Vienna

Le accelerazioni tecnologiche della “lenta” Vienna

Di
Andrea Bandirali
24 Giugno 2023

A fine maggio si è svolto il ViennaUP, nove giorni di festival internazionale dove startup, imprese, investitori si  incontrano su Smart Cities, Creative Technology, Life Science e molto altro. La vitalità di una capitale ormai diventata la “Londra” dell’Europa Centrale.

 

Se nel vostro immaginario Vienna si manifesta con il volto eternamente giovane di Romy Schneider nei panni della Principessa Sissi, o con il gusto inconfondibile di una Sacher Torte possibilmente con panna montata, oppure avete negli occhi la ruota del Prater che gira al ritmo di un valzer di Strauss, forse è davvero arrivato il momento di aggiornarvi un po’. Infatti, appena il tempo di atterrare per il Vienna Wolves Summit, la principale iniziativa di Startup Contest Internazionale, e subito comprendiamo che il ritmo della storica capitale della Mitteleuropa è ormai ben diverso dai passi di una danza ottocentesca. Un taxi e si va dritti al weXelerate, a due passi dal Danubio, dove nei corridoi che si avvitano su di un open space costruito arrampicandosi sopra a un atrio pieno di piante, potete vedere robot semoventi e ingegneri da ogni parte del mondo che sviluppano nuove tecnologie come se partecipassero a una specie di Giochi senza frontiere. 

 

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Vienna oggi è proprio così: una città che insegue sé stessa in un vortice spazio-temporale, ma cercando di mantenere un certo distacco dal mondo e dalla fretta. Essere veloce non significa infatti necessariamente buttarsi sul futuro a rotta di collo: la lentezza e la ponderazione qui hanno ancora il loro perché.

Lo spazio di Vienna non può infatti che essere lento, poiché complesso: nasce infatti dalla sovrapposizione di tanti piani geo-economici e politici. Vienna è più a est di Praga, è una città che confina con tre importanti Paesi emergenti dell’Europa, essendo di fatto la capitale di una più vasta agglomerazione che condivide una storia comune, valori, usi e costumi, pur se con lingue diverse. Vienna resta una delle poche capitali internazionali con un afflato di neutralità: come Ginevra e New York ospita sedi dell’Onu, ma anche l’OPEC+, tanto che un arabo si sente a casa propria come fosse a Riyad. Il tedesco a Vienna è la lingua ufficiale, ma ormai al pari dell’inglese. Per questo, un numero impressionante di investitori, iniziative finanziarie di ogni genere, banche e uffici di rappresentanza di fondi internazionali hanno scelto di collocarsi qui, rendendola di fatto la “Londra” dell’Europa Centrale. Ovviamente, per catturare queste opportunità bisogna costantemente investire in presenza e competenza e servono sinergie soprattutto nell’International Networking Management. 

 

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Si tratta infatti di un ambiente molto selettivo: non è sufficiente affittare una scrivania in uno dei tanti coworking presenti in città, ma bisogna presenziare costantemente ai vari meetup e sapere intessere relazioni catturando l’attenzione dei principali specialisti. Il modo più semplice, se non si vuole investire subito in collaborazioni con agenzie che svolgono questo ruolo professionalmente, è sicuramente quello di partecipare a uno dei principali eventi e festival che si svolgono durante tutto l’anno. A fine maggio si è svolto il ViennaUP, il principale festival internazionale che rispecchia interamente l’indole viennese: 100% inclusiva e concettualmente sovrapposta in modo perfetto all’anima di questa città, riflessiva, innovativa ed efficiente. 

Un festival lunghissimo (ben 9 giorni!) che inizia con una serie avvincente di temi, tra cui Smart Cities, Creative Technology, Life Science, senza dimenticare il mondo dei Founder. Tutto culminerà il prossimo 7 settembre con l’evento “Salon Future”, la vera icona dello startup lifestyle viennese: tra un caffè e un calice di vino o una birra, conversando in una delle numerose e bellissime piazze monumentali, per poi muoversi attivamente in città invece di trascorrere l‘intera giornata in uno spazio chiuso. «Ciò che rende ViennaUP‘23 davvero eccezionale – dice a Millionaire Gabriele Tatzberger, direttrice dello Startup Service della Vienna Business Agency – è la sua componente decentralizzata. Il festival delle startup è fatto dalla comunità per la comunità. 

 

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Con questo concetto unico diamo visibilità alle  startup. Inoltre, possiamo creare reciprocamente sinergie. Una sfida nell‘implementazione è certamente la complessità che ne deriva. Con ViennaUP offriamo una piattaforma per lo scambio reciproco. Il nostro obiettivo è letteralmente far esplodere le varie bolle. Per noi è molto importante che, soltanto per fare un esempio, l‘industria IT entri in contatto con l‘industria del Life Science. Credo che questo scambio crei molto valore aggiunto». Particolarmente apprezzato è lo Startup Live Weekend, uno spazio in cui chiunque può proporre la propria idea di business e dove chi è interessato a fondare un‘azienda può lavorare per qualche giorno. Inoltre, il festival delle startup offre una varietà di opportunità per studenti o persone che hanno appena completato la loro formazione. C‘è anche un focus specifico per le donne con “Trova la tua co-fondatrice femminile”. Ecco i principali contatti per informarsi, approfondire e partecipare:  ViennaUp, viennaup.com;  Vienna Business Agency, info@wirtschaftsagentur.at; Wolves Summit, wolvessummit.com; (oppure per maggiori informazioni in italiano: info@italstartup.com ). I tre principali acceleratori attivi a Vienna sono: i5invest, i5invest.com; Startups Ignite, startups-ignite.com; weXelerate, wexelerate.com. 

 

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Articolo pubblicato su Millionaire maggio 2023.

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