Il food industry e le abitudini che ci condizionano la vita

Il food industry e le abitudini che ci condizionano la vita

Di
Domenico Fucigna
1 Aprile 2023

Le risorse del pianeta sono limitate. Si delinea una nuova centralità della Terra e del suo rispetto in tutte le iniziative e in tutti i progetti rivolti al futuro. Emergono nel mercato globale nuove motivazioni e nuovi comportamenti di consumo, che hanno un’influenza diretta anche sui comparti del turismo, dell’ospitalità, della distribuzione, oltre che dell’agricoltura. I nuovi comportamenti e i nuovi “gusti” possono rappresentare altrettante opportunità per le imprese italiane. Ecco i trend più promettenti.

Salute e benessere

Le persone sono sempre più consapevoli dell’impatto delle loro scelte alimentari sulla salute e cercano opzioni biologiche, non OGM e prive di conservanti e ingredienti artificiali. Si cercano alimenti con ingredienti funzionali e superfood, ricchi di vitamine, minerali, antiossidanti.

Alimentazione a base vegetale

Cresce la domanda di alternative vegetali alla carne e ai prodotti lattiero-caseari, sulla spinta delle preoccupazioni per l’impatto ambientale dell’agricoltura animale e dei benefici per la salute delle diete a base vegetale. Il Novel Food comprende i cibi derivati dagli insetti. Dopo tarme della farina e locuste, via libera alle farine di grilli, con una certa riluttanza. Inoltre, quasi il 30% degli appartenenti alla Generazione Z si dichiara vegetariano. Previsto un impatto sul consumo di carne e sulla filiera.

Approvvigionamento sostenibile 

I consumatori sono sempre più interessati alla provenienza e alla produzione degli alimenti, alle pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente.

Convenienza e consegna a domicilio

A causa di uno stile di vita frenetico, aumentano i servizi di consegna e di kit per i pasti. In più la crisi economica ha introdotto nuovi comportamenti. Molte imprese reagiscono con l’introduzione di politiche promozionali e nuovi segmenti, non meno remunerativi: un vero e proprio mercato della povertà.

Cucina etnica e globale 

Le persone diventano più avventurose nelle loro scelte alimentari e provano nuove cucine e sapori da tutto il mondo. Con l’afflusso di immigrati nei Paesi sviluppati, cresce l’interesse per il Fusion food 2.0.

Trasparenza e tracciabilità

Si chiedono più informazioni sull’origine degli alimenti, sugli ingredienti e sul valore nutrizionale, sull’impatto ambientale della produzione e del trasporto.

Fast food 2.0

La linea di demarcazione tra pasti e spuntini diventa sempre più sottile. Si cercano occasioni di consumo più piccole e frequenti nella giornata.

 

 

Il food industry e le abitudini che ci condizionano la vita

 

 

Presto potrebbero delinearsi altri trend. Intanto, il mondo della ristorazione s’interroga sulle tendenze. Se ne discute a Futura 2023, evento organizzato dal 6 all’8 marzo in Trentino dall’ADG – Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto. 

Si punta sui produttori locali. «Tornare alle abitudini di un tempo ci permette di rafforzare il rapporto con il territorio, raccontandolo e valorizzandolo. L’ispirazione per i nuovi menù – racconta Alessandro Gilmozzi, Presidente dell’ADG – nasce dalla sinergia tra le piccole realtà, le “filiere corte”. Anche le grandi imprese Horeca (hotellerie-restaurant-café) oggi si impegnano per abbattere le distanze. L’attenzione alla stagionalità e alla territorialità dei prodotti è sempre più una richiesta del consumatore. È importante trasferire questa sensibilità alle nuove generazioni. Lo facciamo nelle scuole alberghiere, anche con corsi online». 

Nella produzione enogastronomica, l’impegno è la sostenibilità. «È fondamentale – sottolinea Gilmozzi – adottare dei protocolli di lavoro volti alla riduzione degli sprechi. Il nostro settore deve stimolare un modello replicabile in tutte le aziende, pensiamo all’utilizzo dell’energia e dell’acqua, e nel quotidiano dei consumatori». 

In un progetto di ristorazione, la sostenibilità contribuisce a far quadrare i conti. Spiega Gianluca De Cristofaro, direttore generale ADG: «La sostenibilità è al centro di un triangolo con tre vertici: l’economia, l’ambiente, la società, mutevole, cui garantire costanti condizioni di benessere. Su questo si può realizzare un nuovo modello di economia circolare che interessa anche il territorio. I parametri di consumo delle risorse, temi ambientali e di sostenibilità hanno un impatto sulla redditività» 

Consigli per chi entra nel business oggi. «È un settore saturo e competitivo, per lo più omologato, che soggiace a regole di marketing internazionali. Se vuoi che si ricordino di te – avverte De Cristofaro – devi offrire un’esperienza irripetibile, con una forte identità. Non devi piacere a tutti, ma a quelli che ritieni giusti per te. La clientela di fascia media è molto consapevole e preparata e pretende qualità del prodotto. La soddisfazione di quella di fascia alta sarà molto condizionata dalla qualità del servizio».

 

Articolo pubblicato su Millionaire marzo 2023

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