Ragazza fashion cool davanti ad un negozio

Il vintage: un mercato in forte crescita

Di
Redazione Millionaire
26 Febbraio 2023

Con una crescita tre volte superiore rispetto a quella del tradizionale mercato dell’abbigliamento, quello dei vestiti usati sembra essere un trend che ha attirato l’attenzione di moltissimi consumatori, che effettuano i propri acquisti attraverso app specifiche dedicate al vintage. Sono diversi i fattori che hanno contribuito alla crescita di questo settore, tra questi troviamo anche la pandemia che ha avuto un grande impatto sul settore della moda. Dal 2020 i retailer di abiti usati sono passati da 8 a 30, registrando una crescita del 275%. Si stima che entro il 2024, la metà degli acquisti vintage proverrà esclusivamente da siti e app di e-commerce.

 

Un cambio di prospettiva

Quella del second hand è una crescita verticale che dimostra il cambio di prospettiva e di abitudini dei consumatori, volti verso una visione della moda più etica e sostenibile. Sugli acquisti totali nel settore dell’abbigliamento infatti, i canali di second hand pesano più di tutti gli altri messi insieme. L’81% di coloro che hanno fatto acquisti nell’usato, prevede di spendere lo stesso importo o più, nel corso dei prossimi cinque anni. Un dato rafforzato anche dal fatto che il 41% dei consumatori ha affermato che quando si tratta di abbigliamento, il second hand è la prima opzione presa in considerazione. Inoltre, il 46% dei consumatori appartenenti alle Gez Z e Millenial, prima di effettuare un acquisto tiene in considerazione anche il suo possibile valore nel mercato del re-sale.

 

ragazza vintage

 

 

Le app second hand

Le app second hand non hanno reso solo più semplice comprare l’usato, ma hanno anche dato vita al fenomeno del decluttering. Con l’arrivo del fast fashion infatti, i nostri armadi si sono sempre più riempiti di abiti che nella maggior parte dei casi rimangono inutilizzati. In questo senso, Vinted ha reso questo processo estremamente semplice: basta infatti fotografare i capi che si vogliono vendere, fissare un prezzo e aspettare che qualcuno lo compri o rilanci un altro prezzo prima di effettuare la spedizione. 

Tra le app più in voga troviamo anche Vestiaire Collective. Se Vinted si muove su un range di prodotti non eccessivamente costosi, la prima ha liberalizzato ed esportato il trend dell’usato nel settore del lusso. Coniando termini come “pre-loved” o “fashion activist”, Vestiaire Collective ha avuto il grande merito di sdoganare l’acquisto di capi usati a un pubblico meno incline agli acquisti di seconda mano. 

Se Vinted e Vestiaire Collective si sono concentrate sull’abbigliamento, Wallapop invece è stata pioniera nell’esportazione del second hand multicategoria. Attraverso il modello del mercatino dell’usato, Wallapop è riuscita a favorire un modello di consumo più sostenibile e consapevole, consentendo ai consumatori di partecipare all’economia circolare e di estendere la vita dei più svariati prodotti, attraverso la propria piattaforma di e-commerce. Il modello di business multi-categoria ha riscosso un enorme successo nel mercato italiano. Con 81 milioni di dollari infatti, Wallapop, valutata precedentemente 771 milioni di dollari, è stata la prima startup a chiudere il primo grande round del 2023. 

 

Wallapop, la startup del second hand multi-categoria

Con il lancio della piattaforma in Italia nel 2021 e in Portogallo lo scorso settembre, Wallapop sta fortemente investendo sull’espansione internazionale. Fondata nel 2013 a Barcellona, Wallapop si è impegnata a favorire un modello di consumo più sostenibile e, solo nel nostro Paese, l’anno scorso l’app è stata scaricata da circa 2,4 milioni di persone, diventando così l’app di e-commerce più scaricata del 2022 e generando tra Italia e Spagna un aumento delle vendite di oltre 600%. 

Sono molti i fattori di successo dell’azienda spagnola in Italia: a partire dal numero di download fino al superamento degli obiettivi di vendita prefissati, che sono arrivati a essere raddoppiati grazie anche agli importanti investimenti effettuati nel miglioramento della piattaforma, nel marketing e nella comunicazione. Fondamentale è stata anche la capillarità del servizio Wallapop Spedizioni, grazie all’accordo stretto con Brt S.p.A., che ha permesso un aumento del 58% dei punti di ritiro e 20.000 punti pick-up di cui gli utenti dispongono solo nel territorio italiano

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