“Il cracker di grillo? Lo abbiamo inventato noi”

Di
Tiziana Tripepi
15 Febbraio 2018

Farina di grillo per il 15-20%, farina di grano tenero, sale, sesamo e olio extravergine di oliva: questi gli ingredienti di Crické, il cracker di grillo lanciato sul mercato inglese da 6 giovani italiani guidati dal Ceo Edoardo Imparato, 28 anni.

Cosa vi ha spinto a inventare un cracker di grillo?

«Siamo molto sensibili ai temi della sostenibilità ambientale. Nel 2014, appena laureati, io, Andrea Di Nardo e Francesco Majno abbiamo partecipato a un contest internazionale della Barilla proprio su questi temi e ci siamo classificati secondi. Ma la legislazione non era ancora favorevole, così per un paio di anni abbiamo abbandonato il progetto. Lo abbiamo ripreso l’anno scorso, quando era da poco uscito il nuovo Regolamento europeo».

Perché avete scelto i grilli?

«Perché sono gli insetti con il contenuto proteico più elevato, pari al 69% sul peso. Per fare un paragone, la carne di manzo ne ha il 23% e la bresaola, considerato un cibo iper-proteico, il 32%. Inoltre è l’insetto più reperibile, perché ci sono molti allevamenti».

Come avete fatto?

«Abbiamo prima cercato un fornitore di farina di grillo: prima in Canada, poi in Thailandia. Il prezzo della farina di grillo può arrivare a 120 euro al kg. Con l’aiuto di due chef abbiamo elaborato una ricetta e cercato un fornitore di cracker. Ci siamo finanziati con 30mila euro di soldi nostri, più 10mila euro arrivati da una campagna di crowdfunding su Eppela. Abbiamo anche lavorato a un tipo di pasta, ma per ora il progetto è in stand-by».

Perché avete spostato la sede a Londra?

«Perché nel Regno Unito è possibile vendere questi prodotti. In Italia anche dopo l’1 gennaio prevediamo che il passaggio non sarà immediato, ci vorranno mesi. E cominciando a commercializzare prima dell’1 gennaio, abbiamo 2 anni di tempo per presentare il dossier per l’autorizzazione».

E ora cosa succederà?

«Finora ci siamo concentrati sul prodotto, ma dobbiamo investire sul marketing. Distribuiremo all’inizio i cracker presso piccoli retailer a Londra e online, allo scopo di testare il mercato e acquisire credibilità. Da un sondaggio in Uk, il 40% degli intervistati si è dichiarato abbastanza favorevole a sostituire il consumo di carne con quello di insetti».

INFO: www.crickefood.com

Tratto dall’articolo “Mangeremo insetti” pubblicato su Millionaire di ottobre 2017. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it

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