Roma: il Grande Giubileo del 2025 un’opportunità per la Capitale

Di
Melania Guarda Ceccoli
30 Gennaio 2023

Roma si prepara ad accogliere decine di milioni di pellegrini da tutto il mondo. Per l’occasione saranno avviate opere e iniziative di sviluppo con particolare attenzione alle periferie

 

Il Dpcm è stato firmato il 15 dicembre scorso dalla premier Giorgia Meloni, è stato illustrato presso la sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dal sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, insieme al sindaco di Roma e commissario straordinario all’evento, Roberto Gualtieri.

Nello specifico, saranno trentadue i progetti di riqualificazione e valorizzazione, 23 quelli relativi ad accessibilità e mobilità, 8 quelli dedicati al capitolo accoglienza e partecipazione e 24 per ambiente e territorio. In totale, sono un 1 miliardo i fondi giubilari e 1,8 miliardi le risorse complessive, a cui si aggiungono ulteriori 500 milioni di euro che riguardano invece i 335 interventi già definiti con fondi Pnrr per la realizzazione del Piano ‘Caput Mundi’.

 

Punti di interesse

“Abbiamo diviso gli interventi in quattro ambiti: accessibilità e mobilità, ambiente e territorio, riqualificazione e valorizzazione, accoglienza e partecipazione” ha dichiarato il sindaco Gualtieri  che ha promesso che le opere “coinvolgeranno tutta Roma: non solo i luoghi giubilari, ma anche tante piazze e molti spazi della nostra città, dal centro alle periferie”.

  • Accessibilità e mobilità: potenziamento delle infrastrutture della mobilità a servizio dei luoghi giubilari e dell’intera città, con attenzione particolare alle zone periferiche o disconnesse
  • Ambiente e territorio: riqualificazione e attivazione di interventi di cura del territorio, con attenzione particolare alle vie d’acqua e alle vie verdi della città
  • Riqualificazione e valorizzazione: valorizzazione e manutenzione straordinaria dei Luoghi Giubilari, dei Beni Culturali e dello spazio pubblico della città, in centro così come in zone periferiche
  • Accoglienza e partecipazione: incremento delle strutture per l’accoglienza dei pellegrini e cittadini, organizzazione dei Grandi Eventi legati all’Anno Santo e attivazione di opere e iniziative per l’accoglienza, l’incontro, la partecipazione e il dialogo

 

Viabilità al primo posto

Con un valore di 200 milioni di euro, è il più grande investimento e saranno interessate 48 grandi arterie, tra cui:

  • Ardeatina
  • Laurentina
  • Ostiense
  • Portuense
  • Prenestina
  • Tuscolana
  • Salaria
  • Cristoforo Colombo
  • Via del Mare

 

Metro e bus

Saranno 60 i milioni destinati per l’acquisto di 30 nuovi treni per la linea A Anagnina-Battistini,

Per il rifacimento dei marciapiedi sono previsti 25 milioni di euro: 10 milioni per quelli a servizio della viabilità principale e 15 a servizio della rete viaria municipale.

Un investimento di 18 milioni di euro sarà dedicato alla riqualificazione della Stazione Termini e della Piazza dei Cinquecento per migliorare le condizioni di sicurezza e la qualità dello spazio urbano, ottimizzando i servizi ai viaggiatori. La proposta e la gestione di questo investimento sono a cura di Grandi Stazioni. 15 milioni di euro saranno destinati al miglioramento dell’accessibilità, con la riqualificazione delle banchine e nuove pensiline, e 12 milioni di euro saranno utilizzati per valorizzare le aree adiacenti a Piazza della Repubblica. Inoltre, 4 milioni di euro saranno utilizzati per riqualificare i percorsi della Stazione Fiumicino Aeroporto.

 

“Caput Mundi. Next Generation Eu per grandi eventi turistici”

L’investimento prevede una lista di 336 interventi su 283 siti archeologici-culturali, dalle Mura Aureliane a Sant’Ivo alla Sapienza, gestiti da vari soggetti attuatori come i ministeri del Turismo e della Cultura, le Soprintendenze, il Parco Archeologico del Colosseo, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, la Diocesi di Roma, la Regione Lazio e il Comune di Roma.

L’obiettivo è quello di lanciare nuovi percorsi e valorizzare i monumenti e le chiese che spesso restano in ombra rispetto ai grandi siti più celebri del centro storico, con un restyling completo del vasto patrimonio storico e artistico della Capitale.

 

Expo 2030

Ma Roma non si ferma qui e vuole candidarsi per Expo 2030. Secondo il progetto, Expo 2030 Roma avrà luogo a Tor Vergata, dove è ospitata l’omonima università, ma è anche un quartiere densamente popolato e che negli ultimi decenni è stata trascurata. Il progetto ha lo scopo di invertire il processo verso uno sviluppo sostenibile e a lungo termine. Dopo Expo 2030 tutti i padiglioni verranno riutilizzati per diverse funzioni, dando forma a un nuovo distretto dell’innovazione nella capitale. Il progetto vede il più grande parco solare urbano al mondo con un’area di 150.000 metri quadrati e avrà una capacità produttiva di picco di 36 Mega Watt. Sarà composto da centinaia di “alberi energetici” unici che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, raccogliendo energia e offrendo anche ai visitatori molta ombra. Dall’alto, questa infrastruttura conferisce all’intero sito dell’Expo un caratteristico aspetto a mosaico. Questa complessa rete energetica è completata dal padiglione “Eco-system 0.0”, l’edificio più alto dell’Expo, che fornisce il raffreddamento attraverso l’evaporazione. Bisognerà aspettare novembre, quando verrà pronunciato il verdetto emesso con voto segreto da 170 Paesi, per sapere quale città si aggiudicherà la prossima Esposizione Universale.

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