrare in contatto con l’azienda in un modo totalmente nuovo e più immersivo. «Il mondo del lavoro in costante evoluzione e la conseguente importanza di ingaggiare clienti e candidati in modo sempre più innovativo, rendono oggi la transizione digitale una delle principali leve strategiche per lo sviluppo del nostro business» dichiara Marco Ceresa, group ceo di Randstad.

Sono due gli edifici in totale, il primo è in grado di creare esperienze personalizzate per ciascun utente. Si possono per esempio organizzare colloqui, meeting, eventi e webinar formativi, ma anche visionare le ricerche di lavoro attualmente attive. Mentre nel secondo edificio, dove ha sede l’area Expo, si organizzeranno eventi di networking o momenti di formazione. Gamification, Artificial Intelligence e NFTs saranno gli elementi distintivi dell’ambiente Randstad nel metaverso.

L’esperienza sarà intuitiva ed accessibile tramite web browser, con un semplice click e senza l’installazione di software o utilizzo di dispositivi esterni.

Abbiamo davvero bisogno del metaverso?

«Le tecnologie digitali come l’intelligenza artificiale, la robotica ma anche e soprattutto il web 3.0 stanno ridisegnando il modo di lavorare e le competenze maggiormente richieste dalle aziende. Seguendo questa tendenza, il metaverso potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo e un primo passo per partecipare alla cosiddetta ‘Metaverse economy’» afferma Randstad.

Ma abbiamo davvero bisogno di tutto questo? Sono in molti a chiederselo. Per il momento il metaverso non sembra suscitare tutto questo entusiasmo. Per capire davvero quale sarà il futuro di questa tecnologia è necessario chiedere ai più giovani, gli unici che potranno veramente dettare il successo o il fallimento del metaverso. Secondo delle ricerche effettuate dalla Piper Sandler, banca d’affari americana, il metaverso non sembra suscitare poi tutto questo entusiasmo nella nuova generazione. Solo il 9% di 7.100 adolescenti intervistati, avrebbe affermato di voler acquistare un visore VR per accedere a questi universi virtuali. Mentre il 26% degli intervistati attualmente in possesso di un visore VR ammette di utilizzare occasionalmente il proprio dispositivo per visitare questi mondi.

 

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