La Gen Z italiana mangia sempre più spesso fuori (oppure ordina) nonostante le difficoltà economiche.

Di
Marco Fontana
12 Settembre 2024

Se non puoi permetterti di comprare una casa e nemmeno di affittarla, perché non uscire per un ‘apericena’? Sembra essere questa la logica che guida una nuova generazione di amanti della ristorazione, poiché le ricerche di una nota società di prenotazioni mostrano che i giovani della Gen Z, pur con un budget limitato, stanno rendendo le uscite una parte della loro routine settimanale. E se non è per un aperitivo o una cena, pochi rinunciano a ordinare con alcune delle note app di fast delivery.

I dati infatti ci dicono come più di un terzo della Gen Z (nati tra il 1998 e il 2010) cena fuori almeno 3-4 volte al mese, rispetto a solo un quinto della Gen X. Sorprendentemente, il 15% di loro afferma di andare al ristorante più di cinque volte al mese. I dati di un recente sondaggio svolto da Millionaire su LinkedIn sostanzialmente confermano queste proporzioni.

Questa è una buona notizia per i ristoratori italiani, che stanno cercando di riprendersi dopo anni difficili, caratterizzati da chiusure forzate e crisi economiche. Tuttavia, il primo gruppo generazionale nativo digitale è un target complesso per i marketer.

Come possono i ristoranti e i locali conquistare questi nuovi amanti del cibo?

 

La Gen Z esce a cena una volta a settimana
Un tempo andare al ristorante era considerato un lusso, riservato a occasioni speciali come compleanni o promozioni sul lavoro. Un po’ meno l’uscire in pizzeria o l’aperitivo con gli amici, ma i dati della ricerca indicano che per molti membri della Gen Z, il ristorante è ormai una sorta di “seconda cucina” e se non è il ristorante lo è almeno il Delivery.

Alcuni vedono ancora le uscite al ristorante come un evento speciale, con il 47% che dichiara di farlo solo 1-2 volte al mese. Tuttavia, questo dato è comunque inferiore rispetto ai millennial (62%) e alla Gen X (70%).

Cosa spinge i giovani a spendere tanto per mangiare fuori? Potrebbe essere una diversa attitudine verso il risparmio a lungo termine. Molti giovani preferiscono investire nel benessere presente piuttosto che mettere da parte soldi per il futuro, una tendenza definita “soft saving”.

 

In un contesto economico in cui l’acquisto di una casa è sempre più difficile, molti membri della Gen Z risparmiano meno per l’acquisto di un’abitazione o per la pianificazione familiare. Un recente sondaggio, sempre su Millionaire, ha rivelato che un terzo di loro non sta nemmeno risparmiando per la pensione.

Anche la crescente diffusione dei servizi di consegna a domicilio, come Glovo o Deliveroo in Italia, ha probabilmente contribuito a far aumentare la frequenza con cui i giovani ordinano o cenano fuori casa. Allo stesso tempo, i giovani sembrano anche bere meno alcolici rispetto alle generazioni precedenti, preferendo invece spendere per il cibo. Così, le occasioni sociali che un tempo ruotavano intorno a un bicchiere di vino o cocktail, oggi si spostano intorno a un piatto condiviso in pizzeria o in trattoria.

 

Alla ricerca del miglior rapporto qualità-prezzo
È facile credere alla narrazione secondo cui i giovani spendono con leggerezza, pronti a svuotare il portafoglio per un paio di sneakers o trattamenti estetici. Tuttavia, sempre i dati della software house che ha svolto la ricerca, rivela che il prezzo rimane una variabile decisiva per la Gen Z quando si tratta di scegliere dove mangiare.

Il 59% dei giovani intervistati dichiara che la possibilità di ottenere cibi o bevande gratuite è un fattore determinante nella scelta del ristorante. Al contrario, i millennial sono più interessati ad accedere a prenotazioni anticipate tramite programmi di fidelizzazione, mentre la Gen X è attratta da eventi ed esperienze esclusive.

Le tendenze culinarie per il 2024 indicano che offrire un buon rapporto qualità-prezzo sarà la chiave per conquistare il cuore (e lo stomaco) della Gen Z. Promozioni, sconti e menù fissi accessibili potrebbero essere la strategia vincente per i ristoranti italiani che vogliono fidelizzare questa nuova clientela.

Anche il modo in cui i ristoratori comunicano con i clienti è fondamentale. La Gen Z preferisce ricevere informazioni e promozioni via SMS, con il 21% degli intervistati che ha indicato questo come il canale preferito per offerte esclusive. Gli strumenti digitali, come app di prenotazione e notifiche push, possono quindi giocare un ruolo cruciale per mantenere viva l’attenzione dei giovani clienti.

 

Buone notizie per i ristoratori italiani
Il fatto che la nuova generazione ami cenare fuori è un’ottima notizia per le piccole e medie imprese del settore. Molti locali italiani stanno ancora cercando di riprendersi dopo gli anni difficili della pandemia e la successiva crisi economica. Avere una base di clienti fedeli, che visitano i ristoranti regolarmente, può essere la chiave per superare le difficoltà finanziarie.

Tuttavia, ignorare le abitudini della Gen Z potrebbe essere un errore. I dati mostrano che i giovani italiani bevono meno alcolici, il che ha contribuito al declino delle vendite in molti locali.

 

Alcuni critici potrebbero considerare queste spese come uno spreco di denaro, ma altri le vedono come un modo per prendersi cura di sé stessi. In ogni caso, l’aumento dell’appetito della Gen Z per le uscite al ristorante sta sostenendo molte attività locali.

 

 

 

 

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