Libri in formato elettronico: il settore è agli inizi, ma la crescita sarà esponenziale. Per l’autunno sono attesi i grandi editori, arrivano nuovi titoli e si diffondono gli e-reader
Il mercato italiano degli e-book nel 2009 contava meno dello 0,3% (dati Associazione italiana editori 2009) ma per l’autunno di quest’anno è prevista un’accelerazione (0,1%). E molti scommettono che l’e-reader, il gadget elettronico di piccole dimensioni con cui leggere libri in formato digitale, sarà l’oggetto più venduto a Natale. Negli Usa, dove il colosso dell’editoria on line Amazon.com vende il suo e-reader Kindle, dotato di software esclusivo già dal 2007, le vendite di libri virtuali lo scorso luglio totalizzavano l’8,5% del mercato. E in Italia? «Solo il 10% degli italiani ha dichiarato di credere nel futuro del libro elettronico, ma se gli e-reader diventeranno economicamente accessibili le vendite si impenneranno» commenta Roberto Cicala, docente di Editoria libraria e multimediale all’Università Cattolica di Milano.
Al momento in cui scriviamo (15 settembre) sono ancora pochi anche i siti che vendono titoli elettronici ed è pressoché impossibile leggere le novità dei grandi autori – da Camilleri a Paolo Giordano – con un file ePub, cioè il formato ora più diffuso per i testi. «Gli editori di casa nostra sono cauti, ma la situazione è in rapida evoluzione: Il Saggiatore ha pubblicato in digitale Tokyo città occupata di David Peace cinque giorni prima del cartaceo. Prima della fine dell’anno saranno disponibili 4mila-5mila titoli, proposti anche da Mondadori e Feltrinelli» spiega Marco Ferrario, fondatore con Marco Ghezzi di BookRepublic, libreria on line che dallo scorso luglio vende opere di editori indipendenti. Il motivo del ritardo rispetto al mercato anglosassone è innanzitutto il costo degli e-reader, finora superiori a 200 euro. Ecco perché la stessa Amazon.com lo scorso giugno ha deciso di abbassare del 30% il suo Kindle per far fronte alla concorrenza dei Pc tablet (iPad di Apple in testa) che a loro volta supportano la lettura “senza carta”.
L’Italia è ancora ostacolata poi dalla questione dell’Iva, che per l’e-book è del 20% rispetto al 4% del cartaceo: una tassazione che riduce la convenienza dell’elettronico sul tradizionale. Tra i vantaggi della nuova tecnologia infatti c’è proprio quello – teorico – di un prezzo inferiore grazie al taglio di costi di carta, stampa, trasporto, magazzino e distribuzione. Ci sono poi i vantaggi tipici del digitale: fare ricerche all’interno di testi in tempi brevissimi, così come avere a disposizione migliaia di pagine in file contenibili in chiavette Usb. «La possibilità di inventare ipertesti, l’interazione con immagini e suoni renderanno i libri del futuro molto diversi da quelli che abbiamo conosciuto finora. I link rendono i libri elettronici aperti a infiniti percorsi narrativi e di approfondimento» scrive Francesco Cataluccio in Che fine faranno i libri? (Nottetempo, 6 euro in cartaceo, 3 in e-book). Prima però di arrivare a un mondo in cui le copertine saranno meno importanti per convincere all’acquisto e i promotori presso i librai scompariranno, bisognerà aspettare ancora un po’, anche perché gli addetti ai lavori parlano di ricalcolare la quota di diritti da versare agli autori rispetto a quella prevista per rilegati e tascabili. «Con gli e-book anziché aspettare i lettori in libreria, gli editori dovranno essere presenti nei siti dove i consumatori discutono. Difficile dire quando il nuovo sorpasserà il vecchio. Forse nel prossimo anno in italiano circoleranno un milione di titoli e, fra tre-cinque anni, il settore ricoprirà il 10% del mercato» azzarda Ferrario. Per allora è probabile che gli editori avranno già stabilito il Drm (Digital rights management), cioè il tipo di protezione e tracciabilità dei file: un sistema pensato per ostacolare la pirateria, già molto attiva anche per i libri. «Dopo l’uscita dell’e-book The lost symbol di Dan Brown, in Rete si sono trovate quasi subito ben 166 versioni elettroniche del testo» sottolinea Cicala. Intanto è possibile scegliere tra schermi in bianco e nero e capaci di supportare più formati (il Pdf non è modificabile mentre l’ePub consente al lettore la sovrascrittura con appositi pennini).
Maria Spezia, Millionaire 10/2010