È di due italiani la panineria più famosa de La Valletta. Si chiama The Submarine ed è stata aperta due anni fa da Luana Gaudeano, 27 anni, e Simone Cavarretta, 33. N° 1 su Tripadvisor, vende 150 panini al giorno (fino a 500 nei festivi). «Avevo un bar nella provincia di Bologna» ci ha raccontato Simone. «Ho litigato con il mio socio e ho pensato di trasferirmi a Malta. Eravamo venuti qui in vacanza, notando che c’era fermento economico. Abbiamo venduto tutto e ci siamo trasferiti».
Come vi siete mossi?
«Abbiamo cominciato a cercare un’attività da rilevare. Siamo stati fortunati: un agente immobiliare ci ha mostrato diversi locali, alla fine abbiamo scelto questo, perché era molto piccolo (solo 7 mq più 15 di magazzino sotto terra) e costava meno degli altri, allo stesso tempo si trovava a Merchant Street, la seconda strada più importante de La Valletta».
Com’è la situazione degli affitti a La Valletta?
«Per un locale un po’ più grande del nostro, sulla stessa strada, si parte da 130-140 euro al giorno, circa 4mila euro al mese. Sulla strada principale (Republic Street) si sale fino a 250-300 euro al giorno. I prezzi sono aumentati molto negli ultimi anni, stanno aprendo ristoranti, bar, caffetterie. Molti aprono e poi chiudono».
Come mai avete tanto successo?
«Offriamo panini personalizzati, con ingredienti da scegliere al momento, anziché prodotti pronti come le altre paninerie. Compriamo gli ingredienti dall’Italia, ma usiamo anche quelli locali, purché di qualità (formaggini di Gozo). E avere il locale piccolo e senza posti a sedere fa sì che giri molta più gente».
Quanto avete investito?
«Circa 40mila euro, tra anticipo dei primi mesi di affitto, ristrutturazione, attrezzature, commercialista. Mi hanno aiutato i miei genitori, ma sono stati soldi ben spesi. Quello che ho realizzato in un anno e mezzo qui non l’ho realizzato in tanti anni in Italia. Lavoriamo molto, ma il vantaggio è che ci sono meno tasse da pagare rispetto all’Italia. E non mi riferisco alle tasse sul reddito, ma a tutte le altre: non ci sono tasse sulla spazzatura (si paga un privato che la viene a prendere tutte le sere), sulla proprietà, si paga pochissimo di elettricità e di gas. Sull’isola non c’è il gas: si usano ancora le bombole».
INFO: www.facebook.com/TheSubmarine-1615723621992151
Tratto dall’articolo “Malta, un microcosmo a portata di mano” pubblicato su Millionaire di aprile 2018. Per acquistare l’arretrato scrivi a abbonamenti@ieoinf.it