Continuano le iniziative di solidarietà delle startup italiane che, dal fintech al food, si reinventano per l’emergenza Coronavirus. Nel settore delivery, una giovane impresa di Vicenza offre un servizio gratuito per trovare ristoranti e alimentari che consegnano a domicilio piatti e prodotti compatibili con le proprie esigenze. Si possono indicare allergie, intolleranze, ma anche i gusti personali: se si vuole mangiare con pochi grassi, pochi zuccheri, più o meno saporito. L’app MyCIA permette agli utenti di compilare una “carta di identità alimentare”. Alle imprese (ristoranti e negozi di alimentari) dà la possibilità di condividere il menù digitale, anche via WhatsApp, e promuovere online i servizi di delivery.
«Tutto gratis, per supportare quei ristoratori e negozianti eroici che non si arrendono alla crisi e assicurano un servizio essenziale a tutti noi» dice Pietro Ruffoni, 25 anni, Ceo di HealthyFood. «In tre tap, l’utente trova l’asporto del piatto desiderato o il negozio con i prodotti specifici di cui ha bisogno vicino casa».
Anche Foorban, il “ristorante digitale” di Milano, ha esteso i suoi servizi. Da qualche giorno offre la consegna gratuita di spesa a domicilio in 24 ore. «Dopo alcune settimana di pausa, abbiamo deciso di ripartire con Foorban Market, per rendere più semplice la vita di tutti i giorni». Sul sito e via app si possono ordinare frutta, verdura, pane, pasta e altri prodotti essenziali che arrivano dai fornitori di Foorban.
Mulinum, l’impresa di Stefano Caccavari, ha reso le sue spedizioni gratuite in tutta italia, con consegne in 72 ore. Si possono acquistare online diversi tipi di farina, pane e pasta. Tra le tante iniziative solidali c’è anche ristoacasa.net, realizzata dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi con la startup pOsti. Il sito è a disposizione di tutti i locali, ristoranti, bar, pasticcerie, che vogliono condividere le loro informazioni sui servizi di consegna a domicilio.