Abili cuochi e buongustai si incontrano per una cena informale grazie al Web. Si chiama Social eating, il business che punta a offrire vantaggi a tutti, a chi organizza la cena e al gestore del sito, e al cliente che può così apprezzare gusti e conoscere persone nuove.
Come funziona
Cuochi e avventori si iscrivono su una delle piattaforme pensate per questo tipo di occasioni. I primi pubblicizzano l’evento, specificando la data, il luogo e eventuali performance (come cabaret e musica). Gli avventori, turisti o semplici curiosi, si iscrivono alla cena. Il sito fa da vetrina. E il gioco è fatto. I prezzi della cena vengono decisi dai cuochi e variano tra i 20 e i 30 euro. Le piattaforme trattengono una percentuale (es. 10% sul prezzo della cena).
I maggiori siti in Italia
Oltre a Gnammo, il sito di riferimento, segnaliamo Ploonge, attivo a Milano e a Berlino, New Gusto che ha un taglio più internazionale e punta a turisti e studenti Erasmus.
Il caso PeopleCooks
È una community che fa incontrare chi mangia spesso fuori con chi cucina tutti i giorni a casa. L’ideatore è Onofrio Arruba Toscano.
Ci spieghi l’idea?
Si tratta di un sistema per cui la gente spende poco e mangia sano, offrendo un introito economico ai cooker (i cuochi) che li ospitano. Il cooker gira un breve video in cui si presenta, in modo che l’avventore sappia da chi va a mangiare. Per il portale è previsto solo un contributo annuale di 20 euro».
INFO: http://www.peoplecooks.it/
Vuoi sapere tutto sul Social eating? Leggi l’inchiesta di Giuliano Pavone su Millionaire di giugno 2013.
Redazione
(Fonte foto Gnammo)