Vuoi creare un’app? Ecco il social che ti aiuta!

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11 Febbraio 2014

Una piattaforma che aiuta chi ha “un’app nel cassetto”. Si chiama Makeitapp e funziona come un social network: proponi la tua idea, incontri sviluppatori, grafici, esperti vari (traduttori, professionisti del settore di tuo interesse…) e la realizzi. Della pubblicazione e della parte promozionale si occupa Makeitapp:

Permettiamo a chiunque di fare valere la sua idea. Vogliamo stimolare l’imprenditorialità che ci caratterizza come italiani» spiega Federico Soncini Sessa, ingegnere informatico milanese di 29 anni, amministratore della startup.

Come è nata l’idea?

Dall’osservazione della realtà: ci sono tanti laureati con competenze che non trovano sbocchi nel mondo del lavoro. Le app sono destinate a entrare sempre di più in ogni settore della nostra vita. Allora abbiamo pensato a uno strumento che fornisse un aiuto concreto a chi vuole provare a mettersi in gioco nel settore, a chi ha tante idee, ma pochi strumenti a disposizione».

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Quali vantaggi offre la piattaforma?

Sosteniamo l’utente in tutte le fasi della creazione di un’app. Entra sul nostro sito e compila un modulo con la sua idea con l’aiuto di un app angel, una sorta di angelo custode che gli suggerisce come formulare al meglio la sua richiesta. Nella registrazione definisce anche le figure di cui ha bisogno per realizzare il progetto (sviluppatori, grafici, esperti…). Una volta formato il team c’è l’accordo privato sui compensi che l’app genererà in futuro. Per lo sviluppo offriamo una serie di strumenti tecnologici: per velocizzare la creazione del progetto, misurare i feedback e migliorare l’app… La parte promozionale è a carico nostro: siamo noi a pubblicare l’app negli store e a farla conoscere».

Come sono divisi i guadagni?

Agli ideatori e realizzatori del progetto va il 70% dei ricavi futuri che l’app genera. La piattaforma prende il 30%».

Come l’avete finanziato e promosso?

Siamo in cinque e abbiamo investito soldi nostri per avviare il progetto che è ancora in una fase di test (100mila euro). Ora stiamo cercando un nuovo investimento per il lancio pubblico che si svolgerà nel mese di aprile. Per la promozione finora stiamo puntando a farci conoscere sui blog del settore».

Ostacoli maggiori?

I tanti vincoli burocratici che ci sono in Italia. Molti commercialisti ci consigliavano di aprire la piattaforma in Irlanda o a San Francisco. Ma noi vogliamo riuscire qui con una startup tutta italiana».

Verso quale settore deve dirigersi chi vuole realizzare un’app?

La premessa è che il mercato delle app è enorme oggi. La concorrenza è tanta. Il settore più redditizio è quello dei giochi, ma realizzarne uno non è semplice. È un’operazione rischiosa, ma se hai fortuna e bravura fai il botto. Molto più interessante per me è dirigersi verso app utili, colpendo una nicchia professionale (avvocati, medici..). In questo caso puoi anche alzare di molto il prezzo: un professionista spenderebbe 10 euro per un’app che facilita il suo lavoro.

Qualche consiglio a chi vuole investire?

Puntare sulla qualità dei contenuti. Se faccio un’app sulla botanica e voglio essere credibile, c’è bisogno di un esperto in squadra che dia consigli davvero preziosi. Non pensare che dopo la pubblicazione il lavoro sia finito. Anzi, la promozione è tutto. Sullo store anche la migliore app resta invisibile. Quindi lavorare sulla promozione. L’idea sarebbe appoggiarsi a un publisher, in alternativa cercare blog, siti specialistici per avere visibilità. Le recensioni funzionano e portano più risultati di una campagna su Facebook».

INFO: http://www.makeitapp.eu/

Giancarlo Donadio

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