I trend della cucina digitale

I trend della cucina digitale

Di
Lucia Ingrosso
1 Ottobre 2023

Le videoricette sono il trend del momento. Chef e cuochi ci tentano con tutorial dettagliati e piatti golosi su tutti i canali social. Oltre a essere interessanti da guardare, questi video promettono di insegnarci i segreti culinari che potrebbero far diventare ognuno di noi uno “chef”. È così che ti trovi senza rendertene conto a fare parte di una community di foodies che ogni giorno condividono con orgoglio le loro ricette con foto e video. Ma non finisce qui, le videoricette sono anche un business a sé stante.

Da qui è un passo guadagnare con sponsorizzazioni e partnership con grandi marchi. Sai cosa vuol dire? Puoi diventare tu stesso un protagonista delle videoricette, come tra l’altro sono diventati famosi anche i creatori di contenuti culinari che hanno guadagnato notorietà grazie a esse. Fra questi vi è la famosa cuoca italo-americana Laura Vitale, che ha raggiunto la fama con il suo canale YouTube “Laura in the Kitchen” con oltre 3,88 milioni di follower. Le sue videoricette sono diventate virali e ha guadagnato milioni di follower grazie alla sua personalità accattivante e alle ricette deliziose. 

Ma non è l’unica. Lo youtuber americano Andrew Rea, conosciuto con lo pseudonimo di “Binging with Babish”, è diventato famoso sul suo canale YouTube ricreando piatti famosi tratti da film e serie TV. Il suo approccio creativo e un po’ nerd ha conquistato un pubblico di oltre 11 milioni sui social. Tra le community di foodies  più grandi troviamo Tasty, con oltre 160 milioni di follower sui social. Tasty è una delle piattaforme internazionali più seguite tra gli appassionati di cibo. Questi sono soltanto alcuni esempi di cuochi e piattaforme che hanno raggiunto il successo grazie alle videoricette. 

Anche in Italia troviamo tante realtà, come la piattaforma a tema gastronomico Al.ta Cucina fondata degli startupper romani Simone Mascagni e Alessandro Tartaglia. La loro idea fa nascere l’App Nonna MarIA, un algoritmo che simula una conversazione tra una simpatica signora e l’utente in cerca di aiuto in cucina. Il volto della nonna è stato creato con Midjourney e vanta oltre 30 mila ricette che vengono rafforzate con le risposte da parte della community di più di 5 milioni di follower tra i vari social. Un’altra importante community di foodies è rappresentata anche da Chef in Camicia, fondata nel 2015 da Nicolò Zambello, Andrea Navone e Luca Palomba, che unisce la passione dei fondatori per il cibo con le videoricette.

 

I trend della cucina digitale
Andrea Navone, Nicolò Zambello e Luca Palomba, founders di Acadèmia.tv

 

L’idea che ha cambiato tutto

«Era il 2014, il momento dei cuochi stellati e delle trasmissioni come MasterChef. Impazza un modello di chef alla Carlo Cracco, forse un po’ altezzoso. Capisco che l’opportunità da cogliere è quella di avvicinare questa figura alla gente, specie ai giovani», racconta Nicolò, uno dei tre fondatori di Chef in Camicia. «Da qui l’idea della camicia: un indumento quotidiano, ma ricco di stile.

 

I trend della cucina digitale
Gabriele Bonci – © Acadèmia.tv

 

Così ci buttiamo nel catering. Investiamo 150 euro per belle fotografie e ci proponiamo sul mercato. Il nostro servizio piace e cresciamo grazie al passaparola. Cuciniamo per feste private ed eventi aziendali. Quando, nel 2015, arriva la prima grande commessa, fondiamo la società. Insieme a me, ci sono Andrea e Luca». La svolta social è dietro l’angolo. «In America, fra i giovani, vanno forte online le videoricette di uno o due minuti. In Italia non c’è niente di simile, così cogliamo l’opportunità. Ci facciamo prestare un bell’appartamento da un amico e in due settimane giriamo una cinquantina di video», continua Nicolò. 

 

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Hiro Shoda – © Acadèmia.tv

 

Il passo successivo è metterli su Facebook e Instagram. Complice una politica intelligente di sponsorizzazioni con un budget di mille euro al mese, le visualizzazioni volano e le community crescono. La sfida è quella di monetizzare il successo. «È il momento di provare a vendere alle aziende gli spazi pubblicitari all’interno dei nostri video. Le contattiamo direttamente via social e, a sorpresa, ci rispondono anche i colossi. Prima di ogni incontro ci prepariamo con scrupolo sull’azienda e i suoi prodotti. E la risposta è ottima».

 

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Davide Oldani – © Acadèmia.tv

 

Andare in video non è facile, ma…

I ragazzi si muovono alla grande. Grazie a un finanziamento della banca, aprono un ufficio. Prendono in gestione anche il bistrot all’interno di HangarBicocca. «Per crescere, decidiamo di metterci la faccia e apparire di persona nei video. Ma, all’inizio, è un fallimento rispetto a quelli in cui comparivano solo le mani. Siamo troppo impostati e ai giovani questo non piace. Così la buttiamo più in caciara: siamo più spontanei, lasciamo anche gli errori senza tagliarli. Nel 2018 su YouTube scatta la viralità», prosegue Nicolò. Per conquistare la Gen Z, Chef in Camicia nel 2020 sbarca su TikTok. 

 

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Iginio Massari – © Acadèmia.tv

 

«Il nostro linguaggio è vecchio per questo social, perciò i primi mesi sono un flop. Così ingaggiamo food creator esterni. Grazie a questa strategia, in pochi mesi arriviamo a 66 mila follower. Poi investiamo nella piattaforma Advertisement». Oggi Chef in Camicia su TikTok ha oltre 1,2 milioni di follower. 

Ma proprio in quel 2020 nasce anche Acadèmia.tv, l’ultima iniziativa vincente del gruppo, piattaforma di corsi di cucina online, tenuti da celebri chef: da Davide Oldani al giapponese Hiro Shoda, dai pasticceri Ernst Knam e Iginio Massari al panificatore Gabriele Bonci, maestro della pizza romana più genuina. Tanti gli ambiti, tre le lingue (italiano, spagnolo, inglese). Acadèmia.tv va online con un timing perfetto: marzo 2020, in piena pandemia. E questo ha accelerato in partenza un’attività arrivata a fine luglio 2023 a 110 mila “studenti”, 101 maestri e 852 corsi di cucina. Recentemente si è aggiunta anche l’opzione Benessere, con i consigli di dietologi, dietisti, biologi e chef. A oggi Acadèmia.tv ha come piano per il futuro lo sviluppo internazionale, sempre più vicino anche grazie all’interesse dell’imprenditore Paolo De Nadai che con la sua OneDay ha acquisito il 30% della società. 

 

Articolo pubblicato su Millionaire settembre che puoi trovare in versione digitale qui

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