Da qualche giorno è uscito nelle sale italiane “Skyfall”, il 23° film dell’immortale, Bond, James Bond.
Ad indossare i panni dell’agente segreto, l’attore britannico Daniel Craig che prende l’eredità di Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, e per ultimo Pierce Brosnan.
Che sia il bravo Daniel Craig o un altro attore ancora semiconosciuto, il successo di Bond va al di là del suo interprete.
Bond, infatti, è molto più di un film, è un marchio, costruito su di una formula solida e vincente che funziona da più di cinquant’anni.
Proprio a questo proposito, Ken Carbone del sito business Inc.com, si è divertito a riflettere sui consigli che Bond, dall’alto della sua esperienza, potrebbe suggerire a chi cerca di creare un brand stellare.
Vediamo allora nel dettaglio quali sono le sei lezioni di branding del maestro James Bond.
1. La storia
Ogni brand che funziona nel tempo ha di solito alle sue origini una storia avvincente da raccontare. Bond ne è la prova.
Anche se non si possiede la fantasia di Ian Fleming, il romanziere inglese che diede vita al personaggio di James Bond, qualsiasi brand può costruire una storia valida per irrobustire il legame con i suoi consumatori.
Due gli elementi su cui bisogna poggiarsi per farlo: un refrain riconoscibile nel tempo e la novità. Ad esempio, nel caso di Bond sappiamo sin dalla scena iniziale cosa vedremo nel film (inseguimenti, paesaggi mozzafiato, belle donne, auto di lusso). Ma ogni regista della saga punta sempre a sorprendere lo spettatore: che sia l’ultima arma iper-tecnologica che Bond maneggerà, oppure la novità della “Bond girl” di turno.
Per approfondimenti: “Ogni azienda ha una storia: raccontala ed emoziona”
2. Lo stile
Dall’impeccabile smoking, ai cocktail Martini, fino agli hotel di lusso. Lo stile è per Bond un aspetto irrinunciabile nel suo lavoro. Se Bond fosse un tantino più sciatto non sarebbe un agente così esemplare. Ugualmente, il design di un prodotto deve seguire le stesse regole: essere cioè utile e al contempo esteticamente gradevole.
Un brand che riesce a diventare sinonimo di buon gusto, sarà “indossato” più facilmente dai consumatori.
3. Il team
Aston Martin, BMW, British Airways. James Bond può contare in ogni suo film su una serie di celebri brand per dare ancora più valore la sua immagine.
In Skyfall il product placement (l’utilizzo di marchi all’interno dei film per fini pubblicitari) avrà uno spazio ancora maggiore. Checché ne pensino i puristi si tratta di una strategia vincente che i produttori della saga hanno già da tempo scelto per coprire i costi del film.
Allo stesso modo, per un piccolo brand può risultare vincente cercare il supporto di un marchio che ha già un suo seguito sul mercato.
4. Il sesso
Dall’indimenticata scena del bichini di Ursula Andress in Licenza di uccidere del 1958, il sesso ha avuto una parte fondamentale nel consolidamento del marchio Bond. Questo perché la saga è indirizzata ad un pubblico maschile e il richiamo sessuale ha avuto un ruolo nell’affermazione del prodotto.
Anche se il sesso non è il pilastro sul quale si fonda un’azienda, bisogna non perdere mai di vista qual è il valore che spinge i consumatori verso un brand. E lavorare per intensificarlo nel tempo.
5. La tecnologia
Ricordate “Q”, il mago della tecnologia che fornisce a Bond gadget sempre più avveniristici e bizzarri?
Oltre al personaggio di “Q” e alle sue invenzioni, in ogni film di James Bond c’è sempre un’attenzione maniacale all’uso dell’innovazione tecnologica. Dalla sigla di apertura ai titoli di coda.
Bond insegna in questo caso come abbracciare oggi l’hi-tech, sia una strategia irrinunciabile per ogni brand che mira ad affermarsi sul mercato.
6. Il logo
Tre numeri con una pistola al seguito.
Un logo semplice, quello di 007, apparso per la prima volta nel film Licenza di uccidere. Poi nel tempo è stato stilizzato, colorato nei modi più variegati, senza perdere mai la sua identità.
Un brand di successo può contare su un logo che diventa un’icona, come nel caso di Bond. E questo avviene solo nel caso di quei prodotti che sono stati in grado di mantenere la loro qualità nel corso del tempo.
Per approfondimenti: “5 passi per creare il tuo logo ideale”
Quale strategia adotti per affermare il tuo brand sul mercato? Quanto assomigli a James Bond?
Giancarlo Donadio